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Come si coltiva il Salice odoroso

Come si coltiva il Salice odoroso

Il Salice odoroso (Salix pentandra L.) è una specie di salice originario dell’Europa settentrionale e dell’Asia settentrionale.
È una pianta diffusa dalle Isole Britanniche alla Siberia centrale, e dalle Alpi alla Scandinavia. In Italia, è abbastanza comune nelle Alpi Occidentali e si trova anche ad Agro Nero nei Monti della Laga (Rieti).
Ha delle foglie lucide che lo rendono più decorativo di molti altri salici, quindi è spesso piantato come albero ornamentale.
Ha fiori unisessuali in spighe cilindriche (lunghe 5-7 cm) portate da lunghi peduncoli fogliosi. I fiori sono sottesi da brattee giallognole, ovate, arrotondate e provviste di ghiandola all’apice. I frutti sono capsule oblunghe con numerosi semi accompagnati da peli.

Coltivazione –
Il Salice odoroso è una pianta che si può propagare per seme se si è in presenza in terreni umidi. Il seme va seminato subito dopo la raccolta, dato che la vitalità non si mantiene a lungo: si può propagare anche per via vegetativa tramite talee legnose da novembre a febbraio o semilegnose da giugno a agosto. Per le caratteristiche dell’apparato radicale è preferibile mettere le talee direttamente a dimora curando la pacciamatura soprattutto all’inizio, oppure effettuare i trapianti durante l’autunno quando la pianta è ancora molto giovane.
È una pianta longeva, ma come gli altri salici è a rapido accrescimento.
Per il suo governo non è strettamente necessario potarlo ogni anno, o ogni due, a meno che non lo si coltivi per ottenere i giovani getti da usare per la fabbricazione di canestri. Lasciato sviluppare liberamente si ottiene una pianta molto bella ed ornamentale.

Usi –
Il Salix pentandra è coltivato in Europa centrale come essenza ornamentale da giardino. In Italia viene utilizzata negli interventi di ripristino che utilizzano le tecniche di ingegneria naturalistica in territorio montano.
Dal punto di vista ecologico il suo fogliame è fonte di alimento per le larve di diverse specie di falena, tra cui l’Ectoedemia intimella.
I fiori attraggono le api ed altri insetti per il nettare e il polline che producono all’inizio dell’anno.




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