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Come si coltiva la Fitolacca

Come si coltiva la Fitolacca

La Fitolacca, conosciuta anche come Uva turca arborea o Cremesina arborea (Phytolacca dioica L.) è un albero sempreverde della famiglia delle Phytolaccaceae originaria della pampa del sud America ma oggi diffusa in tutta la regione mediterranea.
Questa pianta raggiunge i 20 m di altezza ed è caratterizzata da radici nodose affioranti dal terreno in prossimità del fusto e da un tronco breve e tozzo, diviso in più rami. In Italia fiorisce tra la primavera e l’estate.
La Phytolacca dioica è una pianta dioica con strutture riproduttive costituite da fiori prodotti in racemi peduncolati, spesso penduli; quelli maschili presentano il calice bianco-verdastro e fino a 30 stami; quelli femminili hanno un calice verdognolo, più grande e un vistoso ovario a spicchi.
I frutti, dall’aspetto caratteristico, sono piccoli grappoli di bacche nere.

Coltivazione –
La Fitolacca è una pianta che si può coltivare solo in zone miti, con minima invernale di 5 °C, in quanto soffre le temperature rigide e le gelate anche tardive; in presenza di gelate si possono avere disseccamenti di parti della pianta.
Per questo motivo in Europa è impiegata come pianta ornamentale nelle zone a clima mediterraneo.
Fuori da questo areale può essere coltivata in vaso (con diametro min 40 cm per pianta alta 80 cm) da ricoverare nel periodo invernale in una veranda o serra fredda.
Per la coltivazione di questa pianta bisogna scegliere, possibilmente, dei terreni sciolti (quindi tendenzialmente sabbiosi o al limite di medio impasto), profondi e ben drenati. Tuttavia, garantendo un buon drenaggio, la pianta può crescere in qualsiasi terreno purché non si verifichino ristagni.
La zona dove coltivare la Phytolacca dioica deve essere possibilmente soleggiata o, al limite, a mezz’ombra. Piante coltivate in zone ombreggiate crescono male e fioriscono poco o per niente.
All’impianto della Fitolacca si consiglia di porre nella buca che ospita la pianta del concime organico maturo (stallatico o humus di lombrico) da ridistribuire ogni inizio primavera al colletto della pianta ricoprendolo.
La pianta va irrigata durante i primi anni di vita dal mese di aprile in poi per poi utlizzare il soccorso idrico, nelle piante mature, solo in caso di lunghi periodi di siccità.
Si ricorda, inoltre, che è una pianta a rapido accrescimento.
Si ricorda che siccome la sua linfa è velenosa non è adatta ad essere posta vicino a pascoli di bestiame ed è immune alle cavallette e altri parassiti. Per ragioni simili, le foglie sono a volte utilizzate come lassativo o purgante.

Usi –
La Fitolacca è una pianta che viene impiegata nelle zone miti dell’Europa nei parchi e nelle alberature stradali.
Si ricorda, inoltre, che numerose specie del genere Phytolacca sono piante utilizzate a scopi medicinali perché contengono potenti infiammatori e proteine che hanno un azione antivirale.
Inoltre questa pianta, essendo strettamente imparentata con le erbacee (da cui deriva), il suo tronco è costituito da un ispessimento anomalo del fusto piuttosto che vero legno. Come risultato la Phytolacca dioica cresce velocemente ma il suo legno è piuttosto morbido e spugnoso, tanto da poter essere tagliato con un coltello. Queste proprietà l’hanno portata ad essere utilizzata nell’arte del bonsai, poiché è facilmente manipolata per creare l’effetto desiderato.
È un simbolo dell’Uruguay e dell’Argentina. La sua chioma è abbastanza distinguibile da lontano per la larghezza e offre protezione e riparo dal sole e dalla pioggia.




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