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Phyla dulcis

Phyla dulcis

La lippia dulcis o zucchero azteco (Phyla dulcis (Trevir.) Moldenke) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Verbenaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Lamiales,
Famiglia Verbenaceae,
Tribù Lantaneae,
Genere Phyla,
Specie P. dulcis.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Lippia asperifolia Rchb.;
– Lippia dulcis Trevir.;
– Phyla scaberrima (Juss. ex Pers.) Moldenke.;
– Zappania scaberrima Juss. ex Pers.;

Etimologia –
Il termine Phyla proviene dal greco φῦλον phýlon tribù: per i fiori addensati quasi a formare una tribù.
L’epiteto specifico dulcis viene da dolce, soave, attraente, piacevole, dilettevole.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Phyla dulcis è pianta erbacea perenne originaria del Messico meridionale, dei Caraibi (Cuba, Hispaniola e Porto Rico), dell’America centrale, della Colombia e del Venezuela.
Il suo habitat è quello dei boschetti umidi e terreni incolti, rive boscose di fiumi, bordi di stagni, o in radure e pascoli aperti, dal livello del mare fino a 1.800 metri di altitudine.

Descrizione –
La lippia dulcis è una pianta erbacea perenne che raggiunge raramente i 40 cm di altezza ma che, trovando un sostegno, può rampicarsi fino 4-6 metri. È profumata, eretta o declinata, con steli che spesso radicano nei nodi inferiori.
Le foglie sono lunghe 1-4 cm;, sono di colore verde scuro, a forma di uovo e possono diventare marrone-viola al sole e avere un gambo cremisi scuro.
I fiori sono bianchi, di forma oblunga, lunghi 2-4 mm, prodotti in spighe erette.
Il periodo della fioritura va da luglio a settembre.

Coltivazione –
Phyla dulcis è una pianta che viene generalmente coltivata in terreno ben drenato con un intervallo di pH compreso tra 6,0 e 8,0.
Normalmente cresce allo stato spontaneo ma può essere coltivata scegliendo una esposizione in pieno sole in qualsiasi terreno moderatamente fertile e ben drenato.
Durante l’inverno necessita di essere protetta.
La propagazione è per seme che va seminato direttamente in pieno campo a spaglio o si può riprodurre per talee di legno semi maturo o talee basali o nodali di legno tenero.
Questa erba è un rampicante basso che cresce velocemente ed è relativamente resistente una volta che si è stabilizzata e può essere coltivata anche per scopo ornamentale.

Usi e Tradizioni –
Questa pianta è stata storicamente utilizzata come dolcificante naturale ed erba medicinale nel suo nativo Messico e in alcune parti dell’America centrale. Era usata dagli Aztechi e introdotta poi dagli spagnoli quando arrivarono.
Il sapore dolce della Phyla dulcis è causato da un composto sesquiterpenico chiamato ernandulcina, scoperto nel 1985 e intitolato a Francisco Hernández, il medico spagnolo che per primo descrisse la pianta nel XVI secolo. L’uso di Phyla dulcis, comunque, non è diventato molto diffuso perché contiene anche alti livelli di composti amari, in particolare la canfora.
I suoi boccioli sono venduti anche come bottoni dushi o dulce (dolci rispettivamente in papiamento e spagnolo).
Le foglie e gli steli possono essere mangiati come una caramella grazie al suo ingrediente dolcificante naturale. Viene utilizzato nelle macedonie e in altre ricette culinarie, essendo un dolcificante naturale.
La pianta è talvolta coltivata per le sue foglie dal sapore dolce, si dice che sia anche molto usata nella medicina domestica in America Centrale.
La Phyla dulcis trova impiego anche per uso medicinale.
Le foglie essiccate, che contengono oli essenziali, sono emollienti ed espettoranti; sono utilizzate, come infuso, nel trattamento dei disturbi bronchiali, in particolare la pertosse.
L’assunzione di questa pianta è ritenuta innocua per i diabetici inoltre, la molecola dell’ernadulcina, è considerata come mille volte più dolce dello zucchero e privo di calorie. Le foglie possono essere masticate fresche oppure essiccate e sminuzzate per la preparazione della polvere dolcificante. Altro vantaggio non trascurabile del suo utilizzo consiste nel fatto che l’ernadulcina, a differenza dello zucchero di canna tradizionale, non danneggia lo smalto dentale.
Tra gli altri usi ricordiamo che un olio essenziale, ottenuto dalla pianta, che contiene il dolcissimo sesquiterpenoide ernandulcina, ha un potenziale uso a scopo dolcificante limitato, perché il costituente principale dell’olio è il composto tossico canfora.

Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si raccolgono e consumano sia le foglie sia i fiori, freschi o essiccati. È possibile congelare le foglie per utilizzarle come fresche anche se va ricordato che il prodotto essiccato non ne pregiudica le caratteristiche e le proprietà dolcificanti.
Le foglie della Phyla dulcis hanno un sapore aromatico, intensamente dolce e possono essere aggiunte alle insalate o usate come condimento.
Spesso vengono semplicemente masticate da persone che amano la loro intensa dolcezza; inoltre le foglie possono essere utilizzate anche come dolcificante in tè e altre bevande.
Le radici vengono aromatizzate alla liquirizia e sono masticate dalle persone.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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