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La Miristicina

La Miristicina

La Miristicina, la cui formula bruta o molecolare è C11H12O3, il cui nome nella nomenclatura IUPAC è 4-Metossi-6-prop-2-enil-benzo[1,3]diossolo, è una sostanza presente negli olii essenziali di alcuni vegetali.
Le caratteristiche neurotossiche di questo principio attivo la rendono pertanto una sostanza antinutrizionale. La ritroviamo negli olii essenziali di alcune piante edibili, come il prezzemolo, la noce moscata, aneto e carote, anche se la sua concentrazione non è comunque tale da sortire effetti tossici per le normali dosi usate in cucina.
Un alto contenuto relativo è stato rinvenuto nei semi della rarissima finocchiella di Lucania (Portenschlagiella ramosissima (Port.) Tutin, 1967).

L’olio ottenuto per spremitura della noce moscata contiene, in piccola quantità, la miristicina: è un anticolinergico. Sopprime cioè l’azione del neurotrasmettitore acetilcolina, prevenendo così l’eccitazione dei nervi, in particolare quelli che controllano i movimenti dei muscoli presenti nell’intestino, nel tratto urinario, nei polmoni e in altre parti del corpo. Se questi muscoli non funzionano, si può arrivare a disordini come gastriti, diarrea, cistiti, asma, bronchiti, ecc..
Questo spiega le raccomandazioni usate nella medicina popolare per l’olio della noce moscata per curare nausea, indigestione e anche mal di denti. Naturalmente nessuno di questi rimedi ha trovato una conferma medicale, tuttavia l’olio di noce moscata è usato in qualche sciroppo per la tosse, in qualche bibita (per esempio Coca Cola) e in dolcetti.




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