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Come si coltiva il Salice bianco

Come si coltiva il Salice bianco

Il salice bianco o salice da pertiche (Salix alba Linneo, 1753) è una pianta della famiglia delle Salicaceae diffusa in Europa, Asia occidentale e Nordafrica. È una pianta tipica dei suoli alluvionali e si trova facilmente nei boschi che bordano i grandi fiumi di pianura italiani.
È una pianta dioica, con spighe fiorifere lineari: i fiori maschili hanno due stami con antere gialle, quelli femminili sono verdi con ovario allungato. Il frutto è a capsula oblungo-piriforme, che si apre in due valve per liberare minuti semi a bastoncino provvisti di lunghi peli candidi.

Coltivazione –
Per la coltivazione del Salix alba si tenga conto che è una pianta che, anche per le dimensioni che può raggiungere, dovrebbe essere coltivato in spazi aperti soleggiati o semiombreggiati, in terreni pianeggianti e non montuoso.
Per quanto riguarda il clima è una specie che non sopporta i climi freddi, per cui è conveniente metterlo a dimora in luoghi a clima temperato.
Dal punto di vista pedologico, Nonostante sia in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terra, preferisce i suoli calcarei.
Se coltivato in zone non umide, ha bisogno di irrigazioni consistenti e frequenti; per questo motivo si consiglia di piantare questa specie in prossimità di corsi d’acqua o laghi, in modo tale da ricevere un apporto idrico indispensabile per la sua rigogliosa crescita. Questo albero non necessità di fertilizzanti perché trae le sostanze di cui ha bisogno dalle foglie cadute durante l’autunno. In alternativa si possono utilizzare concimi organici.
La moltiplicazione del Salix alba può avvenire mediante talea o semina. Dopo aver reciso il ramo dalla pianta madre, occorre piantarlo in un substrato composto da torba e sabbia. Sia che sia propagato per seme che per talea occorre tenere umido il substrato, facendo attenzione a non eccedere con le irrigazioni, che possono favorire attacchi ad opera di funghi e muffe dannose per la sua salute.

Usi –
Il salice bianco è una pianta apprezzata come essenza ornamentale degli ambienti umidi, è da sempre largamente coltivata per la produzione dei vimini.
Viene utilizzato, inoltre, per consolidare i terreni di ripa e le pendici franose, ed il suo legno, leggero e non molto pregiato, viene utilizzato nell’industria cartaria. Utilizzato come combustibile brucia in fretta, producendo un buon calore per un tempo limitato. Il Salix alba era utilizzato un tempo come sostegno per le viti avendo una crescita veloce; le piante in circa 3/4 anni erano in grado di dare i primi pali, i rami piccoli non venivano usati per legare le viti in quanto ha un legno rigido e fragile. Mentre per legare le viti veniva e viene ancora usato il Salix viminalis (Salix viminalis L.) dove i giovani rami (vinchi o vimini) vengono impiegati in agricoltura per legare le viti. La pianta è inoltre ricca di virtù medicinali. L’acido salicilico composto alla base della nota aspirina fu ricavato proprio dal salice bianco, e la corteccia contiene tannino, utilizzato come disinfettante e cicatrizzante. Dal legno del salice bianco viene anche prodotto uno dei migliori carboni vegetali per la fabbricazione della polvere nera.




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