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Coptis japonica

Coptis japonica

La Coptide giapponese (Coptis japonica (Thunb.) Makino) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Magnoliidae, Ordine Ranunculales, Famiglia Ranunculaceae, Sottofamiglia Coptoideae e quindi al Genere Coptis ed alla Specie C. japonica.
Sono sinonimi i termini:
– C. anemonaefolia Sieb. & Zucc.;
– Coptis orientalis Maxim.;
– Thalictrum japonicum Thunb..

Etimologia –
Il termine Coptis proviene dal latino moderno, a sua volta dal greco koptein, da troncare, per le foglie divise.
L’epiteto specifico japonica è in riferimento alla provenienza o origine giapponese.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Coptis japonica è una pianta presente nel sud est asiatico ed in Giappone.
Il suo habitat è quello dei boschi nelle montagne di tutto il Giappone.

Descrizione –
La Coptis japonica è una specie erbacea perenne sempreverde alta fino a 0,22 metri con una ampiezza di circa 0,5 metri.
Le foglie sono completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato.
I fiori sono singoli, lungamente terminali, con petali bianchi, ermafroditi (con organi sia maschili che femminili).

Coltivazione –
La Coptis japonica è una pianta che predilige la mezza ombra tipica dei terreni boscosi.
Può essere coltivata come pianta tappezzante in giardini ricchi di torba.
Richiede infatti un terreno leggermente umido, ricco di humus, leggermente acido con una esposizione settentrionale.
La pianta va propagata da seme. La semina va fatta, possibilmente, in serra non appena il seme è maturo in un compost di erica.
Si consiglia di sigillare il vaso in un sacchetto di polietilene fino a quando non avviene la germinazione, che di solito è entro 1 – 6 mesi a 10 °C. I semi immagazzinati dovrebbero essere seminati il più presto possibile durante l’anno. La stratificazione a freddo di quattro settimane può essere utile. Una volta che le giovani piantine si sono formate e possono essere maneggiate, si consiglia di trapiantarle in vasi individuali.
Il trapianto va effettuato a metà autunno o in primavera.

Usi e Tradizioni –
La Coptis japonica, oltre che per scopi ornamentali, viene raccolta in natura per uso locale come medicina e fonte di materiali.
La radice è un’erba rinfrescante, molto amara e pungente che controlla le infezioni batteriche e virali, rilassa gli spasmi, abbassa la febbre e stimola la circolazione. È localmente analgesica e anestetica ed è anche antinfiammatoria e gastrica.
La pianta è usata nel trattamento del catarro intestinale, dissenteria, enterite, febbre alta, infiammazione della bocca e della lingua, congiuntivite, ecc.
Anche se non è stata trovata alcuna menzione specifica di tossicità per questa pianta, appartiene a una famiglia che contiene molte specie che sono leggermente tossiche e quindi è saggio trattare questa pianta con una certa cautela.

Modalità di Preparazione –
La radice della Coptis japonica viene raccolta in autunno e può essere utilizzata fresca o essiccata per tutti i suoi impieghi medici.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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