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Pandion haliaetus

Pandion haliaetus

Il falco pescatore (Pandion haliaetus Linnaeus, 1758) è un uccello rapace appartenente alla famiglia dei Pandionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Aves, Ordine Accipitriformes, Famiglia Pandionidae e quindi al Genere Pandion ed alla Specie P. haliaetus.
All’interno di questa specie si riconoscono 3 sottospecie:
– P. haliaetus haliaetus (Linnaeus, 1758) – che è diffusa in Eurasia;
– P. haliaetus carolinensis (J.F.Gmelin, 1788) – diffusa nel Nord America e caratterizzata da una stazza più grande e più scura;
– P. haliaetus ridgwayi Maynard, 1887 – presente nei Caraibi.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il falco pescatore è una specie con un vasto areale che comprende Nord America e Sud America, Eurasia, e Africa.
In Europa è presente nell’area nord-orientale, dai Paesi scandinavi alla Russia, e in alcune regioni del Mediterraneo (coste spagnole, Nord Africa, Sicilia, Sardegna e Corsica).
La popolazione mediterranea conta meno di un centinaio di coppie riproduttive distribuite tra Corsica, isole Baleari, Algeria e Marocco.
Per quanto concerne il suo habitat, ove presente per periodi prolungati, questo rapace si insedia soprattutto in ampie zone umide d’acqua dolce o salmastra, caratterizzate da elevate densità del popolamento ittico e spesso dalla presenza di alberi, pali ed altri potenziali posatoi. Gli svernanti censiti negli ultimi anni sono stati infatti osservati soprattutto in lagune e stagni costieri, ed anche sui grandi laghi artificiali dell’entroterra sardo. L’estinta popolazione nidificante italiana, come quella che sopravvive in Corsica, aveva abitudini riproduttive semi-coloniali e marine, nidificando su falesie e pinnacoli antistanti tratti di mare anche molto aperti e spesso su piccole isole (es. Tavolara, Marettimo, Montecristo).

Descrizione –
Il falco pescatore è un uccello rapace con una lunghezza di 60 cm, un’apertura alare di 180 cm, per un peso di 1,4-2 kg.
Questo uccello, oltre che per la notevole apertura alare, si può riconoscere per il ventre di colore bianco candido e per la testa bianca, su cui spicca una larga banda nera che attraversa l’occhio, proseguendo posteriormente al collo.
Il piumaggio è marrone scuro, quasi nero in certe parti, mentre risulta bianco in altre.
Le ali sono molto lunghe e piegate a gomito, presentano nella regione carpale una vistosa macchia nera. Maschi e femmine sono simili.
Il becco è uncinato e di colore nero.
Le piume dei giovani sono bordate di bianco. I pulcini sono biancastri con banda nera sull’occhio.
La voce, nella parata, è un sonoro Tcip tcip tcip”.

Biologia –
Il Pandion haliaetus è una specie che nidifica nel periodo di aprile-giugno vicino a laghi e stagni, su grandi alberi. Il nido è grande è realizzato con rami e sterpi.
La covata è composta di 2-4 uova, di colore bianco giallastre, macchiettate di grigio bruno.
L’incubazione viene effettuata da entrambi i genitori e dura circa 35 giorni.

Ruolo Ecologico –
Il falco pescatore è una specie di passo negli ambienti lacustri e acquitrinosi e la sua migrazione è in aprile-maggio e agosto-ottobre.
L’alimentazione è composta essenzialmente da pesci che vengono catturati a pelo d’acqua o con un tuffo. Le prede vengono catturate a seguito di veloci picchiate.
Sotto al nido è facile rinvenire avanzi di cibo.
La specie è attualmente classificata dalla IUCN come specie a basso rischio (Least Concern).
Questa specie, malgrado l’attuale tendenza all’aumento manifestata in molti paesi, ha uno status di conservazione sfavorevole in Europa (SPEC 3: rara).
In Italia la popolazione della Corsica, al culmine del declino nel 1977 (6 coppie), è rimontata a oltre venti coppie nell’ultimo decennio (24 nel 1996), valore tuttavia ancora lontano da quello di 40-100 relativo a inizio secolo.
L’insediamento di nuove coppie riproduttrici è stato favorito mediante il posizionamento di nidi artificiali e sagome di adulti; tale strategia è stata sperimentata, per ora senza successo, anche in tre siti italiani (Capo Figari, isole di Capraia e Montecristo).
I contingenti in transito in Italia sono ancora oggi verosimilmente soggetti ad abbattimenti illegali, anche se non nella misura stimata per gli anni ’70 del XX secolo (oltre 1.000 individui all’anno); la causa di mortalità attualmente più significativa è probabilmente l’impatto contro linee elettriche.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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