Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come si coltiva il larice giapponese

Come si coltiva il larice giapponese

Il Larice del Giappone (Larix kaempferi (Lamb.) Carr.) è una specie originaria del Giappone (Isola di Honshu), dove forma ampi boschi misti con confifere e latifoglie (querce, faggi, betulle). Al limite della vegetazione diventa spesso una pianta nana, dall’aspetto molto attraente.
Questa pianta è oramai alquanto diffusa in quanto introdotta perché resiste al cancro del larice. Può raggiungere i 40 metri d’altezza. La particolarità di questo albero è che è molto elastico, e può assumere forme molto strane.
È una pianta che ha una buona resistenza al freddo ed adatto a formare siepi alte con un meraviglioso colore autunnale.
Le strutture riproduttive del Larix kaempferi sono dei coni maschili gialli e globosi (circa 1 cm di diametro) e coni femminili, più grandi, eretti, rosso-viola prima della fecondazione, ovoidali.
Il frutto è un cono globoso, bruno a maturità, con squame arrotondate. Le pigne rimangono sui rami per diversi anni dopo la disseminazione.

Coltivazione –
Il Larix kaempferi è una pianta che preferisce terreni abbastanza leggeri e profondi, tuttavia riesce a crescere anche su terreni più compatti.
È una pianta molto sensibile all’inquinamento e cresce male in suoli gessosi. Infatti ha bisogno che la terra rimanga fresca per tutta la stagione, perché non sopporta le siccità estive.
Il larice giapponese ha bisogno di un’esposizione al sole, anche mezz’ombra, oltre che ben ventilato. Si ricorda, comunque, che le giovani piantine si sviluppano inzialmente anche meglio se parzialmente ombreggiate.
Se si è già in possesso di una giovane piantina acquistata in vivaio si ricorda che il trapianto va effettuato quando le sue foglie sono cadute. Si consiglia, inoltre di acquistare giovani piantine che sono da poco nel loro vaso per evitare di dover trapiantare piante con apparati radicali contorti e che mal si prestano al trapianto.
Una volta piantato, inoltre, i suo aghi inizieranno ad acidificare il terreno sotto l’albero, per cui difficilmente sotto la pianta possono crescere piante che non tollerano queste condizioni.
La pianta si presta bene a crescere da sola ma anche per la formazione di siepi molto alte che nel periodo autunnale assumono una bellissima colorazione giallo ocra.

Usi –
Il Larice del Giappone si è diffuso in Europa, a partire dall’Ottocento, come pianta ornamentale. In Italia, fino agli anni ’60, è stato impiegato in rimboschimenti sulle Alpi e sugli Appennini, anche ibridandolo con il larice europeo.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *