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Linepithema humile

Linepithema humile

La formica argentina (Linepithema humile Mayr, 1868) è un piccolo imenottero della famiglia Formicidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Hymenopteroidea, Ordine Hymenoptera, Sottordine Apocrita, Sezione Aculeata, Superfamiglia Vespoidea, Famiglia Formicidae, Sottofamiglia Dolichoderinae e quindi al Genere Linepithema ed alla Specie L. humile.
È sinonimo il termine Iridomyrmex humilis Mayr.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La formica argentina è un insetto originario del Sud America e con precisione del bacino del Paraná (Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile meridionale). La sua diffusione a livello mondiale è stata agevolata dalle attività umane ed oggi, soprattutto dal XX secolo, si è diffusa in Nord America, Europa meridionale, Africa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, causando seri problemi alle comunità vegetali e agli animali dei paesi in cui si è insediata.
È presente e diffusa in Italia ed il suo habitat è molto vario, dalle aree boscate, ai coltivi agli ambiti urbani, ovunque ove possa distruggere sostanze commestibili di ogni tipo, frequentando materiali in decomposizione.
Una commissione di esperti dell’IUCN l’ha inserita nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

Morfologia –
Linepithema humile è una formica lunga da 2 a 3 mm, con testa e addome di colore variabile dal giallo scuro al bruno.
La testa è più larga del torace; le zampe sono proporzionalmente molto lunghe, le antenne sono composte da 12 articoli, il peziolo, che è il nodino sito tra il torace e l’addome o gastros, è semplice (uno solo e non due) ed è piccolo.
L’addome può recare un pungiglione collegato con una struttura ghiandolare che produce acido formico; quando il pungiglione è assente, tale secrezione viene semplicemente spruzzata anziché inoculata. Negli individui sessuati sono quasi sempre presenti le ali.
Il torace è giallastro, mentre le zampe e le antenne sono giallo scuro.
Le uova sono piccole e di colore variabile dal bianco al giallastro.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il ciclo biologico della Linepithema humile è costituito da quattro stadi.
Dopo la deposizione delle uova si sviluppa una larva che, attraverso una metamorfosi completa, si trasforma dapprima in pupa e poi in insetto adulto.
Le uova vengono deposte dalla regina in numero altissimo; si consideri che una colonia può contenere anche milioni di formiche, tutte prodotte da una singola regina.
Dalle uova, nell’arco di 2-6 settimane, si sviluppano le larve che, dopo esser state nutrite per un periodo variabile da qualche settimana a diversi mesi, si trasformano in pupe. Durante lo stadio di pupa, la formica rimane inattiva, non si nutre e subisce la profonda trasformazione in insetto adulto.
Le femmine non alate, chiamate operaie, sono generalmente sterili ed hanno il compito di curare e nutrire le forme giovanili, nonché la difesa della comunità.
I maschi a volte possono essere presenti nel formicaio, ma in genere muoiono dopo il volo nuziale e la copula che avviene in genere con una vistosa sciamatura nei mesi estivi. Dopo l’accoppiamento ha termine la sciamatura: le regine perdono le ali e danno inizio alla fondazione della nuova colonia.
Emette un odore tipico di grasso rancido quando ne vengono schiacciate molte, cosa che non si avverte per una singola formica.
I nidi della formica argentina sono poliginici cioè contengono un grande numero di regine, e non è difficile vederne qualcuna correre tra le colonne delle operaie. Quando il numero di formiche in un nido è eccessivo la colonia si divide per gemmazione, una regina seguita da un gran numero di operaie si allontana e va a fondare un nido più lontano, per cui i nidi di Linepithema vicini non combattono tra di loro, anzi collaborano, attaccano insieme e si dividono la preda. Spesso un grande numero di colonie si muovono e attaccano insieme mettendo in campo anche più di un milione di formiche.

Ruolo Ecologico –
La “formica argentina” è probabilmente la specie più dannosa e pericolosa per i suoi attacchi alle industrie alimentari ed a tutti gli ambienti dove i cibi vengono conservati. Per la sua prolificità ed aggressività ha quasi sostituito le altre specie di formiche, soprattutto in Europa, Australia, Sud Africa e California.
Come altre formiche vive in colonie, nei formicai. Una colonia è formata da una o più femmine fertili (regine) e molte femmine più piccole sterili (operaie e soldati). Le operaie si occupano della cura totale del formicaio (raccolta degli alimenti, pulizia, sorveglianza della colonia, cura delle uova, nutrimento e allevamento delle larve e delle pupe).
Le formiche si difendono mordendo o pungendo, oppure spruzzando acido formico, letale per molti piccoli insetti. La capacità che hanno le formiche di collaborare tra di loro è straordinaria.
Dal punto di vista alimentare sono generalmente onnivore e vengono attratte nelle abitazioni o nelle strutture ove sono presenti sostanze zuccherine, pur non trascurando alimenti di varia natura. Nei momenti di massima produzione di uova e di sviluppo della covata, si accresce il fabbisogno di sostanze proteiche che le operaie ottengono dalle predazioni nelle case, nelle industrie alimentari, negli allevamenti, nonché dall’aggressione di altri insetti.
Si cibano anche di afidi, con cui stabiliscono rapporti di simbiosi, proteggendoli e difendendoli, nutrendosi delle loro deiezioni zuccherine, la cosiddetta melata. Molto interessante notare che l’appartenenza di una casta (femmine, maschi, operaie) si determina dal cibo con cui le larve sono nutrite dalle formiche operaie.
Una dieta povera di proteine porterà allo sviluppo di un’operaia, una dieta ricca determinerà lo sviluppo di una regina. I loro nidi, ubicati in genere nel terreno, anche a grande profondità, sono estremamente difficili da raggiungere quando si tratta di impostare una lotta razionale. Infatti fuoriescono esclusivamente gli individui sterili.
La Linepithema humile, per la sua prolificità ed aggressività, distrugge tutte le altre formiche ed anche le termiti. Questa formica da una ghiandola particolare emette l’iridomirmecina che oltre ad essere attiva contro gli insetti ha anche un effetto antibiotico. La formica argentina ha un carattere coraggioso, aggressivo ed ostinato, tanto da meravigliare anche i mirmecologi più esperti.
Per la loro prolificità e per la collaborazione che si instaura tra varie colonie della stessa specie la Linepithema humile riesce ad eradicare le altre formiche, cosa che è avvenuta, oramai, in molti Paesi.
Ci sono alcune eccezioni come nel Nord Africa, dove nelle zone in ci sono molte colonie di Tapinoma Simrothi la formica argentina non riesce a penetrare. Anche in quando è fortemente dominante la Tapinoma nigerrimum la formica argentina non penetra a meno che le T. nigerrimum siano state indebolite da trattamenti con insetticidi.
La capacità di aggregazione della Linepithema humile è tale che può costituire maxicolonie di dimensioni incredibili. Per esempio, secondo alcuni ricercatori, queste formiche formano un’unica maxi colonia dalla Liguria fino al Portogallo, formando un complesso enorme che costituisce la comunità di esseri viventi sociali più numerosa esistente al mondo, migliaia di miliardi di formiche potenzialmente capaci di agire assieme per raggiungere uno stesso obiettivo.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



Un pensiero su “Linepithema humile

  • francesco mattera

    Un insetticida di contatto del tutto naturale e di facile preparazione estemporanea miscelando in idonea proporzione due sostanze allo stato liquido, del tutto innocuo per uomo e vertebrati in genere ( ma anche su altri insetti) spruzzato sulle formiche di diverse specie, tra cui la formica argentina, ha un effetto paralizzante immediato ( meno di un secondo) a cui segue la morte degli insetti colpiti. Non so se vale la pena diffondere pubblicamente la composizione di tale prodotto, oppure se tentare di farne uno sfruttamento di tipo commerciale. A casa mia e nel mio giardino lo uso regolarmente per tenere a bada le formiche di diverse specie. Non ha un effetto residuale, e quindi bisogna usarlo solo per contenere pullulazioni visibili. Tuttavia una modalità più efficace è quella di attrarre un gran numero di formiche su esche fatte ad esempio da cartoni a superficie ondulata, imbrattati da liquidi proteici di origine animale ( ad es. interiora e sangue di pesci o sangue di animali da cortile macellati), e poi arrotolati in maniera lasca. E poi, ad invasione avvenuta, aprirli usando guanti protettivi, e spruzzarli con il prodotto. Si potrebbero anche bruciare, ma il pericolo di provocare incendi sarebbe dietro l’angolo.

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