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Quercus infectoria

Quercus infectoria

La quercia della galla o noce galla (Quercus infectoria Olivier, 1801) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Fagacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fagales, Famiglia Fagaceae e quindi al Genere Quercus ed alla Specie Q. infectoria.
Sono sinonimi i termini:
– Quercus carpinea Kotschy ex A.DC.;
– Quercus grosseserrata Kotschy ex Wenz.;
– Quercus puberula O.Schwarz;
– Quercus thirkeana K.Koch;
– Quercus amblyoprion Woronow ex Maleev;
– Quercus araxina (Trautv.) Grossh.;
– Quercus boissieri Reut.;
– Quercus goedelii Balansa & Kotschy ex A.DC.;
– Quercus inermis Ehrenb. ex Kotschy;
– Quercus microphylla J.Thiébaut 1948 not Née 1801;
– Quercus petiolaris Boiss. & Heldr. 1853 not Benth. 1840;
– Quercus pfaeffingeri Kotschy;
– Quercus polycarpos Kotschy ex A.DC.;
– Quercus syriaca Kotschy;
– Quercus tauricola Kotschy;
– Quercus tenuicola Boiss.;
– Quercus veneris A.Kern.;
– Quercus woronowii Maleev.

Etimologia –
Il termine Quercus proviene da quercus, nome latino della quercia, pianta sacra a Giove.
L’epiteto specifico infectoria viene da inficio tingere, colorare: tintorio, che serve a tingere.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Quercus infectoria è una pianta originaria della Grecia e delle Isole dell’Egeo orientale e del Medio Oriente (Turchia, Cipro, Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Siria e Israele).
Questa pianta si trova anche nel sud e sud-ovest asiatico.

Descrizione –
Il quercus infectoria è un albero sempreverde di piccole dimensioni che cresce mediamente da uno a due metri di altezza ma che può arrivare a 5-6 metri ed assume spesso un aspetto arbustivo.
Gli steli sono contorti ed ha foglie oblunghe e cuoiose, arrotondate alla base, con margine crenato o dentato, raramente lobate, sostenute da piccioli di 3 – 4 cm.
Sui suoi rami si formano delle galle a causa della puntura di un l’imenottero cinipide, la Cynips tinctoria, al cui interno si trovano sostanze dal notevole potere anti-batterico ed utilizzate in medicina.

Coltivazione –
La coltivazione della quercia della galla è possibile nelle aree del mediterraneo con clima simile a quello delle aree di origine ed in suoli anche calcarei.
Le piante hanno bisogno, soprattutto nella prima fase vegetativa, di essere sostenute con irrigazioni di soccorso che posso poi terminare una vola che le piante hanno formato un apparato radicale in profondità.
Come per altre querce è necessario che le giovani piante siano protette soprattutto dai raggi solari nella prima fase di vita.

Usi e Tradizioni –
La Quercus infectoria è una pianta nota in quanto ospita un parassita, l’imenottero cinipide Cynips tinctoria, che infetta la pianta. La femmina dell’insetto fora le gemme e depone lì le sue uova. La puntura provoca la formazione delle galle nelle quali le uova si schiudono e fuoriescono le larve che poi diverranno insetti adulti. La parete delle galle che si forma è molto resistente e contiene un’elevata quantità di tannini.
La quercus infectoria può essere usata come addensante negli stufati o mescolato con cereali per fare il pane.
È conosciuta anche come Majuphal nella medicina tradizionale indiana, il manjakani, dove è stata usata come polvere dentale e nel trattamento del mal di denti e della gengivite.
I tannini che si formano nelle galle hanno proprietà chimiche uniche essenziali nella preparazione di alcuni marcatori utilizzati nell’immunocitochimica.
Al giorno d’oggi, gli estratti di questa pianta sono anche ampiamente utilizzati nella produzione di preparati farmaceutici, additivi per alimenti e mangimi, coloranti, inchiostri e metallurgia.
Le galle della Quercus infectoria contengono il più alto livello naturale di tannino (circa 50–70%), acido siringico, β-sitosterolo, amentoflavone, esametil etere, isocryptomerina, metil betulato, metil oleanato ed esagalloil glucosio.
Inoltre contengono il 2-4% di acido gallico ed ellagico, ciascuno polimerizzato per produrre tannini.
I tannini sono stati usati per centinaia di anni per scopi medici e sono attualmente indispensabili in dermatologia e vengono impiegati per la preparazione di abbronzanti.
All’interno delle galle della Quercus infectoria sono presenti principi attivi che sono stati testati farmacologicamente per possedere proprietà astringenti, antidiabetiche, antitremori, anestetici locali, antivirali, antibatteriche, antifungine, larvicide ed antiinfiammatorie.
L’ampia gamma di attività farmacologiche di questa pianta potrebbe giustificare l’efficacia della preparazione degli estratti di Quercus infectoria che sono ampiamente usati in Malesia per trattare molti tipi di problemi di salute da molti decenni.
Inoltre l’estratto di manjakani viene impiegato in Malesia come sostanza molto benefica per le donne dopo il parto. Finora non sono stati segnalati effetti pericolosi dell’estratto. Inoltre, gli arabi, i persiani, gli indiani, i malesi e i cinesi hanno tradizionalmente usato le galle dopo il parto per trattare le perdite vaginali e le relative infezioni post partum.
In passato le galle di Quercus infectoria erano ampiamente utilizzate per la produzione di inchiostro.

Modalità di Preparazione –
Seppur ampiamente utilizzata in passato, l’utilizzo per scopi farmaceutici o per la produzione di altre sostanze, come gli inchiostri, oggi è praticamente in disuso, almeno in occidente.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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