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Come coltivare la Solisia

Come coltivare la Solisia

La Solisia o Mamillaria a pettine (Mammillaria pectinifera F.A.C.Weber in Bois) di cui è sinonimo (Solisia pectinata (Stein) Britton & Rose) è una pianta della famiglia delle Cactacee di conistenza nana e con radice fibrosa.
Questa pianta presenta un corpo globoso da 5 a 8 centimetri di diametro, con spine radiali da 20 a 40 corte più o meno flessibili, pettinate, bianche e nessuna spina centrale. Inoltre possiede fiori brevi rosa pallido disposti ad anello intorno al corpo.
Questa pianta, in America centrale, è conosciuta anche con i nomi di “Peyotillo”, “cochinito” (maialino) per le sue sostanze psicoattive, è infatti inserita nella lista dei dei cactus narcotici ed allucinogeni di Michael S. Smith.
In questa scheda vedremo come coltivare la Solisia considerando che non si tratta di cuna coltivazione facile per cui vanno seguite attentamente tutte le istruzioni.
Per questo motivo la coltivazione della Solisia richiede, come per tutte le piante succulente, un terreno molto poroso e drenante che deve essere composto da terra con aggiunta di una percentuale variabile di materiali drenanti come lava, sabbia, ghiaia grossolana o pomice.

La pianta va coltivata in posizione soleggiata o di pieno sole e le annaffiature dovranno essere regolari da aprile a settembre (ogni 7-10 giorni), per interrompersi completamente nel periodo compreso tra ottobre e marzo, periodo in cui la pianta entra in una stasi vegetativa che non richiede alcuna annaffiatura.
Le temperature tollerate da questa pianta variano tra una minima di 4°C e la massima di 40°C.
La moltiplicazione avviene per seme. Questi vanno sparsi su un letto di sabbia mantenuta costantemente umida, soleggiata ed aerata per impedire la formazione di muffe e ad una temperatura ottimale tra 20 e 22 °C.
La Mammillaria pectinifera ha due fioriture annuali, una primaverile ed una nel periodo di fine estate – autunno. Per favorirle e stimolarle entrambe far rispettare alle piante un periodo di secco e di freddo invernale ed un periodo di secco nel mese di agosto (ciclo naturale, clima desertico) seguito, in questo caso, da nuove irrigazioni sino ai rigori dell’autunno o dell’inverno (a seconda delle località di coltivazione), quando andranno nuovamente sospese.




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