Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come coltivare la bietola da coste in maniera biologica

Come coltivare la bietola da coste in maniera biologica

La Bietola da coste (Beta vulgaris L. var. cycla (L.) Ulrich) è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae ed è un un ortaggio da foglia per cuocere di cui si utilizzano il lembo fogliare e i piccioli molto sviluppati (le coste). In questa scheda pratica vedremo gli accorgimenti e come coltivare la bietola da coste in maniera biologica. È un interessante ortaggio, che viene coltivato soprattutto nel Lazio, Liguria, Toscana e Puglia, con un discreto valore energetico (26 cal/100 grammi), di vitamine e di sali minerali. Si tratta di una pianta pianta erbacea biennale (annuale in coltura) di origini Mediterranee. Per la sua coltivazione si ricorda che tollera temperature minime di -2 -3°C con una grande adattabilità a tutti i tipi di terreno ma con preferenza per quelli profondi, freschi, ben drenati e dotati di sostanza organica, con un pH neutro o sub alcalino e riesce a produrre anche con elevati gradi di salinità. La Bietola da coste è una pianta che produce molto bene in presenza di buoni quantitativi di sostanza organica; mediamente sono necessari per ettaro 300-400 q.li di letame maturo da distribuire un 2/3 nella fase di reimpianto mescolato prima della preparazione del terreno ed un terzo con apporti costanti durante la fase vegetativa.

Durante il ciclo vegetativo va irrigata di frequente se si vogliono ottenere produzioni elevate e di buona qualità. Esistono diverse cultivar che si distinguono in base alla colorazione e bollosità delle foglie, grandezza e colore delle coste, adattamento alla coltura da taglio. La coltivazione della Bietola da coste si può effettuare in primavera, come coltura sarchiata da rinnovo o nel periodo autunno-vernino come intercalare; in rotazione è bene non coltivarla mai dopo spinaci, barbabietole e mais. Nella coltivazione si parte da seme (per le grandi estensioni si adotta quella meccanica) con file distanti tra 30 e 40 cm e distanze nella fila di 15-20 (dopo diradamento) e 6-7 kg di seme ad ettaro; per le piccole coltivazioni si può partire da semenzaio con trapianto quando la piantina è di circa 8-10 cm. Per una coltivazione senza l’uso di diserbanti (sempre da evitare per l’impoverimento microbiologico del suolo ed il degrado ecologico) si può effettuare la pacciamatura con paglie vegetali che evitano il ricorso a sarchiature complesse e dispendiose. Nelle colture intensive la Bietola da coste produce anche oltre 300 q.li per ettaro e la raccolta viene effettuata mediante sfogliatura successiva o taglio dell’intera pianta. La bietola da taglio si raccoglie con la sfalciatura, quando le foglie hanno raggiunto un’altezza di 15-20 cm; il numero di tagli varia con il periodo di coltura (200-250 q/ha). Tra le avversità si ricorda soprattutto la Cercospora (Cercospora beticola), più conosciuta anche come “vaiolatura” che è un fungo fitopatogeno che può ridurre di molto la produttività di questa pianta. in agricoltura biologica si limitano i danni di questo fungo non utilizzando nitrati che sono i responsabili maggiori dell’intenerimento e quindi suscettibilità all’attacco delle malattie fungine e degli attacchi entomologici. È bene anche ruotare e consociare molto la Bietola da coste per un sistema agro ecologico più stabile ed utilizzare contro questi funghi (tra cui anche la Peronospora farinosa) prodotti a base di bicarbonato di sodio (o meglio di potassio) e lecitina. Se non si eccede con le irrigazioni, si opera una buona pacciamatura, rotazione e non si impianta in terreni poco permeabili non si dovrebbero mai avere marciumi come Mal del piede (Phoma betae), Pythium e Rhizoctonia spp. Anche altri parassiti come i grillotalpa, afidi, altica, tripidi, ecc vengono tenuti a bada da una corretta coltivazione non eccessivamente specializzata e con buone consociazioni. Si ricorda sempre che gli attacchi parassitari (quando divengono dannosi sono dovuti ad errori di coltivazione e di buone tecniche di agroecologia).




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *