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Riproduzione della Catalpa

Riproduzione della Catalpa

La Catalpa o albero dei sigari (Catalpa bignoniodies Walter) è una pianta originaria dell’America settentrionale che è stata introdotta anche in altre zone del mondo come in Europa.

Habitat idoneo di riproduzione –
La Catalpa bignoniodies è una pianta originaria degli Stati Uniti centromeridionali e orientali e presente in Florida, Alabama, Missouri e Louisiana.
Il suo habitat naturale è quello dei boschi di latifoglie in zone a clima temperato-caldo in suoli ricchi e umidi lungo le rive di ruscelli e fiumi.

Propagazione –
La Catalpa bignoniodies è una pianta ampiamente coltivata come albero ornamentale. I suoi fiori sono i più appariscenti di tutti gli alberi originari dell’America del nord.
Per la coltivazione preferisce terreno umido e in pieno sole. Inoltre è un albero abbastanza resistente a malattie fungine e viene attaccata da pochi insetti fitofagi.
Le piante si possono propagare a partire dai semi che germinano all’inizio della prima stagione ma si moltiplica facilmente anche per talea.
La semina può essere effettuata anche all’aperto ma per fare un impianto ornamentale si consiglia di seminare in semenzaio in un ambiente non riscaldato non appena il seme è maturo. si consiglia di stratificare il seme conservato per 3 settimane a 1 °C e seminare in primavera.
Quando le giovani piantine sono maneggiabili vanno poste in vasi singoli dove verranno fatte crescere, possibilmente in serra non riscaldata, almeno per il loro primo inverno. Il trapianto va poi effettuato in pieno campo in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Per le talee si consiglia di effettuare tagli di circa 10 cm e fatte radicare in serra. Le talee vanno preparate tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate prima che le foglie siano completamente sviluppate.
Si possono preparare anche talee ottenute da radici nel periodo invernale.

Ecologia –
La Catalpa bignoniodies è un albero originario dell’area centro meridionale degli Stati Uniti d’America che, nonostante le sue origini meridionali, è in grado di crescere quasi ovunque negli Stati Uniti e nel Canada più meridionale dove è diventato ampiamente naturalizzato al di fuori del suo ristretto areale nativo.
Gli europei osservarono per la prima volta l’albero che cresceva nei campi delle tribù dei nativi americani Cherokee. Tuttavia, può prosperare anche al nord, e di conseguenza la sua distribuzione originaria è alquanto dubbia.
La pianta fu introdotta in Europa nella prima metà del Settecento a scopo ornamentale dove si può trovare anche allo stato spontaneo ed in qualche caso è sfuggita alla coltivazione.
Oltre che per scopi ornamentali si può utilizzare il suo legno che è fragile e duro, ma non marcisce facilmente; viene utilizzato per pali di recinzione e traversine ferroviarie.




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