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Come si coltiva il Salice rosso

Come si coltiva il Salice rosso

Il salice rosso (Salix purpurea L., 1753) è un piccolo albero dioico e deciduo della famiglia delle Salicaceae diffuso in Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale, Asia occidentale e Penisola Iberica.
È una pianta riparia moderatamente termofila ed è una delle più attive specie colonizzatrici dei greti fluviali e dei suoli umidi in prossimità di corsi d’acqua e delle zone soleggiate.
Ha fiori maschili eretti, con 2 stami saldati fra di loro, tanto da simularne uno solo, antere purpuree-violacee, gialle e poi nere; i femminili arcuati e densi, sessili. Capsula pelosa bioculare di 4-5 mm. la fioritura avviene all’inizio della primavera.

Coltivazione –
Per la coltivazione del salice rosso si tenga conto che è una pianta che vegeta in Europa, Asia occidentale fino alla Siberia ed America settentrionale. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di bosco umido e dal greto di fiumi, torrenti e ruscelli. Vegeta a quote comprese tra 0 e 600 metri.
Per la coltivazione del Salix purpurea si consideri, inoltre, che è un albero che ama le zone soleggiate, si adatta a quasi tutti i terreni, anche se preferisce quelli sabbiosi, a patto che ci sia un po’ di acqua a disposizione, almeno per il primo anno quando le sue radici non sono ancora troppo sviluppate.
Per quanto riguarda la riproduzione è una pianta che si propaga agevolmente per talea; le talee si preparano prelevando rami di 50-60 cm, posti nel terreno, avendo cura di lasciarne fuori almeno 10 cm; a questo punto basterà soltanto un po’ d’acqua, nel caso in cui il terreno tenderà ad asciugarsi troppo.
Il Salice rosso, come altri salici, è infatti una specie che radica facilmente che talvolta basta lasciare appoggiato sulla terra un fascio di salici per trovarli radicati in poco tempo. Si può procedere anche ponendo alcuni rami dentro un secchio di acqua per un paio di settimane per trovarli poi radicati.

Usi –
La corteccia del Salix purpurea contiene un principio attivo, la salicina, che ha proprietà antifermentative, febbrifughe, astringenti ed antireumatiche.
I rami vengono utilizzati per realizzare cesti ed oggetti intrecciati.
Inoltre è una specie utilizzata nei lavori di consolidamento di greti e sponde fluviali o di tutti quei substrati instabili, in prossimità dell’acqua.




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