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Sanguisorba officinalis

Sanguisorba officinalis

Salvastrella maggiore o sanguisorba (Sanguisorba officinalis L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Rosales, Famiglia Rosaceae, Sottofamiglia Rosoideae e quindi al Genere Sanguisorba ed alla Specie S. officinalis.

Etimologia –
Il termine Sanguisorba proviene da sanguis sangue e da sorbeo assorbire: per l’azione antiemorragica attribuita alle piante di questo genere. L’epiteto specifico officinalis viene da offícina laboratorio medioevale: per le proprietà terapeutiche di questa pianta.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Sanguisorba officinalis è una pianta originaria delle zone fredde dell’emisfero settentrionale dell’Europa, Asia settentrionale e Nord America settentrionale .
In Italia si trova prevalentemente nelle zone settentrionali e più di rado al sud, mentre è assente nelle isole. Il suo habitat è rappresentato dalle zone umide, prati e luoghi freschi, ricchi di sostanza organica, dal piano fino a più di 2.000 metri.

Descrizione –
La Salvastrella maggiore è una specie erbacea, perenne, rizomatosa, che si sviluppa tra 30 e 100 cm.
Ha foglie imparipennate con 5-9 segmenti ovali o lanceolati, acutamente seghettati al margine e ottusi all’apice.
I fiori sono piccoli e privi di petali, riuniti in densi capolini ovoidali di colore rosso-nerastri o purpurei che sbocciano all’apice del fusto.
L’infruttescenza è un pometo, di 2,5-5 x 0,8-3 mm, costituito dal ricettacolo (ipanzio) urceolato, accrescente, secco, ellissoide, con 4 coste con ali strette e facce lisce. Contiene al suo interno un solo achenio.
Il periodo di fioritura oscilla tra maggio e agosto.

Coltivazione –
Per la coltivazione della Salvastrella maggiore è consigliabile scegliere suoli calcarei, non molto umidi, in zone soleggiate, avendo cura di effettuare una concimazione di fondo a base di letame maturo. La pianta può essere riprodotta per seme o divisione dei rizomi. Nella coltivazione partendo da seme il periodo più idoneo è quello di marzo, seminando all’aperto, in file distanti 25 -30 cm. per ottenere una produzione di foglie più a lungo è bene eliminare gradualmente i fiori che si vanno formando.
Viene coltivata anche come pianta da bordura per le sue foglie eleganti e le infiorescenze bruno porpora a scovolino.

Usi e Tradizioni –
La Sanguisorba officinalis, conosciuta con i nomi comuni di Sanguisorba, Salvastrella maggiore o Pimpinella è una pianta che vanta proprietà antiinfiammatorie, digestive, aperitive, astringenti, emostatiche e toniche. Può essere usata per uso esterno come detergente e lenitivo della pelle e delle mucose infiammate. Cura i disturbi di stomaco, il meteorismo, le emorroidi, le cistiti, i calcoli della vescica. Si impiega sottoforma di decotto o di infuso. A tale scopo vengono usate tutte le parti aree della pianta.
Storicamente il Canone delle Erbe di Shen Nong, redatto durante la dinastia degli Han occidentali (206 a.C.÷22 d.C.), è la prima testimonianza dell’impiego delle radici di questa pianta a scopo terapeutico in Cina. Nella medicina occidentale, al contrario è sempre stato privilegiato l’impiego delle foglie.
Questa pianta è stata usata nella medicina tradizionale cinese (MTC) dove è nota con il nome di Yu. Si dice che raffreddi il sangue, sia emostatica, tolga le infiammazioni e guarisca le ferite (Chinese Herbal Materia Medica di Dan Bensky).
Nella medicina popolare la radice viene utilizzata per fermare la dissenteria sanguinante , il sangue dal naso e viene applicata localmente per trattare le ustioni e le punture di insetti.
La Sanguisorba officinalis ha interessanti usi in pratiche di risanamento ecologico per via del suo esteso sistema radicale per il controllo dell’erosione, nonché come bio risanatore , utilizzata per recuperare siti abbandonati come le discariche.
Inoltre, questa pianta, è un’importante pianta alimentare per le grandi farfalle blu europee Maculinea nausithous e Maculinea teleius.

Modalità di Preparazione –
Della Salvastrella maggiore si possono impiegare le foglie fresche per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte, a cui conferiscono un leggero sapore di cetriolo.
È consigliato l’impiego delle giovani foglie per accrescere l’appetito.
Le foglie vanno raccolte e utilizzate fresche o essiccate in luogo ombroso e ventilato.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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