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Rumex obtusifolius

Rumex obtusifolius

Il Romice comune (Rumex obtusifolius L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Spermatophyta,
Classe Magnoliophyta,
Ordine Polygonales,
Famiglia Polygonaceae,
Genere Rumex,
Specie R. obtusifolius.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Acetosa obtusifolia (L.) M.Gómez;
– Lapathum obtusifolium (L.) Moench;
– Rumex crispatulus Michx.;
– Rumex ecuadoriensis Rech.f.;
– Rumex friesii Gren. & Godr.;
– Rumex laevigatus Willd. ex Spreng.;
– Rumex macropterus Ehrenb. ex Meisn.;
– Rumex megalophyllus Gand.;
– Rumex patens Meisn.;
– Rumex purpureus Poir.;
– Rumex rugelii Meisn.;
– Rumex sepium M.Bieb. ex Schult. & Schult.f.;
– Rumex subulatus Rech.;
– Rumex sylvestris (Lam.) Campd.;
– Rumex wallrothii Nyman.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti specie e varietà:
– Rumex obtusifolius subsp. obtusifolius;
– Rumex obtusifolius subsp. subalpinus (Schur) Rech.fil.;
– Rumex obtusifolius subsp. sylvestris (Lam.) Celak.;
– Rumex obtusifolius subsp. transiens (Simonk.) Rech.fil.;
– Rumex obtusifolius var. concolor Wallr. ex Meisn., 1856.

Etimologia –
Il termine Rumex viene da rumex giavellotto, lancia: per la forma appuntita delle foglie di molte specie di questo genere. Già in Plauto e altri col significato di romice.
L’epiteto specifico obtusifolius proviene da obtusus arrotondato, smussato e da folium foglia: con le foglie ad apice arrotondato.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il romice comune è una specie a originaria distribuzione subatlantico-sudeuropea ma adesso ampiamente distribuito in tutto il mondo.
In Italia è presente con quattro sottospecie in tutte le regioni salvo che in Sicilia
Il suo habitat è quello delle vegetazioni ruderali lungo strade e fossi, in discariche, insediamenti rurali, coltivi, prati da sfalcio concimati, su suoli limoso-argillosi freschi, umiferi, neutri, ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana superiore.

Descrizione –
Il Rumex obtusifolius è una pianta erbacea perenne che raggiunge un’altezza compresa tra 40 e 150 cm, che si accresce da un fittone grande, con numerose diramazioni che si estendono fino a una profondità di 150 centimetri, con steli duri, spesso rossastri e non ramificati fino a poco al di sotto dell’infiorescenza.
Ha foglie ovali molto grandi con basi cordate e punte arrotondate; alcune delle foglie inferiori hanno steli rossi. I bordi delle foglie sono leggermente ondulati, la superficie superiore è glabra e la superficie inferiore può essere papillosa. Le foglie di questa pianta possono crescere fino a circa 30 cm di lunghezza e 15 centimetri di larghezza.
Le giunzioni dei piccioli con gli steli sono ricoperte da una guaina formata da due stipole fuse dette ocrea, una sottile membrana simile alla carta, caratteristica della famiglia delle Polygonaceae. Le foglie del fusto sono alterne e sono strettamente ovato-lanceolate. L’infiorescenza è costituita da grandi grappoli di racemi che contengono piccoli fiori verdastri che virano al rosso man mano che maturano. I segmenti del perianzio sono in due spirali di tre. I segmenti nella spirale esterna sono piccoli e diffusi mentre la spirale interna forma le valvole dei frutti, che sono ampiamente ovato-triangolari.
La fioritura è tra giugno e settembre.
Il frutto è un diclesio con valve di 4-6 x 2-3,5, ovato-triangolari, troncate alla base, con denti ben sviluppati, più lunghi che larghi, tubercolo prominente presente in una sola valva, achenio di 2,5-3 mm, bruno-rossastro scuro.

Coltivazione –
Il Rumex obtusifolius è una pianta erbacea perenne che viene raccolta in natura per l’uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali. A volte è stato coltivato per uso locale per le sue foglie commestibili.
Questa pianta si è anche diffusa come infestante, essendo stata trasportata dall’attività umana ben oltre il suo areale di origine.
È una pianta di facile coltivazione che cresce bene su terreni ricchi e che si propaga per seme direttamente in pieno campo o anche per divisione nel periodo primaverile.

Usi e Tradizioni –
Il Rumex obtusifolius è una pianta che, soprattutto un tempo, veniva utilizzata sia a scopo alimentare che medicinale.
Nel passato le grandi foglie venivano anche utilizzate per avvolgere e conservare il burro.
Le foglie giovani possono essere consumate sia cotte che crude. Hanno un sapore amaro, specie se si utilizzano le foglie più vecchie.
Le foglie vengono solitamente cotte in almeno un cambio d’acqua per ridurre il sapore amaro.
Le foglie della pianta possono essere usate come insalata, per preparare un brodo vegetale o per essere cucinate come gli spinaci. Contengono acido ossalico che può essere pericoloso se consumato in grandi quantità poiché l’acido ossalico può bloccare altri nutrienti negli alimenti, in particolare il calcio, causando così carenze minerali. Il contenuto di acido ossalico viene ridotto se la pianta è cotta. Le persone con tendenza a reumatismi, artrite, gotta, calcoli renali o iperacidità dovrebbero prestare particolare attenzione se includono questa pianta nella loro dieta poiché può aggravare la loro condizione.
Si possono mangiare anche i giovani gambi cotti.
Il seme può essere consumato, sia crudo che cotto e può anche essere macinato in polvere e usato per fare una pappa o aggiunto a farine di cereali per fare il pane, ecc.
Tuttavia essendo molto piccolo è complicato da raccogliere.
I semi essiccati sono usati come spezia. In Romania, le foglie sono talvolta utilizzate come alternativa ad altre piante nella realizzazione del sarmale.
In Irlanda e nel Regno Unito, la pianta cresce spesso vicino a ortiche ed è opinione diffusa che la parte inferiore della foglia, spremuta per estrarne un po’ di succo, possa essere strofinata sulla pelle per contrastare il prurito causato dall’ortica. Questo rimedio casalingo, tuttavia, non è supportato da alcuna prova scientifica.
Nell’uso medicinale si utilizzano le foglie che vengono spesso applicate esternamente come rimedio rustico nel trattamento di vesciche, ustioni e scottature.
La radice contiene tannino ed è astringente e purificatrice del sangue. Sempre dalla radice si ricava un tè che è stato utilizzato nel trattamento di ittero, pertosse, foruncoli e sanguinamento.
Si prepara anche un infuso di radice che è stato usato come detersivo, soprattutto per i bambini, per curare le eruzioni cutanee.
Tra gli altri usi si ricorda che dalle radici di questa pianta si possono ottenere coloranti dal giallo al verde scuro al marrone e al grigio scuro che non hanno bisogno di un mordente.

Modalità di Preparazione –
Il Romice comune, come altre piante dello stesso genere, è una pianta utilizzata maggiormente un tempo ma che potrebbe ritrovare un suo ruolo sia nell’alimentazione che in medicina.
Si utilizzano tutte le parti della pianta.
Le foglie, oltre che fresche, possono anche essere essiccate per un uso successivo. Le foglie hanno un sapore molto più delicato quando vengono prodotte per la prima volta all’inizio della primavera.
La radice viene raccolta all’inizio della primavera ed essiccata per un uso successivo.
Anche i semi possono essere raccolti ed utilizzati sia direttamente che macinati per vari usi alimentari.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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