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Medicago arborea

Medicago arborea

L’Erba medica arborea o Ginestrone (Medicago arborea L.) è una specie arbustiva della famiglia delle Fabaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Faboideae, Tribù Trifolieae e quindi al Genere Medicago ed alla Specie M. arborea.
Sono sinonimi i termini:
– Medicago arborea var. citrina Font Quer;
– Medicago arborea subsp. citrina (Font Quer) O.Bolòs & Vigo;
– Medicago citrina (Font Quer) Greuter;
– Medicago arborescens C.Presl;
– Rhodusia arborea (L.) Vassilcz.;
– Trigonella arborea (L.) Vassilcz..

Etimologia –
Il termine Medicago proviene dal greco medikos, cioè Media, storica area geografica occupata da Medi che occuparono gran parte dell’odierno Iran centrale e occidentale a sud del Mar Caspio, territorio da cui Teofrasto riteneva provenisse la pianta.
L’epiteto specifico arborea viene da arbor albero: legnoso, con portamento arboreo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Medicago arborea è una specie tipica delle aree del Mediterraneo nord-orientale.
Il suo habitat è quello di zone caratterizzate dal caldo anche torrido dove cresce bene su suoli sabbiosi ed anche rocciosi, calcarei e asciutti, dal piano fino ai 300 m. s.l.m.; è una specie che tollera molto bene la mancanza di acqua.

Descrizione –
L’Erba medica arborea è un arbusto, alto 1-4 m, caratterizzato da racemi legnosi con corteccia biancastra, striata longitudinalmente.
Le foglie sono tomentoso-argentine con stipole intere lanceolate e segmenti interi, oblanceolati con larghezza massima ad un sesto dall’apice che si presenta arrotondato o un po’ retuso.
I racemi sono multiflori (5-20 fiori), con asse maggiore del picciolo fogliare.
Fiori con calice di 5 mm, con denti lunghi meno della metà della corolla che è di 12 mm. I frutti sono dei legumi discoidali del diametro di 10-12 mm, scuri a maturità, con foro centrale circolare, che contengono 4-5 semi reniformi di colore bruno-giallastro.
L’antesi è tra maggio e giugno.

Coltivazione –
La Medicago arborea è un arbusto caratterizzato dalla presenza, dal tardo autunno, per tutto l’inverno e fino a primavera inoltrata, dalla presenza di numerosi fiori dalla tipica corolla papilionacea e di colore giallo, riuniti in infiorescenze, che si staccano dall’ascella delle foglie, sulle parti apicali dei giovani rami.
Per la sua coltivazione è necessario porre a dimora le piante in una posizione soleggiata o semi-ombreggiata, perché in piena ombra è garantita una crescita regolare ma con una scarsa produzione di fiori. Pur adattandosi a qualsiasi tipo di terreno, sono da preferire quelli sabbiosi, rocciosi, poveri, asciutti e ben drenati. Sopporta bene la siccità e la salsedine: è quindi utile per la realizzazione di giardini costieri. Tollera il freddo e le gelate, anche intense e prolungate. Dopo il riposo estivo, alla ripresa vegetativa autunnale, può risultare necessaria una leggera potatura di cimatura o di asportazione di parti secche e danneggiate, in modo da stimolarne lo sviluppo folto ed una successiva fioritura più intensa. In piena terra questa pianta può essere utilizzata come esemplare singolo, in associazione ad altre essenze mediterranee o anche per formare siepi e bordure insolite che regaleranno colore al giardino in mesi generalmente privi di grande fioritura.

Usi e Tradizioni –
L’Erba medica arborea era già conosciuta dagli antichi Romani e dai Greci come buona pianta foraggera ed è tuttora largamente coltivata a tale scopo nel bacino mediterraneo. Per quanto detto sopra è ancora utilizzata come pianta ornamentale.
È una pianta che può svolgere un importante ruolo nel contenimento dei fenomeni di erosione del suolo. Alcuni ricercatori spagnoli hanno dimostrato come questo arbusto abbia la capacità di ridurre sensibilmente l’erosione del suolo causato da acqua e vento.
Uno degli altri utilizzi è quello di piantarla in frutteti e aiuole come frangivento, ma la sua crescita è eccessivamente lenta. Gli steli ancora giovani vengono lignificati rapidamente. Il legno è di estrema durezza ed è stato usato, a volte, nell’artigianato, per il suo bellissimo colore scuro e la sua trama stretta, che una volta lucidata conferisce un notevole aspetto brillante.

Modalità di Preparazione –
Della Medicago arborea si possono utilizzare le foglie soprattutto nella cucina popolare cotte o crude in insalata e miste anche ad altre erbe.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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