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Coltivazione in laboratorio del Cordyceps sinensis

Coltivazione in laboratorio del Cordyceps sinensis

Il Cordyceps sinensis (Cordyceps sinensis (Berk.) Sacc. 1878) o (Ophiocordyceps sinensis (Berk.) G.H.Sung, J.M.Sung, Hywel-Jones & Spatafora, 2007) è un fungo medicinale con un enorme potenziale, originario dell’Himalaya dove cresce ad altezze superiori ai 3000 (anche tra 4000 e 5000 metri s.l.m.) ed è utilizzato in Cina, per scopi medicinali, da circa duemila anni.
La forma selvatica di questo fungo è rarissima e il suo prezzo elevatissimo. Il suo valore enorme ha attirato, nelle aree di crescita, una vera e propria “corsa al Cordyceps” che ha reso questo fungo una specie a rischio di estinzione.
Inoltre, siccome la crescita naturale di questo fungo è limitata ad una piccola area delle montagne del Tibet e del Nepal, il suo prezzo sul mercato mondiale è sempre stato tra i più alti tra le sostanze grezze medicinali.
In Europa è, inoltre, vietata l’importazione del Cordyceps, ma fortunatamente oggi è possibile coltivare questo fungo medicinale in serra permettendo l’utilizzo di questo rimedio in tutto il mondo.
Fortunatamente si è trovato il modo di coltivare il Cordyceps in laboratorio in colture controllate riducendo in questo modo i costi e permettendo l’utilizzo di questo rimedio in tutto il mondo.

Oggi sono state messe a punto delle ottime tecniche di coltivazione, per cui il suo utilizzo si è diffuso anche in Occidente sotto forma di integratori per la salute.
Gli studi recenti hanno permesso di realizzare delle modalità di coltivazione biologica di Cordyceps che consentono ripristinare in laboratorio le naturali condizioni di crescita, in modo da mantenerne le caratteristiche e le proprietà che lo rendono cosi efficace.
La sua coltivazione è stata per lungo tempo sperimentata in laboratorio partendo dalla considerazione che questo fungo, a crescita lenta, ha bisogno di una temperatura relativamente bassa, cioè inferiore a 21 °C. I requisiti di temperatura e i tassi di crescita sono fattori cruciali che distinguono il C. sinensis da altri funghi simili. Tra le cause della diminuzione in natura di questo fungo, oltre quella del sovra sfruttamento si sospetta che il cambiamento climatico influisca negativamente sulle specie che crescono nei loro habitat naturali.
Tra l’altro test chimici effettuati da alcuni laboratori hanno rivelato che il Cordyceps prodotto contiene una concentrazione di nucleotidi fino a 4 volte superiore e una concentrazione 5 volte superiore di tutti gli ingredienti attivi delle specie selvatiche raccolte.




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