Un Mondo Ecosostenibile
Specie AnimaliUccelli

Anser anser

Anser anser

L’oca selvatica o oca cenerina (Anser anser Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Anatidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Superclasse Tetrapoda,
Classe Aves,
Sottoclasse Neornithes,
Ordine Anseriformes,
Famiglia Anatidae,
Sottofamiglia Anserinae,
Tribù Anserini,
Genere Anser,
Specie A. anser.
È sinonimo il termine:
– Anser cinereus (Meyer, 1810).
All’interno di questa specie si riconoscono tre sottospecie:
– Anser anser anser; sottospecie presente in Europa occidentale;
– Anser anser rubrirostris; presente in un areale che va dall’Europa orientale fino all’Asia;
– Anser anser domesticus; tutte le varietà di oche domestiche dell’Eurasia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’oca selvatica è un volatile a distribuzione della ecozona paleartica e indomalese. È presente in quasi tutta l’ Europa e gran parte dell’Asia, nelle zone costiere e nelle zone umide. Nidifica principalmente nell’Europa settentrionale e orientale, la sua area di riproduzione si estende su una striscia dall’Islanda , dalle isole britanniche e dalle coste della Scandinavia fino alla Cina settentrionale e alla metà meridionale del territorio di Chabarovsk a sud-est dalla Russia, attraverso l’Asia centrale e la Mongolia.
Nel periodo invernale migra verso l’Europa meridionale, il Medio Oriente e il nord della regione indomalese, oltre all’estremo nord-ovest dell’Africa (nord del Marocco, Tunisia e Algeria). La maggior parte degli esemplari europei trascorrono l’inverno nelle paludi del Guadalquivir, nelle lagune di Villafáfila, nel lago Ischkeul in Tunisia e nell’Algeria occidentale. La maggior sono comunque migratrici, soltanto poche popolazioni sono sedentarie o migratrici irregolari.
L’habitat della Anser anser è quello degli ambienti umidi, una volta nidificava ampiamente in tutta Europa, ma l’urbanizzazione ha diminuito fortemente il suo habitat.
Si riproduce nelle zone umide con fitta vegetazione, come canneti, lagune, prati umidi o torbiere, in aree di prateria, brughiera, tundra, steppa o anche semi-deserto, dal livello del mare fino ad una quota di 2300 m.
Prima della migrazione autunnale e nelle aree di svernamento si può trovare in paludi, laghi, lagune o pianure coltivate.

Descrizione –
Anser anser è un uccello che non presenta dimorfismo sessuale ma col maschio leggermente più grande della femmina, con una lunghezza che oscilla tra 70 e 90 cm, un peso di circa 4,5 kg ed un’apertura alare che oscilla tra 170 e 200 cm.
Questo uccello si riconosce per avere testa, collo e fianchi di colore bruno grigiastri. Il petto è di colore grigio chiaro, tendente al camoscio verso l’addome ed il sottocoda è bianco.
Il becco, largo e robusto, ha una colorazione arancione con unghia terminale rosea. Le zampe rosso-arancio. I giovani sono simili agli adulti ma con piumaggio più scuro.
Le uova sono bianche e di forma quasi ellittica .
La sottospecie occidentale (A. a. anser) si riconosce per il becco di colore arancione, mentre quella orientale (A. a. rubrirostris) ha un becco più rosa e la coda più bianca.
Durante gli spostamenti si riconosce in quanto gli stormi formano le classiche “V” nel cielo. Questo meccanismo, spostando continuamente l’elemento in testa permette di diminuire la resistenza dell’aria e quindi la fatica.

Biologia –
L’oca selvatica inizia il ciclo biologico con la riproduzione che avviene in primavera, generalmente tra marzo e maggio.
Il nido, poco profondo, viene realizzato con materiale vegetale direttamente sul terreno, all’interno di canneti, cespugli, in cavità protette alla base di alberi; generalmente lo si ritrova su piccole isole con vegetazione arborea, oppure su zattere di vegetazione lungo i fiumi.
In esso la femmina depone 4-6 uova e la cova, che dura un mese, viene effettuata sia dalla femmina che dal maschio. Trascorso un altro mese i pulcini sono già in grado di volare, ma non si allontanano dai genitori fino all’inverno successivo.
Durante questo periodo il maschio difende prima il nido e poi la prole, che per il primo mese torna al nido di notte. Durante gli spostamenti della famiglia il maschio chiude sempre la fila.
Questa specie è molto gregaria, ad eccezione del periodo riproduttivo durante il quale le colonie di oche selvatiche si disperdono su un territorio relativamente grande. Tuttavia una volta che i pulcini si sono involati, gli stormi si riuniscono in luoghi favorevoli per trascorrere il periodo di muta, che dura circa un mese; successivamente, nel periodo di settembre – novembre, partono per la migrazione autunnale verso i luoghi di svernamento, dai quali torneranno all’inizio della primavera, tra febbraio e marzo.

Ruolo Ecologico –
La Anser anser è una specie migratrice che si riproduce in territori come: Islanda, Gran Bretagna, Scandinavia, Europa centrale, Russia e Cina nord-orientale, mentre sverna in alcune zone di una fascia che va dal Mediterraneo alla Cina orientale.
In Italia sverna, soprattutto in Friuli, Emilia-Romagna e in Maremma, e sono in aumento gli individui che si fermano per nidificare.
Alcuni esemplari nidificano anche in Francia, in particolare in Alsazia, nella baia della Somme e nel Parco ornitologico del Teich (bacino di Arcachon, in Francia) ma si tratta di popolazioni introdotte.
Questa specie è onnivora e si nutre di tutto ciò che trova: pesciolini, lumache, insetti, larve, lombrichi, rane, sementi, germogli e erbe. Per le specie allevate la dieta ottimale è costituita da un buon mangime e da un miscuglio di sementi.
È attiva durante il giorno, in particolare al mattino e nel tardo pomeriggio: dai dormitori dove gruppi di diversi individui passano insieme la notte, i singoli individui si allontanano di alcuni chilometri in cerca di cibo, per poi ritornarvi nelle ore centrali della giornata o al tramonto.
Per quanto riguarda il suo stato di conservazione secondo la IUCN Red List attualmente non è a rischio di estinzione.
A partire dagli anni ’70 del secolo scorso, in cui si verifico il tasso di popolazione più basso, quando la popolazione selvatica totale in Europa era di circa 20.000, la tendenza è in aumento, da circa 170.000 negli anni ’80, a circa 250.000 esemplari nel 2003. Questo perché la densità e i siti si sono anche espansi in aree dove erano scomparsi, soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi.
Nell’Europa occidentale la specie sta aumentando e oggi la popolazione globale conta circa un milione di individui. In Asia, invece, la situazione appare più preoccupante, molto probabilmente per l’alterazione dei suoi habitat naturali.
In generale, comunque, le minacce principali sono la perdita dell’habitat, dovuto ad esempio a bonifiche di zone umide, il bracconaggio e l’inquinamento.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *