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Riproduzione del Cipresso delle paludi

Riproduzione del Cipresso delle paludi

Il cipresso delle paludi o cipresso calvo o anche tassodio (Taxodium distichum (L.) Rich., 1810) è una conifera delle Cupressacee, originaria degli Stati Uniti sudorientali dove cresce in boschi di pianura con clima oceanico mite, lungo i corsi fluviali o in zone paludose. Questa pianta è stata introdotta in Europa a metà del XVII secolo.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il cipresso delle paludi è una pianta del Nord America meridionale e orientale, presente in un areale che va dal New Jersey alla Florida, anche dal Missouri meridionale e dall’Illinois all’Alabama, al Texas, al Messico e al Guatemala.
Il suo habitat è quello delle zone umide e dei siti che si trovano sott’acqua per almeno una parte dell’anno; spesso è presente su suoli calcarei sovrastanti e di frequente anche dove l’acqua è salmastra, a basse altitudini nella zona temperata ma che sale gradualmente fino a circa 2.000 metri o più man mano che si sposta verso i tropici.

Propagazione –
Il Taxodium distichum è una pianta delle zone da temperate a tropicali che cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 20 e 30 °C, ma può tollerare 8 – 34 °C.
Quando la pianta è dormiente può sopravvivere a temperature fino a circa -10 °C o più a seconda della provenienza, ma le giovani piante o la nuova germogliazione può essere gravemente danneggiata a -1 °C.
La pianta predilige una piovosità media annua nell’intervallo 1.200 – 1.400 mm, ma tollera 1.000 – 1.600 mm, inoltre cresce meglio nelle zone con estati calde.
Sebbene questa pianta possa essere coltivata in terreni umidi e acque poco profonde, prospera in qualsiasi terreno e gli alberi crescono effettivamente più velocemente in terreni normali non allagati.
Dal punto di vista pedologico preferisce un pH nell’intervallo 5,5 – 7, tollerando 4,5 – 8,5; inoltre tollera l’inquinamento atmosferico e le piante sono tolleranti a venti occasionali molto forti.
La propagazione avviene per seme con semina da effettuare alla fine dell’inverno in un semenzaio freddo. Quando hanno raggiunto le dimensioni da poter essere maneggiate vanno piantate in vasi individuali e fatte crescere in una serra almeno per il loro primo inverno. Il trapianto definitivo va effettuato a tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Si possono preparare anche delle talee da rami in vegetazione nel periodo di tarda estate; la radicazione è buona.

Ecologia –
La diffusione del Taxodium distichum avviene per lo più tramite i semi che rimangono vitali per meno di un anno e vengono dispersi in due modi. Uno è tramite l’acqua: i semi galleggiano e si muovono sull’acqua fino a quando l’inondazione non si ritira o il cono si deposita sulla riva. Il secondo è per mezzo della fauna selvatica: gli scoiattoli mangiano i semi, ma spesso lasciano cadere alcune scaglie dai coni che raccolgono. I semi non germinano sott’acqua e raramente germinano su terreni ben drenati; le piantine normalmente si stabiliscono su terreni continuamente saturi, ma non allagati, da uno a tre mesi. Dopo la germinazione, le piantine devono crescere rapidamente per sfuggire alle acque alluvionali; spesso raggiungono un’altezza di 20-75 cm (fino a 100 cm in condizioni di vivaio fertilizzato) nel loro primo anno. Le piantine muoiono se inondate per più di due o quattro settimane. La rigenerazione naturale è quindi impedita nei siti che sono sempre allagati durante la stagione di crescita. Sebbene alberelli vigorosi e germogli di ceppo possano produrre semi vitali, la maggior parte degli esemplari non produce semi fino a quando non hanno circa 30 anni. In buone condizioni cresce abbastanza velocemente da giovane, poi più lentamente con l’età.
I Taxodium distichum che crescono nelle paludi hanno una particolarità di crescita chiamata ginocchia di cipresso. Queste sono proiezioni legnose dell’apparato radicale sopra il suolo o l’acqua. Un tempo si pensava che la loro funzione fosse quella di fornire ossigeno alle radici, che crescono nelle acque poco ossigenate disciolte tipiche di una palude (come nelle mangrovie). Tuttavia si hanno poche verifiche scientifiche; infatti, le radici degli esemplari palustri a cui vengono asportate le ginocchia non diminuiscono di ossigeno e gli alberi continuano a prosperare. Un’altra funzione più probabile è il supporto strutturale e la stabilizzazione. Gli alberi di Taxodium distichum che crescono su siti soggetti a inondazioni tendono a formare basi rinforzate, ma gli alberi cresciuti su siti più asciutti possono non avere questa caratteristica. Basi rinforzate e un forte apparato radicale intrecciato consentono loro di resistere a venti molto forti; anche gli uragani raramente li sradicano.
Per quanto riguarda il suo stato di conservazione, nel 2002, il Dipartimento delle risorse naturali dell’Indiana ha identificato T. distichum come pianta protetta in quanto minacciata. A livello globale, la specie è elencata come Least Concern dalla IUCN.




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