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Juniperus phoenicea

Juniperus phoenicea

Il Ginepro fenicio o Cedro licio (Juniperus phoenicea L., 1753) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Cupressaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Pinophyta, Classe Pinopsida, Ordine Pinales, Famiglia Cupressaceae e quindi al Genere Juniperus ed alla Specie J. Phoenicea.

Etimologia –
Il termine Juniperus proviene da iúnix, giovenca e da pário, dare alla luce, partorire: per presunte proprietà favorenti il parto. L’epiteto specifico phoenicea potrebbe derivare dal greco φοινίκιος foinícios che è sinonimo di colore puniceo (fenicio, dai Phoenices, popolazione che commerciava la porpora) oppure da φοινος phoinos rosseggiante: color rosso porpora oppure della Fenicia, oggi la fascia costiera siro-palestinese.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo Juniperus phoenicea è una pianta di origini delle coste del Mediterraneo, dove cresce su zone costiere, rocciose o sabbiose,soprattutto su substrato calcareo, formando di rado formazioni pure fino a 1300 m. Questa specie è diffusa nella Spagna orientale, compresa Andorra, nella Francia meridionale e in una piccola parte dell’Italia nord-occidentale e con ampliamenti verso nord ed est: dalla Macaronesia (isole di Capo verde, Azzorre, Canarie, Madera) alla Palestina e dal Nordafrica ai Pirenei e al golfo di Trieste.

Descrizione –
Il Ginepro fenicio è una specie arbustiva e cespugliosa che può raggiungere gli 8 metri, con chioma di colore verde scura. Ha un tronco diritto, che diventa contorto in prossimità del mare, con scorza liscia, brunastra ed un po’ sfibrata longitudinalmente. Le foglie sono persistenti, squamiformi ed opposte, con forma ovale o romboidale, strettamente appressate, lunghe 1 mm; mentre le foglie delle plantule sono aghiformi e pungenti. Si tratta di una specie dioica a fiori unisessuali maschili e femminili costituiti da piccole spighe pendule; queste sono portate in amenti sui giovani rami laterali e terminali. I frutti sono dei galbuli rosso-bruni, globulari e penduli, di diametro 0,8-1,2 cm, portati presso l’apice dei rametti che maturano in autunno e persistono a lungo sulla pianta. Ha un sistema radicale molto robusto e adatto a penetrare anche dentro le rocce.

Coltivazione –
Lo Juniperus phoenicea è un albero o arbusto molto longevo ma a crescita lenta che predilige suoli calcarei, non necessariamanete profondi, in quanto la pianta, col suo robusto apparato radicale, riesce a penetrare anche tra le rocce più friabili. Per la sua coltivazione non necessita di tanta acqua e resiste bene alle alte temperature. La moltiplicazione può avvenire per seme o per talea. Nel primo caso la germinazione sarà più difficile e lenta (il seme deve essere piantato in primavera) mentre con la riproduzione per talea si accorceranno i tempi di crescita. La talea deve essere prelevata in primavera, prediligendo rami giovani che si sono sviluppati da poco.

Usi e Tradizioni –
Lo Juniperus phoenicea che è noto anche con i nomi comuni di Ginepro fenicio, Ginepro licio, Cedro liscio, Sabina marittima e Falsa sabina è un elemento costitutivo della macchia mediterranea.
Si tratta di una pianta con un legno duro, di colore rosato, compatto, differenziato, di grana fine, resinoso; è apprezzato in ebanisteria ed è stato impiegato per la fabbricazione di matite.
In Libia i giovani rami del Juniperus phoenicea (contenenti il 2-3 % di un olio essenziale assai tossico contenente pinene, sabinene, sabinolo, geraniolo, tannini, ecc.), così come i rametti del Ginepro sabina (Juniperus sabina) dotati di forte azione emmenagoga e stimolante le contrazioni uterine, sono usati dalle popolazioni locali per procurare l’aborto con gravissimo rischio per la salute, dato che causano bruciore ed irritazione delle mucose oro-faringee e dello stomaco con nausea, vomito violenti dolori addominali, cefalea, nefrite emorragica e crampi muscolari.
Le sue bacche, o coccole sono molto apprezzate per l’estrazione di un olio essenziale chiamato essenza di ginepro che trova applicazione nella produzione di liquori come il gin e in medicina e veterinaria come fitoterapico.

Modalità di Preparazione –
Lo Juniperus phoenicea oltre all’estrazione degli oli essenziali e dell’uso del suo legno non ha particolari usi alimentari.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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