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Trillium erectum

Trillium erectum

Il trillio rosso (Trillium erectum L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Melanthiaceae.

Sistematica –
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Liliidae,
Ordine Liliales,
Famiglia Melanthiaceae*,
Genere Trillium,
Specie T. erectum.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Trillium erectum var. album (Michx.) Pursh;
– Trillium erectum var. erectum.

Etimologia –
Il termine Trillium proviene dal greco τρέις tréis tre: triplice perché ha tre foglie e tre stili e il calice è diviso in tre.
L’epiteto specifico erectum per via del portamento eretto, ritto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Trillium erectum è una pianta originaria degli Stati Uniti orientali e del Canada orientale, il cui areale va dalla Georgia settentrionale al Quebec e al New Brunswick.
Questa pianta è presente nelle seguenti province e stati:
– in Canada: Nuovo Brunswick, Nuova Scozia, Ontario, Quebec;
– negli Stati Uniti: Connecticut, Delaware, Georgia, Illinois, Indiana, Kentucky, Maine, Maryland, Massachusetts, Michigan, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Tennessee, Vermont, Virginia, Virginia Occidentale.
Il suo habitat è quello dei suoli freschi, ricchi, umidi, da neutri ad acidi di foreste di latifoglie montane, foreste miste di latifoglie e conifere, bordi di paludi di conifere ad altitudini di 200 – 700 metri s.l.m., con un ciclo effimero sincronizzato con quello delle foreste in cui vive.

Descrizione –
Il Trillium erectum è una pianta erbacea perenne che cresce fino a circa 40 cm di altezza con una larghezza di circa 30 cm.
Le foglie, come tutte le parti, sono in gruppi di tre; sono grandi, con forma lanceolata, che terminano con una punta evidente e con nervature evidenti
I fiori hanno 3 petali, posizionati sopra un palco di foglie. I petali sono di colore marrone rossiccio scuro, marrone rossiccio, viola, giallo pallido o bianco. L’ovario va dal viola scuro al marrone, indipendentemente dal colore dei petali.
Se il fiore viene impollinato con successo, i petali appassiscono, lasciando un frutto che matura in una capsula simile a una bacca rosso scuro, lunga da 1 a 1,5 centimetri.

Coltivazione –
Il Trillium erectum è una pianta che tollera il freddo estremo in inverno, sopravvivendo a temperature fino a -35 °C.
Per essere coltivata preferisce un terreno ben drenato, ricco di humus in una posizione leggermente ombreggiata e che mantenga una buona umidità estiva.
Il pH del suolo deve essere da neutro a leggermente acido.
La propagazione avviene per seme con semina appena matura in semenzaio o pieno campo ombreggiato.
I semi immagazzinati dovrebbero essere seminati a fine inverno o all’inizio della primavera. Il seme germina generalmente entro 1 – 3 mesi a 15 °C.
Le giovani piantine devono essere annaffiate con cura evitando però ristagni d’acqua.
Si può propagare anche per divisione e quelle più grandi possono essere piantate direttamente in pieno campo nel periodo primaverile.

Usi e Tradizioni –
Il Trillium erectum fu descritto per la prima volta dal botanico svedese Carl Linnaeus nel 1753 ed è una pianta le cui foglie emanano un odore poco gradevole.
Nel 1803 André Michaux introdusse il nome Trillium rhomboideum per descrivere una forma di T. erectum con frutti neri nelle “alte montagne della Carolina del Nord”. L’epiteto specifico rhomboideum si riferisce alle foglie largamente rombiche di questa (e di tutte) le forme di T. erectum. Michaux descrisse anche Trillium rhomboideum var. atropurpureum, una varietà con grandi petali viola scuro. Un decennio dopo, nel 1813, Frederick Traugott Pursh si riferì alla varietà di Michaux più semplicemente come Trillium erectum var. atropurpureum. Forse ignari di questi sviluppi tassonomici, altri botanici hanno successivamente descritto il Trillium atropurpureum. L’epiteto atropurpureum significa “di colore viola scuro”, un riferimento al colore dei petali di alcune forme di T. erectum. In effetti, in alcune località T. erectum è comunemente noto come il trillio viola.
La radice del Trillium erectum era usata nel passato da varie popolazioni indigene del Nord America come aiuto durante il parto, da cui il nome comune locale di birthwort o birthroot. Il tè alla radice era usato per i disturbi mestruali, per indurre il parto e per aiutare nel travaglio. I popoli Cherokee usavano un impiastro dell’intera pianta per curare tumori, infiammazioni e ulcere.
Le foglie contengono cristalli di ossalato di calcio e non dovrebbero essere consumate dall’uomo.

Modalità di Preparazione –
Del Trillium erectum, soprattutto un tempo, si usavano le radici dalle popolazioni indigene del Nord America con usata in varie modi o sotto forma di un tè.
I popoli Cherokee usavano un impiastro dell’intera pianta per vari rimedi medicinali ma, allo stato, attuale gli utilizzi medici di questa pianta sono quasi completamente scomparsi.

* Questo raggruppamento non è, di fatto, contemplato dal Sistema Cronquist (1981) che include le sue specie tra le Liliacee.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/186475954/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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