Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Come si propaga la palma da datteri

Come si propaga la palma da datteri

La palma da datteri (Phoenix dactylifera L., 1753) è una pianta della famiglia Arecaceae che vanta un’antica storia tanto da essere coltivata sin dall’antichità tra gli Egizi, i Cartaginesi, i Greci, i Romani, i Berberi per i suoi frutti eduli chiamati datteri.
Le aree di coltivazione tipiche della palma da datteri sono quelle situate soprattutto nel Maghreb, in Arabia, in Egitto, nelle Canarie, in alcune zone meridionali degli Stati Uniti e nel Golfo Persico.
In Italia la palma da datteri è coltivata in Sicilia, specialmente a Palermo, anche se in queste aree la coltivazione è stata fatta da tempi soprattutto per scopi ornamentali-
La palma da datteri è una pianta dioica, quindi con alberi maschili e alberi femminili; entrambi hanno dei fiori chiari raggruppati in infiorescenza a forma di grappolo, dal diametro di 5cm e dal peso di quasi 25kg. L’impollinazione avviene grazie al vento o agli insetti, ma nelle piante coltivate per scopi commerciali si procede artificialmente.
Da sottolineare che esistono diverse varietà di questa palma, ma possiamo agevolmente raggrupparle in tre gruppi:
– a frutto morbido, molto esigenti dal punto di vista ambientale, i cui frutti, grandi, teneri e pregiati, vengono consumati freschi e hanno un costo molto elevato;
– a frutto semimorbido o semiduro, i cui frutti vengono essiccati per aiutarne la conservazione e la cui coltivazione e vendita rimane all’interno di costi intermedi;
– a frutto duro, dall’alta produttività e resistenti alle condizioni ambientali più ostili; tuttavia, in quanto datteri poco pregiati, vengono utilizzati per le farine alimentari o per l’alimentazione del bestiame.
Per quanto riguarda la moltiplicazione della Phoenix dactylifera esistono due tecniche: per polloni o per seme.

La prima è la propagazione mediante polloni:
– in questa tecnica i polloni, che sono rami che si sviluppano ai piedi della pianta o dalla radice stessa, devono essere rimossi dalla pianta madre e messi a dimora in piena terra dopo un anno. Partendo da questa moltiplicazione bisognerà aspettare almeno sei anni per avere la prima produzione di frutti.
La seconda è la semina:
– con questa tecnica i semi devono essere rimossi dalla polpa dai datteri essiccati; a questo punto devono essere sciacquati e immersi nell’acqua per qualche giorni. Bisogna ricordarsi di cambiare l’acqua ogni dieci ore. Dopo di ché vengono asciugati e conservati in magazzino o in casa avvolti nella carta. Giunti nel periodo tra il mese di febbraio e quello di marzo i semi potranno essere piantati a una profondità di 4 cm dentro un vasetto. È bene che all’interno del vaso dovrà esserci del terriccio mischiato a torba e sabbia, con cui ricoprire anche i semi. a questo punto si deve irrigare con acqua a temperatura ambiente, posizionando i vasi in un luogo soleggiato con temperature stabili attorno ai 12°C e avendo cura di mantenere il terreno umido. Trascorso un periodo di circa due mesi, i semi avranno iniziato la germinazione. A questo punto, una volta formato bene l’apparato radicale si dovranno sistemare (se non fatto prima) le diverse piantine in singoli vasetti.
Tra le varietà di palma da datteri si ricordano:
– Majhool, Deglet noor, Ameri, Deri, Halawi e Zahidi, Berhi and Hiann.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *