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Charaxes jasius

Charaxes jasius

La ninfa del corbezzolo (Charaxes jasius (Linnaeus, 1767)) è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Nymphalidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Papilionoidea, Famiglia Nymphalidae, Sottofamiglia Charaxinae, Tribù Charaxini e quindi al Genere Charaxes ed alla Specie C. jasius.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti sottospecie, con la loro prevalente distribuzione territoriale:
– C. j. jasius (Europa meridionale, Nord Africa);
– C. j. brunnescens Poulton, 1926 (Gabon, Angola settentrionale, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica sud-occidentale del Congo);
– C. j. epijasius Reiche, 1850 (Senegal, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Mali, Sierra Leone, Liberia, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Niger, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, sud Sudan, Uganda settentrionale, Etiopia settentrionale, Somalia, Kenya nord-occidentale) – charax bordati di panna;
– C. j. harrisoni Sharpe, 1904 (Uganda sud-occidentale, Kenya sud-occidentale, Tanzania nord-occidentale);
– C. j. pagenstecheri Poulton, 1926 (Etiopia meridionale, Somalia);
– C. j. saturnus Butler, 1866 (Kenya orientale e nordorientale, Tanzania, Malawi, Repubblica democratica centrale e meridionale del Congo, Angola, Zambia, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia nord-orientale, Sudafrica, Swaziland).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La ninfa del corbezzolo è un lepidottero diffuso lungo la costa del bacino del Mediterraneo e nell’Africa subsahariana.
In Africa, è stata rilevata nel Nord Africa, Senegal, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Mali, Sierra Leone, Liberia, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Niger, Camerun, Gabon, Repubblica Centro africana, Congo, Sudan, Uganda, Etiopia, Somalia, Kenya, Tanzania, Malawi, Angola, Zambia, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia, Sudafrica e Swaziland.
In Europa è invece presente in un’area che va dalla costa dal Portogallo occidentale alle isole costiere della Grecia (ad eccezione della costa del mare Adriatico settentrionale dalla penisola centrale d’Italia all’Istria) e la costa dell’Anatolia meridionale tra cui Samos, Ikaria e Rodi.
Il suo areale di diffusione comprende le Isole Baleari, la Corsica, la Sardegna, Corfù e Creta. Nell’entroterra, la farfalla si trova localmente in Spagna da Huelva e Malaga a Madrid e Salamanca. In Francia, la farfalla si trova isolata nell’entroterra della Provenza a Lozère, Ardèche e Ayeron.
Il suo habitat tipico è quello della macchia mediterranea dove vive e si riproduce fino a 700-800 metri d’altitudine.

Morfologia –
La ninfa del corbezzolo è un lepidottero di dimensioni medio-grandi, con un’apertura alare di 70 – 80 mm.
La parte dorsale delle ali sono di colore bruno scuro con i margini di color arancio. Le ali posteriori portano le due codine alle vene 2 e 4, caratteristica della maggior parte delle specie del genere.
La parte ventrale delle ali è di colore bruno rossiccia con numerose bande più scure contornate di bianco o grigio. La banda marginale arancio è presente anche su questa ed è preceduta da una banda bianca submediana. Vicino alle codine sono presenti alcuni punti azzurri.
Il bruco si riconosce per la sua forma cilindrica con la presenza di due ocelli gialli sul dorso. Il capo porta quattro corni rivolti all’indietro.
La pupa ha una conformazione compatta e rimane appesa alla pianta nutrice.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Charaxes jasius è una farfalla con una territorialità molto spiccata: specialmente nel periodo riproduttivo quando gli individui di sesso maschile difendono e pattugliano un territorio molto vasto, manifestando una notevole aggressività verso le altre farfalle.
Questo lepidottero è una specie bivoltina, che presenta quindi due generazioni all’anno, con la prima tra maggio-giugno e la seconda nel periodo tra agosto-settembre. La seconda generazione trascorre poi l’inverno allo stadio larvale, per sfarfallare nella primavera successiva.
La femmina depone le uova sulla pagina superiore delle foglie del corbezzolo, deponendo non più di un uovo per foglia.
Dall’uovo fuoriesce la larva, che si costruisce una specie di giaciglio con dei fili sericei, sul quale torna puntualmente dopo essersi cibata delle foglie circostanti.
Con l’aumentare delle dimensioni il bruco va incontro a ripetute mute, alla fine delle quali si appende ad un ramoscello incurvandosi ad uncino e si impupa. Dopo un periodo che può variare da due settimane ad un mese, la pupa si apre lasciando fuoriuscire la farfalla.

Ruolo Ecologico –
La ninfa del corbezzolo è l’unica rappresentante europea del genere Charaxes che, per il resto, è diffuso soprattutto nella fascia tropicale del Vecchio Mondo.
Questo lepidottero, in Italia, durante la fase larvale si nutre esclusivamente delle foglie della pianta del corbezzolo (Arbutus unedo), da cui il suo nome comune mentre l’adulto predilige i frutti maturi, di cui succhia i liquidi zuccherini.
Negli altri areali dove è presente le larve si nutrono di una vasta gamma di piante, tra cui Afzelia quanzensis, Annona (compresa Annona cherimola), Arbutus unedo, Bauhinia (compresa Bauhinia galpinii e Bauhinia petersiana), Berlinia, Brachystegia (comprese Brachystegia edulis e Brachystegia spiciformis, Burkea , Cassine, Catha edulis, Celtis africana, Colophospermum mopane, Copaifera baumiana, Croton, Daniella oliveri, Guibourtia conjugata, Gymnosporia (compreso Gymnosporia senegalensis), Hibiscus, Isoberus, Julbernardia globiflora, Lonjapensis, Lonja senegal , Osyris lanceolata, Pleurostylia africana, Protea, Prunus persica, Pseudocedrala, Schotia brachypetala, Sorgo (incluso Sorghum roxburghii), Vaccinium corymbosum, Xanthocercis zambesiaca e Xeroderris stuhlmannii.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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