Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Come potare il Nocciolo

Come potare il Nocciolo

Il nocciòlo (Corylus avellana L., 1753) è un albero da frutto della famiglia delle Betulaceae che, soprattutto negli ultimi anni, per ridurre i costi di coltivazione ha visto introdurre tecniche colturali idonee a favorire la totale meccanizzazione, contribuendo a contenere le maggiori fisiopatie, integrando le pratiche di difesa nel rispetto dell’ambiente. Infatti al posto del tradizionale cespuglio, nei nuovi impianti si preferiscono la forma a monocaule nelle diverse varianti: vaso libero, monocono, ipsilon e a siepe.
In questa scheda vedremo soprattutto come potare il Nocciolo tenendo conto che, la tendenza attuale è per un aumento della densità di piantagione, tenendo comunque conto della necessità di favorire la meccanizzazione ed evitare la competizione nei riguardi della luminosità, è consigliabile non scendere sotto i 5 m fra le file.
Nella tecnica di potatura si tenga conto che il nocciolo è una pianta particolarmente vivace nell’emettere polloni basali, tanto che, se non viene governato, si trasforma ben presto in un cespuglio intricato. Per questo motivo è bene che la potatura venga effettuata almeno una volta all’anno, in modo da mantenere l’albero produttivo e funzionale al raccolto.
Infatti il nocciòlo è un arbusto cespuglioso che si sviluppa molto in altezza che, se non disciplinato, può arrivare anche ai 5 metri di altezza.
Inoltre si tenga conto che il nocciòlo è un albero con buona resistenza al freddo, cosa che permette di effettuare tagli di potatura durante tutta la stagione invernale, salvo zone con inverni particolarmente rigidi.
Per le caratteristiche vegetative dell’albero di nocciòlo la potatura ha diversi obiettivi:
– Contenere il ricaccio dei polloni; si tratta di una pianta che tende a produrre numerosi polloni ogni anno. Per questo motivo bisogna intervenire di frequente per evitare che l’albero disperda le sue risorse utili invece alla produzione dei frutti.

– Tenere l’arbusto ordinato; bisogna intervenire per ottenere un arbusto arioso e pulito in modo da agevolare la raccolta e un buon arieggiamento all’interno della chioma. Il nocciòlo tende a produrre molti rami che si vanno a incrociare tra loro, per cui la potatura deve avere l’obiettivo di mantenere un buon equilibrio interno.
– Svecchiare i rami; i rami troppo legnosi, che hanno più di sei o sette anni divengono via via sempre meno produttivi. In questo senso la potatura ha l’obiettivo di tenere il parco rami giovani, anche nei suoi fusti principali.
– Ridurre l’altezza e le dimensioni della pianta; il nocciòlo, come detto, può raggiungere anche 5 metri di altezza per cui conviene regolare l’albero perché non superi comunque i quattro metri.
Vediamo adesso la potatura di formazione. Questa inizia subito dopo la messa a dimora dell’astone del giovane nocciolo; qui a differenza di altre specie di fruttifere non sono necessari interventi complessi in questa fase. Il primo anno è meglio che la pianta sia libera di crescere senza interventi, da qui per almeno due anni si cerca di tenere ordinato l’albero limitando i rami laterali, che vanno diradati.
Successivamente, per la potatura di produzione, sulle piante di almeno quattro anni, la potatura ha come primo obiettivo di eliminare i rami secchi e sempre i polloni dell’anno. Si procede così e dopo aver fatto pulizia si selezionano da tre a cinque fusti principali, su cui impalcare l’intera pianta. questi rami devono avere una età compresa tra i tre e i cinque anni. Con le successive potature si andrà man mano a rinnovare questi fusti svecchiandoli, evitando di avere tronchi di più di sei anni. Questo massimizza la resa produttiva dell’albero.
Per quanto riguarda il periodo di potatura bisogna intervenire quando il nocciòlo si trova in stasi vegetativa, pertanto prima che emetta le gemme primaverili. Ecco perché intervenire durante l’inverno, a partire da novembre fino a febbraio. Anche se il nocciolo è un albero rustico e non teme particolarmente il freddo se si vive in una zona dove l’inverno è rigido si consiglia di evitare i tagli a dicembre e gennaio e aspettare la fine di febbraio per potare.
Si ricorda che la potatura di produzione va eseguita annualmente in modo da eliminare il 10-15% della vegetazione e lasciando una buona dotazione di rami con lunghezza fra 20 e 25 cm. Il controllo dei polloni, negli impianti specializzati, viene effettuato anche con apposite macchine.
Una tecnica di potatura particolare del nocciòlo è quella dell’abbruttimento. Questa tecnica consiste nell’ infoltire la chioma e nello stimolare i fiori femminili. Si pratica spezzando i rami laterali di un anno più vigorosi, si lascia il pezzo di ramo semi staccato. Bisogna farlo tra luglio e agosto, mentre in inverno si taglierà il ramo eliminando la parte spezzata.
Al solito le raccomandazioni per le operazioni di potatura; usare sempre arnesi adeguati al tipo di taglio, ben affilati e soprattutto disinfettati. Inoltre è bene che i tagli abbiano una inclinazione di 45 gradi, cosa che evita il soffermarsi di gocce d’acqua sulla zona tagliata.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *