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Il riconoscimento all’Agroecologia adesso è legge

Il riconoscimento all’Agroecologia adesso è legge

Il 29 luglio 2021 è un giorno molto importante non solo per la Sicilia ma, in generale, per quel processo di conversione che, a livello mondiale, vede nell’agroecologia la soluzione per un modello di produzione del cibo e delle economie locali rispettose della Natura e dell’Umanità.
Il 29 luglio 2021 è la data di emanazione della Regione siciliana della cosiddetta legge sull’Agroecologia che detta “Disposizioni in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità e dei prodotti agricoli siciliani e di innovazione tecnologica in agricoltura. Norme in materia di concessioni demaniali marittime.”
La L.R. 29 luglio 2021, n. 21 (qui la gazzetta ufficiale) è una norma che, per prima in Europa, non solo da seguito alle recenti indicazioni della FAO, per guidare la trasformazione dei sistemi agricoli, ma recepisce in maniera virtuosa la Strategia UE del Farm to Fork e la Strategia UE sulla Biodiversità.
Con questa norma si avvia un lungo ma necessario processo di conversione del sistema agroalimentare che mira a:
– ottimizzare le interazioni tra piante, animali, esseri umani e ambiente;
– aumentare la fertilità dei suoli;
– eliminare l’utilizzo di biocidi e sostanze agrotossiche;
– conservare la biodiversità e i paesaggi.
Questa norma, avviando la conversione dei sistemi agricoli verso l’agroecologia, permette di integrare gradualmente i valori ecologici e sociali nella progettazione e gestione dei sistemi agroalimentari ed, in definitiva, permette di rimettere gradualmente in sincronia il sistema agroalimentare con il sistema ecologico.
La L.R. 29 luglio 2021, n. 21 promuove, in sintesi:
a) la tutela della salute umana, dell’ambiente naturale, della biodiversità, degli ecosistemi e delle attività agricole;
b) il contrasto alla desertificazione, al rischio idrogeologico e agli incendi;
c) la tutela dei prodotti agricoli siciliani e di tutti i settori produttivi correlati;
d) un modello agro-silvo-pastorale conforme ai criteri dell’agroecologia;
e) un efficiente servizio di controlli e verifiche del settore agroalimentare.
Possiamo definire la legge n. 21 la prima Costituzione del modello Agroecologico in quanto, come correttamente va inquadrata questa disciplina, non si rivolge solo al modo di produrre ed ai sistemi agricoli ma anche alle connessioni con altri aspetti interconnessi.

Così all’art. 3 si pongono i Divieti di uso di biocidi in particolari aree del territorio regionale, come nei siti della Rete Natura 2000 o lungo i bordi di tutte le strade pubbliche e lungo i percorsi ferroviari, con le successive e conseguenti azioni di vigilanza al rispetto di tali divieti.
L’art. 5. prevede le attività a sostegno della transizione verso l’agroecologia.
L’art. 6 dispone delle norme per controlli e verifiche nelle importazioni e nelle produzioni, ponendo un innovativo sistema di certificazione della rispondenza delle merci provenienti dai Paesi extraeuropei ai criteri adottati in ambito Comunitario e quindi italiano.
L’art. 7 definisce le modalità per farsi riconoscere come Azienda agroecologica, riconoscimento che consente non solo a queste aziende di avere premialità all’interno del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) a partire dal 2023 (ai sensi dell’art. 8) ma di tracciare un solco importante sia nella stesura del prossimo PSR che in termini di attuazione degli ecoschemi e della prossima PAC.

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Seguono, infine, alcune norme in materia di tutela sull’introduzione di specie aliene infestanti, di innovazione tecnologica in agricoltura ed in materia di ricerca applicata per lo sviluppo migliore della legge in questione.
Adesso, per l’applicazione della L.R. 21/2021 si dovrà aspettare l’emanazione (entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge) dei decreti assessoriali per dare disposizioni attuative ad alcuni articoli.
Al di la dei principi contenuti in questa legge va sottolineato come questa norma apra un nuovo scenario in cui, gioco forza, dovranno confluire poi una serie di riforme dei sistemi sociali ed ecologici verso quel modello di Economia Circolare tanto importante per ridurre l’Impronta Ecologica sul nostro Pianeta.
Inoltre, questa legge va citata per un nuovo modo di guardare al bene comune. Una legge voluta e promossa in Sicilia dall’On. Valentina Palmeri, deputata dei Verdi-Europa Verde, appassionata e impegnata politicamente da sempre sulle battaglie ambientaliste, naturalista per formazione universitaria, con la collaborazione del sottoscritto e con il grande coinvolgimento di associazioni ed organizzazioni che hanno dato un contributo fondamentale per una visione di insieme della norma.
La L.R. 21/2021 non è solo, come detto nelle premesse, una pietra miliare per la conversione agroecologica ma anche un nuovo modello di concertazione sociale per raggiungere quegli obiettivi che ci dovranno consentire di operare una vera transizione (o meglio conversione) ecologica.

Guido Bissanti




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