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Bioma dell’Oceania

Bioma dell’Oceania

Bioma dell’Oceania – I caratteri della flora, come del resto della fauna oceaniane, si presentano estremamente originali, a causa della grande estensione e frammentarietà delle terre che compongono l’Oceania, del lungo isolamento geologico di molte di esse e della difficoltà di comunicazione tra le varie isole.

Tralasciando i territori più vasti, si può dire che la flora dell’Oceania presenti forme tipiche asiatiche o dell’arco indomalese (felci arboree, liane, bambù, orchidee) estese soprattutto in Micronesia e Melanesia fino alle Hawaii e all’Australia settentrionale, accanto a forme tipicamente antartiche e australiane (casuarine, acacie, eucalipti) nell’Australia e nella Nuova Zelanda meridionali; non infrequenti specie simili alla flora dell’Africa e dell’America meridionale. Numerosi gli endemismi, soprattutto nelle isole più appartate e che hanno avuto un lungo isolamento geologico. Conifere (specialmente araucarie), mangrovie, alberi del pane, palme di diversi generi, cocchi, bambù, felci, spezie di svariate specie, sono le essenze più diffuse, anche se con distribuzione non uniforme a seconda della posizione geografica delle varie isole e della loro altitudine. In assoluto, le terre più povere di vegetazione sono gli arcipelaghi delle Marshall e delle Gilbert. Il lungo isolamento della zolla australiana dalle altre masse continentali ha fatto sì che vi si siano preservate specie faunistiche antichissime altrove estinte, mentre manchino numerose specie proprie degli altri continenti. Assenti sono, per esempio, tutti i mammiferi superiori (salvo, ovviamente, quelli importati dalla colonizzazione europea), mentre sono esclusivi del continente alcuni mammiferi inferiori, come l’echidna e l’ornitorinco, e numerosi marsupiali, quali il canguro (simbolo dell’Australia), il koala e l’opossum. Caratteri simili ha la fauna della Nuova Guinea, dove sono presenti anche numerose specie di cani selvatici, certo importati dalla vicina Asia. Anche la Nuova Zelanda conta specie animali proprie, particolarmente per quanto riguarda gli uccelli: veri relitti biologici sono alcuni uccelli inetti al volo, come il kiwi e il takani, mentre è ormai estinto il gigantesco moa. Altro grande uccello inetto al volo è l’australiano emù. Ricchissima è del resto, in tutta l’Oceania, l’avifauna, che conta numerose specie esclusive e che presenta una grande varietà, soprattutto nella Nuova Guinea e nelle grandi isole della Melanesia. Le masse oceaniche, ma soprattutto i mari interni delimitati dalle scogliere coralline, ospitano infine le più spettacolari varietà di pesci della Terra. Le stesse colonie di coralli, che in questa parte del mondo hanno dato origine a grandiose formazioni di rocce affioranti, sono fra le manifestazioni più significative della vita marina: anch’esse purtroppo minacciate dall’inquinamento provocato dall’uomo. Per proteggere la specificità della propria flora e fauna, dopo aver sperimentato casi di squilibrio dell’habitat (il noto caso della diffusione dei conigli) i governi di Australia e Nuova Zelanda hanno introdotto negli ultimi decenni severe norme e leggi che regolano importazioni ed esportazioni.

Guido Bissanti




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