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Honokiolo

Honokiolo

L’honokiolo o onochiolo, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 3′,5-Di(prop-2-en-1-il)[1,1′-bifenil]-2,4′-diolo è un lignano con formula bruta o molecolare: C18H18O2.
L’honokiolo in natura viene isolato dalla corteccia, dai coni dei semi e dalle foglie di alberi appartenenti al genere Magnolia.
Questa sostanza è uno dei composti chimici in alcune medicine tradizionali a base di erbe orientali insieme al magnololo.
L’honokiolo viene stato estratto da un certo numero di specie di Magnolia originarie di molte regioni del globo. Tra quest la Magnolia grandiflora, che è originaria del sud americano, così come specie messicane come Magnolia dealbata.
Tradizionalmente nella medicina asiatica proviene dall’uso della Magnolia biondii, Magnolia obovata e Magnolia officinalis. Il composto ha un odore speziato.
L’honokiolo, per le sue proprietà fisiche, può facilmente attraversare la barriera ematoencefalica e la barriera emato-liquido cerebrospinale.
Tale peculiarità deriva dal fatto che l’honokiolo è un polifenolo relativamente piccolo e può interagire con le proteine della membrana cellulare attraverso interazioni intermolecolari come il legame idrogeno, le interazioni idrofobiche o la covalenza dell’orbitale pi aromatico.
Dal punto di vista fisico è idrofobo e facilmente solubile nei lipidi.
La produzione di honokiolo può essere ottenuta in natura, dove esiste con il suo isomero strutturale magnololo, che differisce dall’onokiolo solo per la posizione di un gruppo ossidrile. A causa delle proprietà molto simili di magnololo e honokiolo, la purificazione è stata spesso limitata a un HPLC o all’elettromigrazione. Tuttavia, i metodi sviluppati nel 2006 dai lavoratori del laboratorio di Jack L. Arbiser, hanno sfruttato la vicinanza dei gruppi idrossilici fenolici nel magnololo, che formano un diolo proteggibile, per generare un magnololo acetonide, con un successivo semplice purificazione tramite cromatografia flash su silice.

Per quanto riguarda le proprietà dimostrate dell’honokiolo queste sono: antinfiammatorie, antiossidanti, epatoprotettive e sedative (del sistema nervoso centrale).
Agisce, infatti, sul recettore acido gamma-amminobutirrico, altrimenti detto “GABA”, il principale neurotrasmettitore inibitore a livello cerebrale, noto anche come “l’ormone della calma”.
Il GABA influenza l’attività cerebrale, modulando le onde alfa, correlate a uno stato di relax, e le onde beta, associate invece a una condizione ansia e stress. Ha il compito, infatti, di rallentare l’attività del cervello e di ridurre l’attività elettrica dei neuroni, inducendo rilassamento e riducendo il dolore. Quando i livelli di questo neurotrasmettitore sono bassi può succedere quindi di sentirsi agitati, stanchi e facilmente eccitabili (molto suscettibili agli stimoli esterni).
Una carenza di questa sostanza è attribuita a vari fattori, quali stress, squilibri glicemici (es. alimentazione troppo ricca di zuccheri), diabete, celiachia, e altre malattie autoimmuni. Un deficit di GABA può innescare una serie di disturbi, quali stress, ansia e panico immotivati, scarsa attenzione, mente senza riposo e persino spasmi muscolari.
L’honokiolo, utilizzato sotto forma di integratore, è utile quindi per contrastare l’ansia, nell’alleviare lo stress, nel favorire la concentrazione e il sonno. Questo composto inoltre, vanta proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e antiossidanti. Nei fitoderivati l’honokiolo è associato, solitamente, al magnololo. Questa sostanza viene estratta prevalentemente dalla corteccia della Magnolia Officinalis e come l’honokiolo è un modulatore del recettore GABA, e ha quindi proprietà ansiolitiche. È in grado di ridurre gli stati associati allo stress psico-fisico inibendo la produzione del cortisolo, famoso anche come “l’ormone dello stress”, che induce anche a mangiare più zuccheri e ad accumulare grasso addominale.
Per quanto attiene alle controindicazioni ed effetti collaterali, attualmente non è stata segnalata alcuna tossicità significativa o effetto collaterale associato all’uso dell’honokiolo, purché si rispettino i dosaggi consigliati. Come per tutti i fitoderivati ne è sconsigliato l’impiego in gravidanza o durante l’allattamento.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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