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Verbascum nigrum

Verbascum nigrum

Il verbasco nero (Verbascum nigrum L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Scrophulariales,
Famiglia Scrophulariaceae,
Tribù Scrophularieae,
Genere Verbascum,
Specie V. nigrum.
Sono sinonimi i termini:
– Thapsus niger (L.) Raf., 1838;
– Verbascum macrophyllum K.Koch;
– Verbascum nigrum f. leucerion Grütter;
– Verbascum nigrum subsp. alopecuros (Thuill.) Schübl. & G.Martens, 1834;
– Verbascum nitidum var. alopecuros Wirtg., 1857;
– Verbascum nitidum var. cuspidatum Wirtg., 1857;
– Verbascum nitidum var. parisiense Wirtg., 1857;
– Verbascum urticaefolium Lam..

Etimologia –
Il termine Verbascum viene da verbascum, pianta citata da Plinio che la accosta al gr. phlomis e enumera tre specie, variamente identificate (Verbascum album, forse Verbascum thapsus; Verbascum nigrum o foemina, forse Verbascum nigrum; Verbascum silvestre, forse Phlomis fruticosa o Verbascum blattaria). Si tratta di una etimologia assai discussa: è stato collegato a barba, per le foglie pelose, verber verga, verpa membro virile, verbum parola, formula magica; nessuna di queste spiegazioni è soddisfacente. La maggioranza degli autori, sulla base del suffisso -asco, pensa a un prestito ligure, dunque a un’origine preindoeuropea; Wiczak lo accosta invece al nome del verbasco in varie lingue iraniche del Pamir žirmesk, yermesk, ramesk, che fa risalire a un antico iranico *gari-masca-, equivalente all’antico latino *ver-mascum, con il passaggio a verbascum a causa del collegamento per etimologia popolare a verbum. Mentre la seconda parte rimane non spiegata, la prima parte andrebbe collegata al protoindoeuropeo gwrHi-/gwerHi- montagna.
L’epiteto specifico nigrum viene da niger nero: per la presenza di organi nerastri.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il verbasco nero è una pianta diffusa nelle zone temperate e temperate-fredde d’Europa, con un areale che va dalla Spagna all’Ucraina.
In Italia è presente in tutte le regioni salvo che nelle Marche, Puglia, Sicilia e forse Lazio.
Il suo habitat è quello delle zone ruderali, a volte in radure e pascoli piuttosto disturbati, su suoli argillosi ricchi in carbonati e composti azotati, da neutri a subacidi, con optimum nella fascia montana inferiore, fino a circa 1600 metri di altitudine.

Descrizione –
Il Verbascum nigrum è una pianta erbacea bienne il cui stelo è glabro e piuttosto spigolato nella parte superiore, mentre è feltrato in quella inferiore, e la pianta può raggiungere dai 50 ai 100 cm di altezza.
Le foglie sono larghe picciolate dentate, verde scure superiormente, grigie e tomentose sulla pagina inferiore.
I fiori, di colore giallo vivo, con petali maculati rosso sangue, sono raggruppati in un racemo terminale che spesso porta ramificazioni laterali.
Il periodo di fioritura va da giugno a settembre.
Il frutto è una capsula setticida, bivalve di 4,3-5 x 3-3,5 mm, poco più lunga del calice, da ovoide a elissoide, arrotondata all’apice, pubescente. Semi di 1 x 0,5 mm, obconico-prismatici, con varie file di alveoli, brunastri.

Coltivazione –
Il Verbascum nigrum è una pianta biennale-Perenne che viene raccolta anche in natura per uso locale come medicinale.
Cresce allo stato spontaneo di solito su suoli calcarei asciutti e può essere coltivato in gran parte dei tipi di suolo, preferendo quelli gessosi, purché, ben drenati, possibilmente sciolti ed anche asciutti, prediligendo una posizione soleggiata; non ama invece zone ombreggiate e terreni umidi.
La pianta si ibrida con altre piante dello stesso genere, sebbene la progenie è generalmente sterile.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata in primavera o inizio estate in semenzaio non riscaldato o in pieno campo avendo cura di coprire appena il seme.
La germinazione di solito avviene entro 2 – 3 settimane. Le giovani piantine allevate in semenzaio vanno poi poste in singoli vasi e trapiantate in estate.
Il seme ha una lunga vitalità.
La propagazione può avvenire anche per divisione in primavera anche se con difficoltà.

Usi e Tradizioni –
Il Verbascum nigrum, come altre specie di verbasco era anticamente impiegato nella preparazione di farmaci in virtù delle sue proprietà tossifughe, emollienti, lenitive e antinfiammatorie.
La pianta è stata usata a scopo officinale, ma contiene principi tossici, soprattutto nei semi (saponine).
Tra le proprietà farmaceutiche si ricorda che l’azione farmacologica è legata alla capacità di rigonfiarsi in acqua producendo masse plastiche o dispersioni viscose che, se ingerite, possono avere azioni lassative meccanico-osmotiche. Usate esternamente in impacchi hanno azione protettiva e anti infiammatoria su cute e mucose lese.
Ha proprietà tossifughe, antiinfiammatorie, emollienti, lenitive.
Nello specifico i fiori e le foglie sono anodini, antisettici, astringenti, emollienti, espettoranti e vulnerari.

Modalità di Preparazione –
Il Verbascum nigrum è una pianta officinale di cui si utilizzano le foglie e i fiori.
La pianta si raccoglie quando è in fiore e va essiccata velocemente e con cura, altrimenti perde facilmente le sue qualità medicinali.
Un’infusione viene utilizzata internamente nel trattamento di vari disturbi respiratori tra cui tosse, bronchite, asma e irritazioni alla gola.
L’infuso di fiori freschi o secchi in olio d’oliva è usato per curare mal d’orecchi, piaghe, ferite, foruncoli, ecc.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/215244227/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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