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Thymus serpyllum

Thymus serpyllum

Il serpillo (Thymus serpyllum L.), conosciuto anche come pepolino, pipernia o timo selvatico è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È una specie comune in tutta Europa e Nord Africa, è di certo una delle specie di timo più diffusa, utilizzata dalla notte dei tempi per scopi culinari, ornamentali e medicinali.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico il Thymus serpyllum appartiene al Dominio Eukaryota, al Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Lamiales, Famiglia Lamiaceae e quindi al Genere Thymus ed alla Specie T. serpyllum.

Etimologia –
Il nome del genere (Thymus) proviene dal greco antico il cui significato è forza, coraggio, qualità che sarebbero generate in coloro che ne odorano il profumo balsamico. Fu usato per primo da Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.) un filosofo e botanico greco antico, discepolo di Aristotele, autore di due ampi trattati botanici, per una pianta profumata utilizzata come incenso nei sacrifici. Secondo altri l’etimologia si fa derivare da una parola greca per “profumo”. Il nome specifico serpyllum, è invece derivato dal latino serpo = striscio, per via delle sue caratteristiche di crescere in maniera orizzontale sul terreno.
È chiamato anche Timo cedrato, Semolino selvatico, Serpollo, Erba salterella e Sarapullo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Thymus serpyllum è una specie molto diffusa in Europa, anche al Nord (la troviamo persino in Islanda), come in tutto il Mediterraneo e in Asia. Cresce in terreni ben drenati, sabbiosi, su pendii soleggiati, nella boscaglia e fino a 2600 metri di altitudine.
In generale cresce lungo i ciglioni assolati, sulle scarpate, lungo i margini aridi dei boschi e spesso sopra i piccoli formicai nei prati. Siccome richiede molto calore e sole e si mantiene quindi su piani sassosi e pascoli alpini dove il calore del terreno si riflette in modo particolare.

Descrizione –
Il serpillo è una pianta erbacea a portamento strisciante, molto variabile, alta da 10 a 30 cm. Ha fusti prostrati striscianti o ascendenti, sottili, radicanti, ramosi. Le foglie sono piccole da lineari ad ellittiche, cigliate alla base, piane. I fiori sono piccoli, a corolla bilabiata, in spicastri corti apicali. Colore variabile dal bianco al rosa al violetto. La fioritura del Thymus serpyllum dura un mese circa, in un periodo variabile tra aprile e settembre. A mezzogiorno, quando il sole è alto, i cuscinetti di fiori violacei emanano
un profumo che richiama insetti e api.

Coltivazione –
Il Thymus serpyllum si riproduce per seme ma si moltiplica più frequentemente per propaggine in estate, o per talea in primavera o autunno. La sua coltivazione è abbastanza agevole e la si può fare soprattutto in terreni ben drenati; su suolo compatto, avendo apparato radicale superficiale, gradisce annaffiature regolari.
Le tecniche di coltivazioni sono poi simili alle altre specie di timo a cui si rimanda in questo sito, eccezion fatta per la raccolta che è più complessa in quanto essendo una specie strisciante e comunque adagiata più sul suolo bisogna adattare i sistemi di raccolta a questa problematica.

Usi e Tradizioni –
Il Thymus serpyllum è una buona pianta mellifera ed è visitata dalle api che consentono di ricavare una certa quantità di miele. La sua introduzione nelle aziende agricole pertanto garantisce anche un implemento dell’allegagione di altre piante che utilizzano l’impollinazione entomofila.
Il serpillo è un piacevolissimo compagno di piccoli giardini, per la robustezza, il profumo e la fioritura. Vi sono alcune varietà nane che si possono usare come tappeto erboso e che consigliamo mli dove il prato inglese non è consigliabile per carenza di acqua.
Il Thymus serpyllum, come le altre specie di timo, è una pianta i cui utilizzi si perdono nella notte dei tempi ed i cui documenti storici e di descrizione iniziano praticamente con la civiltà
È molto usato in cucina, come molte altre specie di timo. In particolare, per le sue proprietà antibatteriche, è molto utile per aiutare la digestione e ridurre la fermentazione intestinale, ad esempio, accompagnando un piatto di fagioli.
Ad Ischia è utilizzato per produrre la pipernella, caratteristico liquore ottenuto per infusione della pipernia nell’alcool.
Nella Valdaso, nella zona di Monte Rinaldo, è prodotto un particolare tipo di formaggio pecorino utilizzando caglio aromatizzato da varie erbe aromatiche tra cui il timo serpillo.
Il serpillo è usatissimo in fitoterapia, come altre specie di timo. Il serpillo differisce dal timo comune per la proporzione dei principi attivi contenuti, che comunque, all’interno della stessa specie, varia notevolmente.
Tra i principi attivi ricordiamo: timolo, carvacrolo, cineolo, tannini, saponina, resine e flavoni.
Nell’undicesimo secolo il Timo giunse a noi provenendo dai paesi del Mediterraneo e le specie coltivate e poi nuovamente.

Modalità di Preparazione –
Il Serpillo deve essere raccolto durante la sua fioritura; il più efficace è quello colto sotto il sole di mezzogiorno. I fiori possono essere messi a macerare nell’olio in una bottiglia riempita fino al collo oppure se ne può preparare uno sciroppo. L’olio di Timo viene applicato contro la paralisi, i colpi apoplettici, la sclerosi multipla, l’atrofia muscolare, i reumatismi e le distorsioni.
Contro i crampi dello stomaco o delle mestruazioni nonché contro gli spasmi addominali il Timo è consigliato sia internamente che esternamente. Se ne bevono due tazze al giorno. Esternamente, contro gli spasmi, si applica un cuscinetto di fiori e steli essiccati e colti sotto il sole di mezzogiorno. Prima di coricarsi, questo cuscinetto va riscaldato in una pentola e applicato allo stomaco o sull’addome.
I cuscinetti di erbe sono raccomandati altrettanto contro i tumori e le contusioni.
II Timo unito alla Piantaggine è un collaudatissimo rimedio contro le malattie delle vie respiratorie. Contro gravissimi catarri e asma bronchiali e persino contro la tosse giova una tisana di Timo e Piantaggine, mescolati in parti uguali, aggiungendo limone e zucchero candito. La si prepara di fresco, quattro o cinque volte al giorno; se vi è pericolo di una polmonite, questa tisana, sorseggiata ogni ora, non mancherà di agire.
Il Serpillo rappresenta un ottimo rimedio contro l’alcolismo.
Si versa un litro di acqua bollente su una manciata abbondante di Timo; si copre la pentola e si lascia riposare due minuti. Si versa la tisana in un termos e se ne somministra all’alcolizzato un cucchiaio ogni quarto d’ora. Si manifesteranno nausea, vomito, forte diarrea e abbondante diuresi, sudorazione e contemporaneamente forte appetito e sete. In caso di ricaduta, inevitabile all’inizio ma con l’andar del tempo sempre meno frequente, si ripete la cura.
Il Timo o Serpillo è suggerito anche contro l’epilessia. Si bevono due tazze di tisana al giorno, non durante gli attacchi ma per tutto l’anno come cura della durata di due o tre settimane per volta con interruzioni di dieci giorni.
Lo sciroppo di Timo è meraviglioso e molto sano. Contro i raffreddori va somministrato prima dei pasti.
Vediamo alcune preparazioni:
Tisana – Sbollentare con un di litro d’acqua un cucchiaino da dessert colmo di erbe; lasciare riposare brevemente.
Additivo al bagno – Per un bagno completo 200 g di erbe.
Tintura di Timo – Riempire fino al collo una bottiglia con i fiori colti sotto il sole di mezzogiorno, versarvi sopra dell’acquavite a 38° – 40° e lasciare al sole per quindici giorni.
Olio di Timo – Riempire, senza comprimerli, una bottiglia con i fiori colti sotto il sole di mezzogiorno e versarvi sopra dell’olio spremuto a freddo (vergine) fino a superare di 2 cm il livello dei fiori stessi. Lasciare riposare per quindici giorni al sole o nelle vicinanze di una fonte di calore.
Sciroppo – Con le mani bagnate riempire un vaso di vetro di fiori e gambi colti sotto il sole. Comprimerli fortemente a strati con zucchero grezzo. Lasciare il tutto per circa tre settimane in un luogo assolato. Quando si filtrano, i fiori ed i gambi imbevuti di zucchero vanno lavati con pochissima acqua che sarà aggiunta allo sciroppo. Ora si fa evaporare lo sciroppo tenendo bassa la fiamma del fornello ed evitando così che bolla. Lo sciroppo non deve risultare nè troppo fluido nè troppo denso e pertanto lo si lascia raffreddare una o due volte per fare la prova.
Liquore al timo serpillo “serpul” – Tagliare le sommità fiorite del timo e, in loco, eliminare la maggior parte dei fili d’erba tagliati insieme e poi, successivamente, fare una pulitura più accurata. Il tempo di preparazione: circa 10’ più 40 giorni di infusione.
Ingredienti:

  • Timo Serpillo qualche mazzetto;
  • 800 gr di acqua
  • 600 ge di zucchero
  • 600 gr di alcool a 90°

Basta poi mettere le piantine, eliminando parte dei gambi, in un barattolo pieno di alcool a 95° e lasciarvelo per circa 40 giorni agitandolo quotidianamente. Passato questo tempo filtrare l’alcol e spremere attraverso una garza le piantine. Preparare uno sciroppo di acqua e zucchero (800 gr e 600 gr di zucchero), far bollire per pochi minuti, far raffreddare perfettamente, e unire l’alcol precedentemente filtrato. Imbottigliare in una bottiglia con tappo che chiuda bene e far passare almeno 3 mesi, meglio di più, prima di gustarlo.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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