Un Mondo Ecosostenibile
ArboreeSpecie Vegetali

Melaleuca linariifolia

Melaleuca linariifolia

La Neve in estate (Melaleuca linariifolia Sm.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Myrtaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Myrtales,
Famiglia Myrtaceae,
Sottofamiglia Myrtoideae,
Tribù Melaleuceae,
Genere Melaleuca,
Specie M. linariifolia.
Sono sinonimi i termini:
– Melaleuca stricta Dum.Cours.;
– Metrosideros hyssopifolia Cav.;
– Myrtoleucodendron linariifolium (Sm.) Kuntze;
– Ozandra hyssopifolia (Cav.) Raf..

Etimologia –
Il termine Melaleuca proviene dal greco μέλας mélas nero e da λευκός leucós bianco; su questo nome, utilizzato da Linneo, William Jackson Hooker scrive: “μέλας, nero, e λευκός, bianco; lo stesso che Caja-puti, o albero bianco, il nome in lingua Malay della specie originale e perciò chiamata anche Leucadendron e Arbor alba.”
L’epiteto specifico linariifolia viene dal genere Linaria (da Linum, dal greco λίνον línon, divenuto linum in latino: lino, per le foglie simili a quelle del lino) linaiola e da folium foglia: con foglie come quelle della linaiola.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Melaleuca linariifolia è una pianta endemica dell’Australia orientale.
Questa pianta ha una distribuzione nelle aree di Maryborough nel Queensland a Bawley Point nel distretto di Ulladulla nel Nuovo Galles del Sud.
C’è anche una popolazione disgiunta nel Blackdown Tableland National Park nel Queensland.
Il suo habitat è quella della brughiera e delle foreste di sclerofille secche; di solito cresce vicino a corsi d’acqua o paludi, vicino alla costa, anche sugli altipiani costieri, spesso su scisto.

Descrizione –
La Melaleuca linariifolia è un piccolo albero o arbusto sempreverde che cresce fino a un’altezza di 6-10 m.
Ha una corteccia caratteristica e attraente di colore bianca o bianco crema, cartacea e una fitta chioma.
Le sue foglie sono disposte in coppie alternate, glabre tranne quando sono molto giovani, lunghe 17–45 mm, larghe 1–4 mm, da lineari a lanceolate e con una vena media evidente.
I fiori sono di colore da bianco a bianco crema, profumati e disposti in spighe all’estremità dei rami che continuano a crescere dopo la fioritura, talvolta anche all’ascella superiore delle foglie. Ogni spiga è larga e lunga fino a 40 mm e contiene da 4 a 20 fiori singoli. I petali sono lunghi 2,5-3,3 mm e cadono quando il fiore matura. Gli stami sono disposti in cinque fasci intorno al fiore e ogni fascio contiene da 32 a 73 stami.
I fiori fioriscono per un periodo relativamente breve, tra ottobre e febbraio e sono seguiti da frutti che sono capsule legnose, lunghe 2,5-4 mm e lunghe 4-5 mm sparse lungo gli steli. Le capsule fruttifere hanno valvole che non sporgono oltre il bordo della capsula.

Coltivazione –
La Melaleuca linariifolia è un arbusto che viene raccolto allo stato naturale per l’uso locale come medicinale e fonte di olio essenziale. Questa pianta è soggetta anche a coltivazione come siepe.
Questa pianta si trova dalla zona temperata calda ai tropici, crescendo sia in climi semi-aridi che umidi. Le piante tollerano temperature basse occasionali fino a circa -5 °C quando sono dormienti, specialmente se la precedente stagione di crescita è stata abbastanza calda da far maturare completamente il legno.
Richiede un terreno fertile, ben drenato e privo di calcare, che trattiene l’umidità e coltivato in pieno sole.
Questa pianta preferisce un terreno che non contiene molto azoto.
Il seme impiega circa 12 mesi per svilupparsi sulla pianta, le capsule legnose del seme persistono per 3 o più anni.
La potatura va eseguita meglio dopo che le piante sono fiorite con l’intenzione di mantenere un portamento compatto.
La propagazione avviene per seme che va seminato in superficie in primavera o in autunno in vasi con terreno costantemente umido in una serra calda.
Si consiglia di immergere in 5 cm d’acqua senza innaffiare dall’alto. Si coltiva fino a quando le piantine non sono alte 0,5 cm, quindi si rimuovono dall’acqua e si invasano una settimana dopo.
Le piantine vanno poi coltivate almeno per il loro primo inverno in una serra e poi piantate a tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste. Si consiglia, inoltre, di dare alle piante una protezione dal freddo per i primi inverni all’aperto.
La propagazione può avvenire per talee semimature nel periodo di luglio/agosto.
La Melaleuca linariifolia è una pianta che si ibrida liberamente con altri membri di questo genere.

Usi e Tradizioni –
La Melaleuca linariifolia è stata formalmente descritta per la prima volta nel 1797 da James Edward Smith in Transactions of the Linnean Society of London.
Questa pianta è coltivata come albero ornamentale per parchi e giardini ed è anche usata come schermo o frangivento in Australia e all’estero.
Dovrebbe essere piantata con cautela in quanto può danneggiare i tubi delle acque reflue ed è facilmente infiammabile, quindi non dovrebbe essere piantata in aree a rischio di incendio.
Dal punto di vista ecologico è fonte di cibo e di habitat adatti per gli animali nativi, inclusi molti insetti.
Da questa pianta si ricava un olio essenziale ottenuto dalle foglie fresche e dai ramoscelli, con proprietà antibatteriche.
Quest’olio essenziale viene utilizzato per vari impieghi:
– è uno dei più importanti antisettici naturali e merita un posto in ogni farmacia;
– è utile per il trattamento di punture, ustioni, ferite e infezioni della pelle di ogni tipo;
– è fortemente antisettico, diaforetico ed espettorante;
– stimola il sistema immunitario ed è efficace contro un’ampia gamma di infezioni batteriche e fungine.
È utilizzato anche per uso interno nel trattamento di infezioni croniche e di alcune infezioni acute, in particolare cistite, febbre ghiandolare e sindrome da stanchezza cronica.
Viene utilizzato esternamente nel trattamento di mughetto, infezioni vaginali, acne, piede d’atleta, verruche, verruche, punture di insetti, herpes labiale e lendini.
Si applica puro su verruche, verruche e lendini, ma viene diluito con un olio vettore come quello di mandorla per altri usi.
L’olio contiene circa il 40% di terpinen-4-olo, che è ben tollerato dalla pelle e il 5% di cineolo che è irritante. Tuttavia, negli oli di scarsa qualità i livelli di cineolo possono superare il 10% e in alcuni casi fino al 65%.
L’olio essenziale viene utilizzato in aromaterapia.
L’olio essenziale ricavato dalle foglie ha un profumo di noce moscata ed è usato in medicina e nei saponi.
Tra gli altri usi questa pianta può essere utilizzata per la copertura vegetazionale in climi adatti.
Il legno della Melaleuca linariifolia è molto resistente in condizioni di terreno umido o bagnato.

Modalità di Preparazione –
Della Melaleuca linariifolia si utilizzano sia le foglie fresche e i ramoscelli da cui si estrae un olio essenziale con proprietà per utilizzi interni o esterni.
Viene applicato per vari impieghi ed è molto usato nella medicina tradizionale delle aree dove cresce spontaneamente questa pianta.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




2 pensieri riguardo “Melaleuca linariifolia

  • Maria Guedes

    No entiendo cuando dice que requiere un suelo fértil y … ” prefiere suelos que no contengan mucho N”

    Rispondi
    • ecosostenibile

      Nos referimos a que el suelo debe tener buena fertilidad (buen contenido en materia orgánica) pero el contenido de N, proveniente de fertilizantes sintéticos, debe ser reducido.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *