Un Mondo Ecosostenibile
ErbaceeSpecie Vegetali

Neopyropia tenera

Neopyropia tenera

L’alga nori (Neopyropia tenera (Kjellman) L.-E.Yang & J.Brodie, 2020) è un’alga rossa appartenente alla famiglia delle Bangiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Biliphyta,
Phylum Rhodophyta,
Subphylum Eurhodophytina,
Classe Bangiophyceae,
Sottoclasse Bangiophycidae,
Ordine Bangiales,
Famiglia Bangiaceae,
Genere Neopyropia,
Specie N. tenera.
Sono sinonimi i termini:
– Porphyra tenera Kjellman, 1897;
– Phyllona tenera (Kjellman) Kuntze, 1898;
– Porphyra umbilicalis f. purpurea (Wahlenberg) Jadin, 1935;
– Pyropia tenera (Kjellman) N.Kikuchi, M.Miyata, M.S.Hwang & H.G.Choi 2011.

Etimologia –
Il termine Neopyropia proviene dai due termini νεο, a sua volta derivato dal greco νέος «nuovo» e da pyropia in riferimento ad un’altra specie di alga.
È’epiteto specifico tenera viene da tenuis tenero, delicato, molle, morbido.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Neopyropia tenera è presente in vari mari; la si trova principalmente in Asia (Cina, Corea e Giappone) ma è presente anche in Africa, sulla costa di Mauritius, e in America meridionale, vicino alle coste del Perù.

Descrizione –
La Neopyropia tenera è un’alga rossa di piccole dimensioni che in genere cresce fino a lunghezze comprese tra 20 e 50 cm.
Possiede un tallo filamentoso uniseriato o multiseriato non ramificato, talvolta fogliaceo ad accrescimento intercalare. con
La riproduzione è sessuata e si compie mediante oogameti privi di flagelli (spermazi e oosfere). Gli spermazi hanno origine negli anteridi; l’oosfera è contenuta nel carpogonio, dotato di un’appendice (tricogino) destinata al contatto con i gameti maschili. Dalla fecondazione dello zigote originano quasi subito le carpospore, spore diploidi che germinando producono un tallo detto monosporofito. Il monosporofito presenta sporangi che per meiosi producono monospore, spore aploidi, dalla cui germinazione ha origine il gametofito.
Il ciclo biologico di questa alga è aplodiplonte.

Coltivazione –
L’alga nori viene coltivata soprattutto nei paesi asiatici come Cina e Giappone.
Viene coltivata sui fondi fangosi delle baie lungo la costa dove all’inizio dell’autunno vengono sistemate canne di bambù formanti dei graticci. Le spore coltivate sulla spiaggia in contenitori speciali, sono trasferite su reti di corda galleggianti appese tra una canna e l’altra nell’acqua. La crescita migliore si ottiene mettendo le reti ad un’altezza tale da fuoriuscire dall’acqua durante la bassa marea e per poter prendere la luce solare ed essere immerse al di sotto del livello dell’acqua durante l’alta marea. Durante l’inverno, una volta maturate sono raccolte a mano o con una pompa aspirante, quindi vengono lavate e tritate, ridotte in poltiglia che viene versata in riquadri poggiati su stuoie di bambù. Il liquido in eccesso cola via e le alghe sono fatte seccare o al sole all’aperto o al chiuso in grossi forni. I fogli così ottenuti sono poi staccati dalle stuoie, ripiegati e impacchettati.

Usi e Tradizioni –
L’alga nori prende idversi nomi a seconda del luogo dove viene utilizzata. In Corea prende il nome di 참김, Chamgim, o di アサクサノリ, Asakusa nori in Giappone.
Quest’alga trova largo impiego nella cucina giapponese soprattutto per preparare i Sushi Maki. Inoltre è utilizzata nelle diete ipocaloriche, vegane, macrobiotiche e vegetariane.
Viene consumata anche altrove come in Galles, come componente principale del cibo a base di alghe essiccate ed è stata attivamente coltivato fin dai tempi antichi. In Giappone, è più spesso usato nel nori (e in Cina come zicai e in Corea come gim) e come tale è un ingrediente principale nel sushi. In Galles (e in una certa misura, in Inghilterra), è usato nel cibo tradizionale, laverbread.
Quest’alga è reperibile nei negozi di prodotti orientali di cucina giapponese e nei negozi di alimenti biologici. Si vende secca ed impacchettata a fogli. In Estremo Oriente è facile trovarla anche in altre forme.
Quest’alga viene commercializzata in “foglietti” quadrati di colore verdastro ottenuti dalla macinazione ed essiccazione dell’alga vera. I fogli già tostati e tagliati si chiamano sushi nori o kizami nori. Esistono in commercio anche i fiocchi di nori verde (ao-nori) utilizzati come guarnizione di piatti di verdure e di pesce, e la nori a foglia rossa (fu-nori) che è molto tenera e delicata, non richiede cottura ed è buona nelle zuppe, nelle insalate, ed in piatti conditi con aceto.
La Neopyropia tenera è un’alga ricca di proteine, vitamine e minerali preziosi, è utile contro l’eczema e la desquamazione del derma.
Per le sue proprietà alimentari e medicinali è l’alga più consumata e popolare che esista, è quella che si usa comunemente per la preparazione del sushi.
Ha un elevato contenuto proteico e dall’equilibrata presenza di vitamine (vitamine A, C e B), sali minerali e Omega 3. È particolarmente ricca in acidi grassi polinsaturi: acido linoleico, acido linolenico, acido gamma-linolenico, acido eicosapentaenoico (EPA), acido docosaesaenoico (DHA), indispensabili per l’organismo umano.
È inoltre ricca in amminoacidi, tra cui l’arginina. La notevole quantità di taurina in essa presente è in grado di aiutare il fegato ad espletare le sue funzioni correttamente.
Contiene anche oligoelementi essenziali, tra cui manganese, zinco, rame e selenio ed è una fonte importante di iodio.
La presenza degli acidi grassi la rende un alimento dalla proprietà antiaggreganti, antitrombosi, ipocolesterolemizzanti, stimolanti della produzione di ormoni. Queste stesse sostanze aiutano nella prevenzione del cancro alla pelle e allo stomaco e rendono più lievi le sindromi premestruali. Inoltre esperti clinici hanno provato la loro efficacia contro l’eczema e la desquamazione del derma: la pelle diventa più elastica e flessibile.
Tra le controindicazioni si ricorda che l’alga nori, come le altre alghe, non si dovrebbe assumere durante la gravidanza, durante l’allattamento e in caso di patologie metaboliche, inoltre l’iperdosaggio può avere effetti collaterali soprattutto per chi soffre di tiroide: ipertiroidismo, ipertensione, tachicardia, irritabilità e insonnia.

Modalità di Preparazione –
L’alga nori deve la sua popolarità soprattutto per la preparazione del sushi.
Viene venduta secca, in fogli ripiegati in quadrati e proviene quasi esclusivamente da coltivazioni del Giappone.
È adatta per la preparazione del Sushi Maki dalla classica forma arrotolata ad involtino. Con i foglietti di Sushinori si possono creare aperitivi originali. Si può usare la Nori anche in insalata o per preparare brodi e ricette a base di pesce e verdure. In Giappone viene anche consumata come snack.
Oltre che per uso alimentare trova impiego in campo estetico dove è un ingrediente utile per la preparazione di cosmetici per il corpo e i capelli. Sono in commercio impacchi di alga nori che aiutano a prevenire la caduta dei capelli, combattono efficacemente la forfora e la cute grassa, hanno azione disintossicante, idratante e possono aiutare anche a combattere la cellulite.
L’alga va conservata in un recipiente al chiuso e per preparare il Sushi Maki la si prende, si taglia e la si distende sullo stuoino di bambù e sopra si mette il riso. Inoltre non è necessario ammorbidire le alghe prima di utilizzarle.
Il Nori Sushi è avvolto in un foglio di alga nori e ha una forma tonda e cilindrica; il pesce è in genere al centro, mentre le uova vengono posizionate in alto.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *