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Hygrophorus dichrous

Hygrophorus dichrous

L’ Hygrophorus dichrous (Hygrophorus dichrous Khun, e Romagnesi) è un fungo basidiomicete appartenete alla famiglia delle Hygrophoraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Phylum Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Hygrophoraceae e quindi al Genere Hygrophorus ed alla Specie H. dichrous.
Sono sinonimi i termini: Agaricus limacinus Shaeff. ed Hygrophorus persoonii Arnolds.

Etimologia –
Il termine Hygrophorus proviene dal greco ὐγρόϛ hygrόs, umido e da φορέω phoréo, portare, avere: cioè che raccoglie e conserva umidità. L’epiteto specifico dichrous è anch’esso di origine greca, da δίχροος díkhroos bicolore: cioè di due colori.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Hygrophorus dichrous è una specie tipicamente dell’area mediterranea e che cresce soprattutto sotto il leccio; è una specie piuttosto tardiva che si sviluppa a novembre inoltrato.

Riconoscimento –
Questo fungo si riconosce per il cappello di 3–9 cm che è dapprima emisferico e poi appianato ed umbonato, con cuticola glutinosa di colore variabile bruno più o meno scuro, con umbone centrale più scuro e con margine biancastro negli esemplari giovani, ed involuto. Le lamelle sono di colore bianco, non molto fitte e sub-decorrenti. Il gambo è di 7-12 cm di altezza e di 1,2-2 cm di diametro, con la base fusiforme, con-colore al cappello, anche esso ricoperto di glutine fino ad una zona anulare alta dove si presenta biancastro, è asciutto e pruinoso. La carne è di colore bianco, senza odori o sapori particolari, questa è preda facile di alcune larve e con cuticola di sapore amaro. Al microscopio si notano delle spore di colore bianco, ovoidali, di 10-12 × 6-7,5 micron.

Coltivazione –
L’Hygrophorus dichrous non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Nel riconoscimento dell’ Hygrophorus dichrous si potrebbero fare confusioni con altre specie simili. Tra queste ricordiamo l’ Hygrophorus olivaceoalbus (Fries: Fries) Fries, che macroscopicamente ha dimensioni più ridotte con cappello 2-3,5 cm, gambo 10-15 × 0,5-0,8 cm; con carne del cappello sottilissima e quasi inesistente, inodore e insapore, le lamelle sono un po’ anastomosate sul fondo mentre il gambo diventa presto cavo, questo fungo ha però un habitat di crescita in associazione a Abete rosso (Picea abies), tra il muschio e gli aghi. Altra confusione si può fare con l’Hygrophorus latitabundus Britzelmayr, che ha taglia nettamente superiore e robusta, con cappello 5-10 (15) cm, carnoso e con colorazioni più tenui, con gambo di 6-13 × 1,5-3 (6) cm, con abbondante glutine, colorato solo in età, carne inodore e insapore spessa e soda; questo ultimo cresce esclusivamente in associazione a Pini (Pinus nigra o Pinus pinea). Sul gambo si ha una reazione al KOH giallo limone in alto, giallo-arancio e poi bruno cioccolato alla base.
L’ Hygrophorus dichrous è un fungo di discreta-buona commestibilità ma spesso poco considerato a causa della sua viscosità.

Modalità di Preparazione –
Per poter preparare questo fungo è necessario eliminare la cuticola che, oltre ad essere ricoperta di glutine, è di sapore amaro, dopodiché può essere cucinato come altri funghi commestibili della stessa specie.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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