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Pipistrellus pipistrellus

Pipistrellus pipistrellus

Il pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus Schreber, 1774) è un chirottero appartenente alla famiglia dei Vespertilionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Mammalia, Superordine Laurasiatheria, Ordine Chiroptera, Sottordine Microchiroptera, Famiglia Vespertilionidae, Sottofamiglia Vespertilioninae e quindi al Genere Pipistrellus ed alla Specie P.pipistrellus.
All’interno di questa specie sono riconosciute 2 sottospecie:
– P. p. pipistrellus: diffusa in Portogallo, Spagna, Isole Baleari, Francia, Corsica, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Svizzera, Austria, Italia, Sicilia, Sardegna, Germania, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Albania, Grecia, isole di Creta e Rodi, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina, Bielorussia, Lituania, Lettonia, Estonia, Svezia meridionale, Turchia, Armenia, Azerbaigian, Georgia, Malta, Russia occidentale, Israele, Libano; Marocco, Algeria e Tunisia settentrionali;
– P. p. aladdin (Thomas, 1905): presente in Iran occidentale e settentrionale, Kazakistan meridionale, Afghanistan settentrionale e nord-orientale, Uzbekistan orientale, Turkmenistan meridionale e orientale, Tagikistan, Kirghizistan, Pakistan settentrionale, stati indiani dell’Assam, Jammu e Kashmir, Maharashtra, Tamil Nadu, province cinesi dello Shandong, Shaanxi, Sichuan, Yunnan, Guangxi, Guangdong, Fujian, Zhejiang, Anhui, isola di Taiwan, Birmania settentrionale.
Sono sinonimi i termini:
– Vespertilio pipistrellus Schreber, 1774;
– Vesperugo pipistrellus Keyserling & Blasius, 1839.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il pipistrello nano è un chirottero diffuso nell’Ecozona paleartica.è presente in un vasto areale che va dall’Europa (a N sin poco oltre il 60° parallelo, in Norvegia ad esempio sino a 62°45’ di latitudine), dall’Africa nord-occidentale e dalla Libia (Cirenaica) al Kashmir e alla Cina nord-occidentale, attraverso l’Asia sud-occidentale, ove a N si spinge all’incirca sino a 45° di latitudine N, mentre a S raggiunge i 35° nella parte sud-occidentale e i 25° nella parte orientale (India nord-orientale e Birmania settentrionale); presente anche nelle Isole Maltesi e in quelle maggiori del Mediterraneo, con esclusione di Cipro.
In Italia la specie è presente sull’intero territorio.
Il suo habitat è quello degli ambienti urbani ma anche dei boschi e foreste di ogni tipo fino a 2.000 metri di altitudine.

Descrizione –
Il Pipistrellus pipistrellus ha piccole dimensioni e si riconosce per avere una lunghezza testa-corpo di 36-51 mm, lunghezza coda di 23-36 mm, lunghezza dell’avambraccio di 28-34 mm, lunghezza del piede di 6-7 mm, lunghezza delle orecchie di -13 mm, un’apertura alare fino a 24, per un peso che oscilla tra 3,5 e 8,5 grammi.
Ha una pelliccia corta, densa e soffice, con le parti dorsali che variano dal marrone chiaro al color sabbia nella sottospecie P. p. aladdin, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare e talvolta con dei riflessi giallognoli. La base dei peli è ovunque nerastra.
Il muso si presenta largo, con due masse ghiandolari sui lati. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono triangolari, ben separate tra loro, con l’estremità arrotondata e con un piccolo lobo rotondo alla base del bordo posteriore. Il trago è corto, con l’estremità arrotondata e con una proiezione triangolare sopra la base del margine posteriore. Le ali sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono piccoli. L’estremità della lunga coda si estende leggermente oltre l’ampio uropatagio. Il calcar è lungo e provvisto di un piccolo lobo.
Questo pipistrello emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza iniziale di 90 kHz e finale di 37 kHz.
Il volo è rapido, agile ed effettuato a 2-10 metri dal suolo, caratterizzato da picchiate e percorsi circolari.

Biologia –
Questo pipistrello diventa sessualmente maturo, in entrambi i sessi, dopo un anno d’età ed entra in ibernazione da novembre ad aprile principalmente nelle grandi chiese e in altri edifici, grotte, miniere, cantine e fessure nei muri dove la temperatura è di 0-6 °C e l’umidità relativa dell’85%. Può cambiare più volte ibernacolo durante questo periodo, il quale è interrotto ogni 1-4 settimane da risvegli improvvisi.
Il pipistrello nano da alla luce un piccolo, più raramente due, nel periodo che va da maggio a luglio.
Il nascituro apre gli occhi dopo 8 giorni di vita, è in grado di volare dopo un mese ed è completamente indipendente a un mese e mezzo. L’aspettativa di vita massima è di 16 anni e 7 mesi.
Tende a rifugiarsi in colonie fino a 100.000 individui all’interno degli edifici, tra le rocce, nelle cavità degli alberi e nelle bat-boxes.
Può formare gruppi fino a diverse migliaia di individui che scelgono anche ambienti fortemente frequentati dall’uomo, illuminati anche di notte, sui pavimenti, in contenitori di vario tipo come vasi, lampadari ed altro. I motivi di tale comportamento sono del tutto sconosciuti.
Le femmine tendono ad aggregarsi in vivai di 20-250 individui, spesso insieme a pipistrelli di Nathusius, stabilizzati ad aprile o maggio ed abbandonati ad agosto, mentre i maschi vivono solitariamente in territori difesi da altri maschi nei quali successivamente troveranno posto anche 1-10 femmine.

Ruolo Ecologico –
Il Pipistrellus pipistrellus tollera il freddo e può volare anche in pieno inverno in zone coperte di neve, mentre piove e con vento forte.
Per potersi nutrire inizia l’attività predatoria al crepuscolo, da 5 a 20 minuti dopo il tramonto, ma può emergere anche in pieno giorno soprattutto alla fine dell’inverno, in primavera e in autunno.
La sua alimentazione si basa su insetti, particolarmente chironomidi, lepidotteri e tricotteri catturati in volo su laghi, stagni, lungo i margini forestali, nei giardini, nelle discariche, lungo le strade e intorno ai lampioni.
In genere non si allontana per più di 2 km dai rifugi, le femmine durante il periodo riproduttivo dividono l’attività in due picchi separati da un periodo dedicato all’allattamento. Si tratta di una specie prevalentemente sedentaria, tuttavia in alcune zone è in grado di effettuare spostamenti migratori fino a 770 km.
Per quanto concerna il suo stato di conservazione la IUCN Red List, considerato il vasto areale e la mancanza di evidenze di un significativo declino, classifica il Pipistrellus pipistrellus come specie a rischio minimo (LC).
Questo pipistrello, infatti, è stato definito la specie di pipistrello più comune e abbondante nell’Europa continentale e nel Regno Unito. In particolare, tuttavia, questi giudizi sono stati emessi prima che fosse diviso in due specie nel 1999.
A partire dal 2008, la IUCN ha osservato che non c’erano prove di un rapido declino della popolazione tranne che nel Regno Unito, dove il governo ha creato un piano d’azione per le specie per riportare la sua popolazione ai livelli precedenti al 1979. Il suo declino nel Regno Unito è stato attribuito alla perdita di habitat di foraggiamento a causa dell’intensificazione dell’agricoltura.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.




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