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Sterculia urens

Sterculia urens

La gomma adragante indiana (Sterculia urens Roxb.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Malvaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Malvales,
Famiglia Malvaceae,
Sottofamiglia Sterculioideae,
Genere Sterculia,
Specie S. urens.
Sono sinonimi i termini:
– Cavallium urens (Roxb.) Schott & Endl.;
– Clompanus urens (Roxb.) Kuntze;
– Kavalama urens (Roxb.) Raf..
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Sterculia urens var. thorelii (Pierre) Phengklai.
– Sterculia urens var. urens.

Etimologia –
Il termine Sterculia proviene da Sterculius/Sterquilinus, dio romano degli escrementi (da stercŭs sterco, letame): per l’odore fetido emanato da alcune specie di questo genere.
L’epiteto specifico urens veien da uro bruciare: per la presenza di peli urticanti.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Sterculia urens è una pianta originaria del subcontinente indiano, dell’Indocina e della Malesia ma introdotta anche in Birmania e presente nell’Asia dell’est e Sri Lanka.
Il suo habitat naturale è quello delle colline rocciose aride nell’India centrale e settentrionale, ad altitudini comprese tra 300 e 750 metri ma presente anche in foreste decidue secche e tropicali, spesso associate alla Boswellia serrata, su colline, creste esposte, fessure rocciose, pendii erosi e habitat simili.

Descrizione –
La Sterculia urens è un albero deciduo di medie dimensioni con rami che si espandono orizzontalmente, che crescono fino a un’altezza massima di circa 15 m.
La corteccia è liscia, fibrosa e spessa, di colore grigio-verdastra, con lo strato superficiale che si stacca in grosse scaglie.
I ramoscelli sono pelosi all’inizio.
Le foglie sono alterne, semplici, pelose sotto e hanno da tre a cinque lobi palmati. Sono raggruppati sulla punta dei ramoscelli.
I fiori sono di colore verde-giallastro e portati in pannocchie all’ascella delle foglie. Sono poligami (con fiori maschili, femminili e bisessuali sullo stesso albero) e sono ricoperti da peli corti appiccicosi o ghiandolari. Il calice ha cinque lobi e non ci sono petali. I fiori maschili hanno un capo colonnare di dieci stami mentre i fiori bisessuali hanno un anello di antere attorno ai cinque carpelli liberi e radianti che crescono fino a 75 mm quando sono completamente sviluppati. Sono di colore rosato e densamente ricoperti di peli rossi e peli urticanti.
La pianta è impollinata soprattutto dall’Apis indica mentre il vento non ha alcun ruolo nell’impollinazione.
I frutti si aprono a maturità, sono di colore marroni o neri e portano all’interno fino a sei semi squadrati.

Coltivazione –
La Sterculia urens è un albero a foglie caduche che è talvolta coltivato in India e Sri Lanka per la gomma, che è usata in medicina.
È una pianta che cresce a bassa quota nei tropici da aridi a umidi, dove si trova solitamente ad altitudini comprese tra 300 e 750 metri e predilige zone con temperature diurne annuali comprese tra 30 e 42 °C, sebbene possa tollerare tra 7 e 47 °C, ma non sopporta temperature sotto -2 °C.
Preferisce una piovosità media annua compresa tra 750 e 1.200 mm, ma tollera 200 – 2.000 mm, crescendo solitamente in aree con una stagione secca distinta.
Per crescere richiede una posizione soleggiata, anche se le piantine tollerano l’ombra. Dal punto di vista pedologico predilige suoli leggeri e ben drenati ed è molto tollerante ai terreni poveri e rocciosi.
Preferisce, inoltre, un pH compreso tra 6 e 7, ma tollera tra 5,5 e 7,8.
Per ricavare la gomma gli alberi possono essere picchiettati circa 5 volte durante la loro vita.
Gli alberi sono generalmente allevati in sistema ceduo con una rotazione di 30 – 40 anni.
La propagazione avviene per seme. La germinazione richiede 10 – 15 giorni e dà quasi il 100 % di piantine che raggiungono i 15 – 20 cm di altezza in tre mesi.
La dormienza fisica causata dal duro rivestimento del seme dei semi maturi di molte specie di questo genere può essere superata scarificando il seme. Si opera tagliando o abradendo parte del mantello del seme per consentire l’ingresso dell’acqua, anche se è necessario prestare molta attenzione per non danneggiare l’embrione.
Anche l’arillo che circonda il seme dovrebbe essere rimosso; ciò è più facile quando è stato ammorbidito mediante ammollo in acqua.
I semi germinano in modo ottimale a temperature comprese tra 20 – 30 °C. Possono essere seminati in semenzaio da vivaio o in contenitori. Ci si può aspettare un tasso di germinazione di circa il 95%, che si verifica entro circa 2 settimane se il seme è stato adeguatamente trattato.

Usi e Tradizioni –
La Sterculia urens è comunemente nota, tra gli altri nomi, come: bhutyā (भुत्या) in Marathi (che significa “albero fantasma”), kulu, gomma adragante indiana, gomma karaya, katira, gomma sterculia o gomma kateera.
L’albero trasuda una gomma naturale, nota come gomma karaya, quando la corteccia è danneggiata. Questa preziosa sostanza viene tradizionalmente sfruttata tagliando o staccando la corteccia, oppure praticando profondi tagli alla base del tronco con un’ascia. Tali metodi di estrazione rozzi spesso uccidono l’albero, ma è stato riscontrato che l’applicazione del fitoregolatore etephon stimola la produzione di gomma e, se usato in quantità attentamente controllate, aumenta la resa della gomma e migliora la guarigione delle ferite.
La gomma di karaya si gonfia quando assorbe l’acqua e viene usata come lassativo perché aggiunge volume al contenuto dell’intestino, stimolando l’intestino ad evacuare.
Si ritiene che la gomma di karaya abbia proprietà afrodisiache, ma non ci sono prove sufficienti a sostegno di ciò.
Altri usi della gomma sono come addensante in cosmetici e farmaci e come adesiva per protesi dentarie. Viene aggiunta, inoltre, come legante, emulsionante e stabilizzante nella preparazione di bevande e alimenti.
Per uso alimentare si utilizzano i semi che vengono arrostiti e mangiati. I semi vengono talvolta tostati e usati come sostituti del caffè.
Inoltre la gomma ricavata dal tronco si mangia nel curry.
Tuttavia è un alimento che, soprattutto un tempo, veniva usato più comunemente come alimento durante periodi di carestia.
Anche le radici giovani e tenere vengono consumate cotte ma anche queste soprattutto in periodi di carestia.
Nell’uso medicinale, oltre che come lassativa, la gomma viene usata per trattare le infezioni alla gola.
Il principale costituente della resina è un flobatannino, contenente 3 gruppi fenolici OH.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali. È una pianta utile per la bonifica e il rimboschimento di terreni spogli e rocciosi.
Le fibre ottenute dalla corteccia vengono utilizzate per la fabbricazione del cordame. La corteccia può essere facilmente strappata dall’albero e produce una fibra utile adatta per realizzare stoffe e corde ruvide.
L’alburno è di colore bianco-grigiastro pallido; nettamente demarcato dal durame rosso. Il legno è da pesante a molto pesante, molto forte e molto duro, ma povero nella spaccatura e nel mantenimento della forma.
Viene piallato e tornito fino a ottenere una finitura liscia e può essere adatto anche, previa stagionatura e adozione di idonee tecniche di giunzione, per serramenti, mobili e falegnameria. È considerato adatto per l’uso come pali, travi e maniglie per attrezzi.
Infine la legna viene utilizzata come combustibile.

Modalità di Preparazione –
La Sterculia urens è una pianta di cui si fanno molteplici impieghi, da quelli alimentari a quelli medicinali oltre che come piante per usi agroforestali e l’uso del legname.
Bisogna fare attenzione alla presenza dei suoi peli urticanti, presenti anche sui frutti.
Di questa pianta si consumano per uso alimentare i semi tostati ed utilizzati in vario modo.
In periodi di carestia vengono mangiate anche le giovani radici cotte.
Per uso alimentare sia utilizza la gomma che trova comunque impiego anche in campo medicinale e cosmetico.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://tropical.theferns.info/image.php?id=Sterculia+urens#plantimages/2/b/2ba8818070ad61e29ccbbd8f5a2e079f894d985f.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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