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Glossario Ecologico

Ambra

Ambra

Con il termine ambra si intende una resina fossile di diverse conifere estinte, contenente acido succinico.
L’Ambra è, in definitiva, una resina originata dalle secrezioni di piante appartenenti a specie ormai estinte, che ha subito un processo di fossilizzazione. Si tratta quindi di un materiale di origine e composizione organica.
L’ambra è di colore variabile dal giallo chiaro al giallo scuro tendente al rosso o al bruno, può presentare inclusioni di bollicine gassose, di piccoli insetti, ecc. ed alcune varietà sono fluorescenti.
Il termine ambra proviene dall’arabo anbar ed è stata adoperata fin dall’antichità per ornamenti, amuleti, piccoli oggetti d’uso.
Il nome anbar, inizialmente, stava ad indicare una sostanza cerosa prodotta dallo stomaco del capodoglio, la quale non ha alcuna affinità con l’ambra se non il peso. I Greci invece la chiamavano electron (da dove deriva il termine elettricita) per la proprietà di accumulare elettricità statica per mezzo di uno sfregamento. Talete di Mileto nel 600 a.C. si accorse che sfregando contro un panno di lana un pezzo d’ambra questo acquistava la proprietà di attrarre a se minuscoli pezzi di stoffa.
Il campione di Ambra piu’ grosso è stato estratto in Svezia e pesa circa 10,5 kg.
L’ambra si rinviene principalmente lungo le coste del Baltico.

Genesi –
L’ambra trae origine, come detto, da piante risalenti ed epoche geologiche remote.
Le prime tracce di piante produttrici di resina (antenate delle attuali conifere) si hanno nel Mesozoico circa 250 milioni anni fa.
La resina, una volta depositata al suolo, inizia a fossilizzarsi attraverso un processo di polimerizzazione, che consiste nell’unione di piccole molecole, chiamate monomeri in un’unica “macromolecola” detta appunto polimero. Questo processo conferisce alla resina caratteristiche fisiche e chimiche ben diverse dalla resina originaria.
La resina semifossile, che non ha quindi raggiunto la completa polimerizzazione, viene indicata col nome di Copale.
Da studi approfonditi è stato accertato che la completa fossilizzazione della sostanza si ha dopo almeno 5 milioni di anni.

Composizione chimica –
La composizione chimica dell’ambra è complessa e variabile, tuttavia si tratta di una miscela complessa di composti organici come i terpenoidi, gli acidi e gli alcooli. In generale la composizione chimica è costituita in media da Carbonio (78,8-78,6%), da Idrogeno (10,5-10,2%), da Ossigeno (11-10,5) e da una minima percentuale di Zolfo.

Estrazione –
L’ambra viene rinvenuta ed estratta in alcuni particolari giacimenti. I principali giacimenti oggi conosciuti sono:
– Regioni del Baltico. L’Ambra del Baltico viene denominata anche Succinite in quanto contiene dal 3% all’8% di acido succinico. Raramente è trasparente per la presenza di numerose bolle gassose. Si presenta nelle colorazioni: giallo, arancio-bruno, rosso-bruno, raro giallo-verde. Si rinvengono bei pezzi di Ambra lungo le coste della penisola di Samland, vicino Kaliningrad in Russia e nelle cave di Palmniken dove viene estratta da uno strato di sabbie glauconitiche (Terra blu).Eta: 35-40 milioni di anni.
– Santo Domingo. E’ più recente dell’ambra baltica (15-25 milioni di anni) ed è anche più tenera. Non contiene acido succinico. Colorazioni: giallo, giallo bruno, rosso (per ossidazione superficiale), rosso-bruno, spesso presenta colorazione blu-verde dovuta a fluorescenza.
– Messico (Chiapas). I pezzi di ambra si presentano spesso trasparenti con colori che vanno dal giallo al giallo bruno, raramente rosso-bruno. Anche l’ambra messicana può presentarsi blu-verde per fluorescenza. L’eta va dai 23 ai 26 milioni di anni.
– Birmania. Viene anche denominata Burmite. Contiene acido succinico ed ha una durezza superiore degli altri tipi di ambra. Generalmente si presenta di colore rosso- bruno con frequenti inclusioni bianche di calcite. Età 45 milioni di anni.
– Sicilia. Veniva ritrovata lungo le sponde del fiume Simeto e per questo chiamata Simetite. Presenta uno straordinario colore rosso-violaceo ma a volte anche rosso-bruno o rosso-arancio. L’ambra siciliana risale a circa 20 milioni di anni.
Inclusioni –
Durante la fase di formazione di questa resina possono essersi inglobate particelle di vegetali o animali se non, in certi casi, interi organismi.
Le inclusioni, soprattutto se ben visibili, rendono l’ambra una delle gemme più affascinanti e apprezzate; sono state un elemento molto importante per lo studio degli organismi viventi che popolavano le foreste preistoriche. Esse sono dovute al fatto che la resina durante la deposizione al suolo ha catturato animali (insetti, aracnidi, piccoli rettili e loro traccia), vegetali (foglie, fiori, pollini) preservandoli dalla decomposizione e conservandoli in alcuni casi in modo sorprendente.
Non tutte le inclusioni dell’Ambra sono di origine organica, si possono trovare infatti anche cristalli perfettamente cubici di Pirite, chiaramente formatisi successivamente.




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