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La Cnicina

La Cnicina

La cnicina, la cui formula chimica bruta è: C20H26O7, è il componente principale delle sostanze amare, maggiore responsabile delle proprietà del cardo santo (Centaurea benedicta (L.) L., 1763).
La cnicina è un glicoside amaro (lattone sesquiterpenico) estratto dai fiori fiorite di questa pianta ed impiegato per le sue proprietà eupeptiche. Questo composto fu isolato per la prima volta nel 1841 da Nativelle. Nel 1955 venne segnalato che la cnicina è dotata di attività antibiotiche soprattutto nei riguardi dei batteri Gram negativi.
L’uso di prodotti e preparati a base di cnicina va comunque sottoposto al parere medico in quanto sono segnalate reazioni allergiche in soggetti predisposti ( ipersensibilità individuale alle Asteraceae).

Infatti per la presenza di cnicina, dosaggi elevati (più di 5 grammi di droga per tazza di infuso) irritano la mucosa gastrica e provocano vomito. La cnicina, infatti, in seguito a dosaggi elevati, può essere irritante per la mucosa gastroenterica e provocare bruciori alla bocca ed all’esofago, vomito, coliche con diarrea, ecc.
Inoltre l’uso è controindicato in soggetti con affetti da iperacidità gastrica.
Per gli effetti terapeutici positivi il cardo santo viene utilizzata in fitoterapia; infatti la pianta essiccata intera (tolte le parti più grandi e del fusto) e fiorita, ha proprietà amare, toniche, stimolanti, emagoghe, diuretiche, diaforetitiche. Viene inoltre utilizzata anche in liquoreria, infattilLa Cnicina è usata come tonico amaro e il valore dell’amarezza è di circa 1.500.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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