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Ravensara aromatica

Ravensara aromatica

La Ravensara aromatica (Ravensara aromatica Sonn.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Lauraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Magnoliidae,
Ordine Laurales,
Famiglia Lauraceae,
Genere Ravensara,
Specie R. aromatica.
Sono sinonimi i termini:
– Agathophyllum aromaticum (Sonn.) Willd.;
– Agathophyllum ravensara Mirb. ex Steud.;
– Cryptocarya agathophylla van der Werff;
– Euodia ravensara Gaertn.;
– Evodia aromatica Poir.;
– Laurus aromatica Baill.;
– Ravensara anisata Danguy.

Etimologia –
Il termine Ravensara sembra derivi dal termine malgascio ravinstara, utilizzato per indicare piante aromatiche affini alla canfora.
L’epiteto specifico aromatica viene da aroma aroma, profumo: aromatico, profumato.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Ravensara aromatica è una pianta originaria del Madagascar e presente anche altrove dove viene coltivata nelle Mauritius e nello Sri Lanka.
Il suo habitat naturale è quello delle foreste, principalmente ad altitudini comprese tra 1.000 e 1.400 metri.

Descrizione –
La Ravensara aromatica è un albero che può raggiungere un altezza di 18-20 metri.
Il tronco può raggiungere oltre un metro di diametro.
I ramoscelli sono spigolosi e glabri, sebbene le gemme terminali siano densamente e minuziosamente puberule.
Le foglie sono di colore verde,lucide ed alterne; hanno froma da obovate a obovato-ellittiche, di 6-11 × 3–6 cm, glabre, rigidamente coriacee, con base acuta, raramente ottusa, margine piatto, l’apice arrotondato, la superficie inferiore minuziosamente ma densamente punteggiata con ghiandole oleifere. Presentano vene laterali 4-6 su ciascun lato, reticolazione rialzata su entrambe le superfici, piccioli glabri, lunghi 9-14 mm.
Le infiorescenze sono lunghe 3,5–9 cm, paniculate, ramificate dalla base, glabre; brattee lungo le infiorescenze per lo più decidue, lunghe 1,5 mm, lineari, pubescenti.
I fiori sono di colore giallo-verdi, esternamente glabri, tepali inizialmente semieretti, in fiori vecchi espansi, fiori di 4–5 mm di diametro; pedicelli corti, da metà della lunghezza del tubo floreale ad eguagliarlo; avente sei tepali uguali, strettamente ovati, lunghi 1,5–2 mm, glabri all’esterno, puberuli all’interno; stami 9, tutti a 2 celle, pubescenti, c. 1 mm di lunghezza, il filamento molto corto, 0,1-0,2 mm, le cellule dell’antera grandi, i connettivi leggermente prolungati oltre le cellule dell’antera; stami della stessa lunghezza e larghezza dei tepali e nascosti dietro di essi; 2 piccole ghiandole globose presenti alla base dei tre stami interni; staminodi piccoli, strettamente ovati, pubescenti; il pistillo è glabro, lo stilo sporgente di 1 mm, ricettacolo tubolare, pubescente vicino al bordo, altrimenti glabro.
I frutti sono bacche carnose e sono importanti fonte di cibo per gli uccelli, specie locali di piccioni, e per i tordi, che ne diffondono i semi. Gli uccelli frugivori mangiano il frutto intero e rigurgitano i semi intatti, distribuendo i semi nelle migliori condizioni per la germinazione (ornitocoria).

Coltivazione –
La Ravensara aromatica è una pianta che viene utilizzata sia allo stato naturale che coltivata per i semi, le foglie e la corteccia che vengono raccolti e usati come spezia.
L’albero è coltivato a Mauritius e nello Sri Lanka e i frutti sono venduti nei mercati locali con il nome di ‘nux caryophyllata’, ‘Ravensara’ o ‘quattro spezie’.
L’albero comincia a dare frutti intorno ai 5 – 6 anni mentre il frutto impiega 6 mesi per maturare, ma viene generalmente raccolto dopo 4 mesi.
La propagazione di questa pianta è essenzialmente per seme.

Usi e Tradizioni –
La Ravensara aromatica (a volte chiamata noce moscata di chiodi di garofano) è conosciuta anche con i nomi malgasci di: havozo, hazomanitra e tavolomanitra.
Le foglie e i ramoscelli di questa pianta hanno un aroma leggermente canforato simile all’eucalipto. L’olio essenziale di R. aromatica è usato come essenza profumata nell’industria della profumeria e come antisettico, antivirale, antibatterico, espettorante, antinfettivo nella medicina naturale e popolare.
I semi sono usati anche come spezia, contengono acido miristico e solo la fonte della noce moscata del Madagascar.
Il frutto è molto aromatico, ricorda il chiodo di garofano o l’anice ed ha un sapore amaro e piccante e contiene eugenolo.
La corteccia ha un forte aroma simile all’anice e si usa come spezia.
La corteccia, che è fortemente aromatica, viene utilizzata come aromatizzante nella preparazione del rum.
Le foglie sono usate come spezia.
In medicina si usa la corteccia per trattare una serie di dipendenze in modo simile al sassofrasso (Sassafras albidum). La polpa del frutto è stimolante.
Tra gli altri usi si ricorda che il legno, che è bianco – giallastro e tenero, è piuttosto leggero e abbastanza resistente se tenuto all’asciutto. Può essere utilizzato per l’edilizia e la carpenteria generale.
Di seguito si riportano i costituenti dell’olio essenziale di ravensara, con una composizione media che, ovviamente, varia in funzione di vari fattori pedoclimatici:
– limonene 19,38%;
– sabinene 11,40%;
– metil chavicolo 7,94%;
– α-pinene 5,55%;
– linalolo 5,26%;
– metileugenolo 5,00%;
– germacrene d 4,76%;
– terpinene 4-olo 4,00%;
– e-cariofillene 3,54%;
– δ-3-carene 3,52%;
– mircene 3,43%;
– α-terpinene 2,98%;
– β-pinene 2,91%;
– γ-terpinene 2,15%;
– α-fellandrene 1,99%;
– canfene 1,33%;
– (z)-β-ocimene 1,30%;
– α-tujene 1,13%;
– 1,8-cineolo 1,08%;
– paracimene 0,97%;
– α-umulene 0,79%;
– α-copaene 0,69%;
– β-elemene 0,63%;
– δ-cadinene 0,60%;
– terpinolene 0,56%;
– δ-elemene 0,55%;
– α-cubebene 0,47%;
– α-terpineolo 0,38%;
– α-guaiene 0,37%;
– acetato di Bornile 0,36%;
– elemolo 0,34%;
– elemicina 0,23%;
– γ-murolene 0,22%;
– borneolo 0,21%;
– biciclogermacrene 0,20%;
– γ-cadinene 0,19%;
– (e)-β-ocimene 0,19%;
– β-cubebene 0,16%;
– eugenolo 0,12%;
– α-muurolene 0,11%;
– δ-amorfene 0,10%;
– α-eudesmol 0,10%;
– cis-para-menth-2-en-1-ol 0,10%;
– ortocimene 0,09%;
– β-selinene 0,09%;
– β-bourbonene 0,08%;
– trans-cadina-1,4-diene 0,08%;
– trans-para-menth-2-en-1-ol 0,08%;
– cis-sabinene idrato 0,08%;
– trans-sabinene idrato 0,08%;
– ossido di cariofillene 0,07%;
– β-copaene 0,07%;
– germacrene b 0,07%;
– cis-muurola-3,5-diene 0,07%;
– trans-cadina-1(6),4-diene 0,06%;
– γ-eudesmolo 0,06%;
– β-eudesmolo 0,05%;
– guaiolo 0,05%.

Modalità di Preparazione –
La Ravensara aromatica è una pianta di cui si utilizzano foglie, frutti, ramoscelli e corteccia.
Si ricava un olio essenziale utilizzato in profumeria e come antisettico, antivirale, antibatterico, espettorante, antinfettivo nella medicina naturale e popolare.
I semi e le foglie vengono utilizzati come spezia.
Le foglie vengono essiccate per un mese quindi immerse in acqua bollente per cinque minuti prima di essere asciugate al sole o al fuoco. Questo li conserva in modo che si possano immagazzinare per diversi anni.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://tropical.theferns.info/image.php?id=Ravensara+aromatica

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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