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Pimpinella major

Pimpinella major

Il Tragoselino maggiore o Pimpinella maggiore (Pimpinella major (L.) Huds.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Apiales,
Famiglia Apiaceae,
Genere Pimpinella,
Specie P. major.
È basionimo il termine:
– Pimpinella magna L..
Sono sinonimi i termini:
– Pimpinella rubra (Hoppe) O. Schwarz;
– Pimpinella major var. rubra (Hoope ex Schleich.) Thell.;
– Pimpinella saxifraga var. major L.;
– Pimpinella major subsp. rubra (Hoope ex Schleich.) O. Schwarz;
– Pimpinella major (L.) Huds. var. major.
All’interno di questa specie si riconoscono alcune varietà sula cui identificazione ancora però non c’è unanime consenso.

Etimologia –
Il termine Pimpinella potrebbe derivare dalla corruzione della parola latina bipennella/ bipennula bipennata a indicare la disposizione a coppie delle sue foglioline. Per altri Autori deriverebbe dal diminutivo di pampinus pampino (forse per la somiglianza delle foglie a quelle della vite) o, infine, per corrispondenza con il nome italiano della Sanguisorba, sempre per la somiglianza delle foglie.
L’epiteto specifico major è la forma ortograficamente scorretta, ma valida, per maior, comparativo di magnus grande: maggiore, più grande o lungo (rispetto ad altre specie delle stesso genere).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Pimpinella major è una pianta comune nell’Europa Centrale, compresa la Gran Bretagna, dalla Scandinavia sud e est al Portogallo, ai Balcani e al Caucaso. Inoltre si è naturalizzata in Nord America.
In Italia è presente in tutte le regioni settentrionali sino al M. Pollino.
Il suo habitat è quello dei boschi, prati, pascoli, radure, margini di strada, cedui e forre, con optimum nella fascia montana; è comune in boschi percorsi da incendio e predilige substrati ricchi di nutrienti, specialmente arenarie, e si può trovare da 0 a 2300 metri di quota.

Descrizione –
La Pimpinella major è una pianta erbacea perenne che raggiunge i 30 – 100 cm di altezza.
Il fusto è cavo per lo più glabro, ramificato e foglioso.
Le foglie sono verde scuro, lucente, ovato o oblunghe con aspetto piumoso, molto sfrangiate e frequentemente presentano dei puntini; le foglie basali sono picciolate.
L’inflorescenza ha un diametro di 50–60 mm; i fiori sono di norma ermafroditi variano dal bianco al rosa e formano ombrelle con 11-16 raggi.
L’antesi va da giugno ad agosto.
Il frutto schizocarpico è un polachenario di 2,5-3,7 x 1,5-3 mm ellissoide, compresso lateralmente, con superficie anche rugosa e glabra. I mericarpi sono oblungo-ovoidi con 5 esili costolature non alate e vitte numerose in ogni solco.

Coltivazione –
La Pimpinella major è una pianta che, da tempo, viene raccolta in natura per l’uso locale come cibo e medicina.
È comunque una pianta facilmente coltivabile in qualsiasi terreno dotato di discreta fertilità anche se preferisce condizioni piuttosto umide; infatti cresce meglio in una posizione fresca e le piante sono resistenti fino a circa -20 °C.
La pianta si può propagare per seme che richiede un periodo di stratificazione fredda. Se si riesce a ottenere semi freschi, è meglio seminare immediatamente. Questo può essere fatto direttamente in pieno campo se si hanno semi a sufficienza, oppure, in caso contrario, è più sicuro seminare in singoli vasi in una serra fredda.
Si consiglia di seminare i semi conservati quanto prima e probabilmente è meglio farlo in semenzai non riscaldati.
Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate questa vanno poste in vasi individuali e trapiantate poi in estate.

Usi e Tradizioni –
La Pimpinellla major è una pianta che è stata utilizzata nella medicina tradizionale Austriaca (tisane, aromatizzare latte o liquori) nel trattare disturbi delle vie respiratorie, febbre, infezioni, raffreddori e influenze.
La pianta contiene diverse sostanze e oli essenziali, ed è spesso usata nella medicina popolare anche per gargarismi in caso di malattie del cavo orale e come espettorante.
Tra gli usi commestibili si annovera l’uso del suo olio essenziale, ricavato dalle radici, che viene utilizzato come aromatizzante in caramelle, liquori, ecc.
Per uso medicinale le foglie sono diaforetiche, diuretiche, risolventi e stomachiche.
La radice è antinfiammatoria, leggermente astringente ed espettorante.
La radice fresca è molto calda e acre, ma questa piccantezza si riduce notevolmente quando la radice viene essiccata. Inoltre la radice fresca, quando viene masticata, è efficace nel trattamento del mal di denti e della paralisi della lingua.
È un efficace diuretico, infatti la radice viene utilizzata nel trattamento di disturbi derivanti da ostruzioni dei visceri.
La radice è anche usata per calmare la tosse o gli effetti di laringiti e bronchiti.
I semi, inoltre, sono carminativi.
Non sono noti altri usi.

Modalità di Preparazione –
Della Pimpinellla major si raccolgono le sue parti quando la pianta entra in fiore ed essiccata per un uso successivo.
Le radici possono essere raccolte comunque sia in primavera che in autunno ed essiccate per un uso successivo.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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