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Garcinia hanburyi

Garcinia hanburyi

La Garcinia (Garcinia hanburyi Hook. f.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Clusiacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Rosopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Theales, Famiglia Clusiaceae e quindi al Genere Garcinia ed alla Specie G. hanbury.

Etimologia –
Il termine Garcinia è stato dedicato da Linneo al medico, botanico e naturalista francese Laurent Garcin (1683-1752) che erborizzò in India, Indonesia, Malesia, Iran e Arabia.
L’epiteto specifico hanburyi è invece dedicato a Thomas Hanbury (1832-1907), filantropo britannico, uomo d’affari in Cina, fondatore dei famosi Giardini Hanbury a Mortola di Ventimiglia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Garcinia hanburyi è una pianta originarie delle foreste pluviali del Sud-est asiatico ed in particolar modo della Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam.
Il suo habitat è quello di queste aree umide con piovosità annuale fino a 2.500 mm dove cresce fino a quote di 800 metri s.l.m..

Descrizione –
La Garcinia hanburyi è un albero sempreverde che raggiunge i 20 m di altezza.
Le foglie sono di forma ovale, di colore verde scuro e con nervature visibili.
I fiori sono piccoli e di colore giallognolo.
Dal fusto e dai rami di questa pianta si ricava una gommoresina chiamata gutta.

Coltivazione –
La coltivazione di questa pianta può avvenire in terreni ben drenati ed umidi.
Anche le condizioni pluviometriche e di umidità relativa dell’aria devono essere simile alle sue zone di origine.
Per la propagazione si può partire da seme anche se questo nella maggior parte delle specie di questo genere sono lenti a germogliare, anche se seminati freschi; spesso impiegano 6 mesi o più per germogliare.
Per l’ottenimento della gomma, di solito, gli alberi non vengono sfruttati prima di avere 20 anni, quando il tronco ha raggiunto un diametro di circa 15 cm.
Per la raccolta della resina, nel tronco, appena sotto i rami più bassi, viene praticata un’incisione a spirale e l’essudato viene raccolto in contenitori di bambù, ogni 3 giorni circa. In questi contenitori la resina si coagula in un periodo di circa un mese o più.
A questo punto i contenitori di bambù vengono rotti e i cilindri di gomma vengono rimossi ed, in questa forma, messi in commercio.

Usi e Tradizioni –
La resina di gomma ottenuta dal tronco della Garcinia hanburyi è stata usata in passato come medicina. Tuttavia, dosi elevate possono essere fatali e quindi oggi non sono più raccomandate per l’uso umano. Ha infatti proprietà purganti gastriche che possono essere limitate all’uso veterinario.
Il legno di questo albero è di colore giallo pallido o brunastro, a grana diritta, con tessitura fine e abbastanza pesante, del peso di circa 900 kg/m. È quindi moderatamente duro e viene utilizzato in alcuni casi per lavori interni.
La resina di gomma, la gommagutta, ottenuta da questa pianta è spesso chiamata gamboge siamese per distinguerla dal prodotto simile dalla corteccia di G. Morella, che si chiama gamboge indiano.
Queste due specie sono strettamente correlate ed in passato è stata trattata come una varietà di G. Morella.
Questa gomma è inodore e insapore o leggermente acido.
Questa linfa viene utilizzata come sostanza colorante giallo oro per vernici, lacche, vernici e inchiostro ed, inoltre, usato come pigmento negli acquerelli.
La linfa ha una tonalità di colore che varia dal giallo rossastro al marrone rossastro e contiene 70-80% di resina e 15-25% di gomma.
Il principale componente acido della resina è l’acido cambogico (C38H44O8), inoltre nella gomma è presente arabinosio (circa il 50%) e galattosio (circa il 40%); la gomma è solubile in acqua, dove forma un’emulsione gialla.

Modalità di Preparazione –
La Garcinia hanburyi è una pianta che è stata utilizzata, soprattutto in passato, come purgante drastico ma, a causa dei suoi effetti drastici non è più utilizzata per scopi umani.
Interessante è invece l’uso per l’ottenimento della gomma e per l’estrazione di colornati per varie applicazioni.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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