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Myrica gale

Myrica gale

Il Mirto di palude (Myrica gale L., 1753) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Myricaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Myricales,
Famiglia Myricaceae,
Genere Myrica,
Specie M. gale.
È sinonimo il termine:
– Gale palustris A. Chev..

Etimologia –
Il termine Myrica proviene dal greco μΰρω mýro stillare, gocciolare.
L’epiteto specifico gale è di origine incerta.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Myrica gale è una pianta originaria dell’Europa settentrionale e occidentale e di parti del Nord America settentrionale. È distribuita in tutte le parti dell’emisfero settentrionale, tra cui: Giappone, Corea del Nord, Russia, Europa continentale, Isole britanniche, Canada e Stati Uniti.
Il suo habitat naturale è quello delle paludi e brughiere umide in suoli acidi, ma occasionalmente si trovano piante in torbiere calcaree.

Descrizione –
La Myrica gale è una pianta con portamento arbustivo e raggiunge, in genere, altezze variabili dal metro ai due metri di altezza.
Le foglie sono decidue, di colore verde scuro e con una lunghezza variabile dai 2 ai 5 cm; sono disposte a spirale e presentano una forma lanceolata-obovata con un estremità più larga e più rotonda rispetto alla base, inoltre sono dotate nella metà superiore di un margine finemente seghettato.
È una pianta dioica con individui che portano soli fiori femminili e individui con soli fiori maschili.
La fioritura avviene in primavere in concomitanza con la comparsa delle nuove foglioline generalmente si estende dal periodo di marzo fino a maggio. I fiori raggruppati in amenti inizialmente presentano un colore giallo che con il passare del tempo si scurisce fino a diventare di color marroncino.
Il frutto è sferico, di 1,5-2,5 cm di diametro, con una superficie verrucosa e con un colore rossiccio variabile con una polpa simile al colore della superficie, o un po’ più chiara.
Al centro è un singolo seme, di norma allungato-appuntito di dimensione circa la metà del frutto intero.

Coltivazione –
Il Mirto di palude è una pianta che, nel suo habitat naturale, cresce in terreni poveri di azoto, tipicamente in torbiere con pH acido; è possibile trovarla ai margini dei laghi o in prossimità di paludi. Le radici di questa pianta riescono a sintetizzare autonomamente la quantità di azoto di cui necessita.
La pianta predilige l’esposizione in pieno sole, tuttavia è possibile ottenere buoni risultati anche con un esposizione a mezza ombra.
La moltiplicazione può essere effettuata da seme per divisione o per talea. La coltivazione da seme va effettuata in autunno, i semi vanno ricoperti con un sottile strato di terra e lasciati in umidità costante. Le talee semilegnose possono essere prelevate nel periodo di luglio-agosto, le talee legnose invece nel periodo di novembre-dicembre. La divisione per polloni radicali può essere effettuata nel periodo invernale e messa a dimora direttamente.

Usi e Tradizioni –
La Myrica gale è una pianta conosciuta da tempo nei luoghi di origine dove viene raccolta allo stato naturale per uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali, anche grazie all’emissione di una particolare fragranza che riesce a tenere lontani molti tipi di insetti fastidiosi e per questo viene usata anche in profumeria; anticamente veniva addirittura utilizzata come ingrediente per la realizzazione della birra.
In Scozia e nel Regno Unito, è stata tradizionalmente usata per allontanare alcuni moscerini e viene commercializzata come repellente per insetti e come ingrediente di alcuni saponi.
Alla regina Vittoria fu dato un rametto di questa pianta che piantò sull’isola di Wight. Sua figlia usò parte della pianta che cresceva nel suo bouquet da sposa, dando inizio a una tradizione reale.
Nell’Europa nord-occidentale (Germania, Belgio e Paesi Bassi), è stata molto utilizzata in una miscela, chiamata gruit, come aromatizzante per la birra dal Medioevo al XVI secolo, ma è caduta in disuso dopo che il luppolo ha soppiantato le erbe del gruit per scopi politici e ragioni economiche.
In tempi moderni, alcuni birrai hanno rivisitato questa tecnica storica e in Danimarca e Svezia la pianta è comunemente usata per preparare grappe fatte in casa.
In alcune culture native del Canada orientale, la pianta è stata utilizzata come rimedio tradizionale per dolori di stomaco, febbre, disturbi bronchiali e problemi al fegato.
Tutte le parti della pianta sono piacevolmente aromatiche e le foglie possono essere essiccate per fare il tè ma contengono un olio aromatico velenoso, quindi si consiglia una certa cautela nel loro utilizzo.
Sia i frutti che le foglie essiccate possono essere usate per fare un condimento.
I frutti e le foglie vengono utilizzati sia freschi che essiccati per insaporire zuppe, stufati, ecc..
Le foglie sono aromatiche, astringenti, emmenagoghe e stomachiche, oltre che essere abortive. Infatti la pianta è stata elencata come abortiva e quindi non dovrebbe essere consumata da donne che sono o potrebbero essere incinte.
Fin da tempi remoti la pianta è stata usata per curare la depressione grazie alla sua capacità di indurre il buon umore e calmare lo stress. Inoltre è stata utilizzato anche nei cataplasmi per curare le ferite, suggerendo che potrebbe contenere forti agenti antibatterici che potrebbero forse essere sviluppati in nuovi antibiotici.
Tra gli altri usi si sottolinea che dalla Myrica gale si estrae un rivestimento ceroso presente sui frutti e sulle foglie scottando i frutti con acqua bollente e immergendoli per alcuni minuti, la cera galleggia in superficie e viene poi scremata. Il frutto viene poi fatto bollire in acqua per estrarre la cera dalla polpa e ancora una volta la cera viene scremata. Viene quindi filtrata attraverso un panno di mussola e può essere utilizzata per realizzare candele aromatiche.
Queste candele diffondono un delizioso odore quando vengono bruciate ma sfortunatamente questa specie non produce abbastanza cera per renderla commercialmente valida.
Inoltre dalle punte dello stelo si ottiene un colorante giallo.
Anche dai semi si ottiene un colorante giallo.
La corteccia contiene tannino e può essere raccolta in autunno e utilizzata come colorante giallo.
La pianta, come detto, respinge le tarme e gli insetti in genere e per questa azione si utilizzano le foglie profumate.
Un decotto ottenuto dalle foglie, molto forte, può essere usato come antiparassitario per uccidere i parassiti esterni del corpo.
Dai frutti si ottiene un olio essenziale profumato.
Dal punto di vista ecologico è una buona pianta alimentare per i bruchi di molte specie di farfalle.

Modalità di Preparazione –
Della Myrica gale si utilizzano tutte le parti della pianta che sono aromatiche.
I frutti e le foglie vengono utilizzati sia freschi che essiccati per insaporire zuppe, stufati, ecc..
Le foglie sono piacevolmente aromatiche e possono essere essiccate per fare il tè; si ricorda, comunque, che contengono un olio aromatico velenoso per cui si consiglia una certa cautela nel loro utilizzo.
Di questa pianta si utilizzano i frutti e le foglie essiccate per fare un condimento.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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