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Helichrysum arenarium

Helichrysum arenarium

L’ Elicriso arenarico (Helichrysum arenarium (L.) Moench, 1794) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Asteroideae,
Tribù Gnaphalieae,
Sottotribù Gnaphaliinae,
Genere Helichrysum,
Specie H. arenarium.
Sono sinonimi i termini:
– Cyttarium arenarium (L.) Peterm.;
– Gnaphalium arenarium L.;
– Helichrysum arenarium (L.) DC., 1805.

Etimologia –
Il termine Helichrysum proviene dal greco ἥλιος hélios il sole e da χρυσόϛ chrysós oro: in riferimento al colore giallo dorato dei fiori di molte specie appartenenti a questo genere.
L’epiteto specifico arenarium è legato al suo ordinario ambiente di crescita e quindi collegato alla sabbia, da arena rena, sabbia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Helichrysum arenarium è una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia centrale e della Cina e presente in Europa. Si trova per lo più nella Francia orientale fino alla Danimarca e sulle montagne dell’Uzbekistan su praterie sabbiose e brughiere. È anche ampiamente diffuso sulla costa dalmata in Croazia, dove i locali lo raccolgono e lo vendono regolarmente per tutta l’estate (clima mediterraneo locale permettendo anche fino a settembre e ottobre).
Il suo habitat è quello dei luoghi sabbiosi asciutti, brughiere, dune, pinete. ecc..

Descrizione –
L’ Helichrysum arenarium è una pianta erbacea perenne che cresce fino a raggiungere un’altezza media di 0,3 m.
Le foglie sono piatte, con quelle inferiori di forma ellittica, mentre quelle superiori sono lineari; queste sono lanose su entrambi i lati.
I capolini sono disposti liberamente, in una forma che è un incrocio tra ombrella e pannocchia. I singoli fiori sono di colore giallo dorato brillante e larghi da 3 a 4 mm.
Il frutto è un achenio oblungo, dotato di un pappo.

Coltivazione –
L’ Helichrysum arenarium è una pianta perenne che viene raccolta allo stato naturale per uso locale come medicinale.
Questa pianta può essere agevolmente coltivata ma richiede una posizione riparata, in terreni ben drenati ed in posizione soleggiata.
La pianta viene spesso coltivata per i suoi fiori che sono ampiamente usati come decorazione e in ghirlande, ecc..
La propagazione può avvenire per seme che va seminato nel periodo tardo inverno / inizio primavera in serra. Il seme di solito germina in 2 – 3 settimane a 20 °C. le singole piantine vanno poi trapiantate nelle loro posizioni permanenti nel periodo della tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.

Usi e Tradizioni –
L’ Helichrysum arenarium è una pianta simile all’Helichrysum stoechas.
L’ Helichrysum arenarium è una pianta ampiamente utilizzata per l’estrazione di oli essenziali. I suoi fiori hanno una lunga tradizione nell’etno medicina europea come farmaco erboristico colagogo, coleretico, epatoprotettivo e disintossicante. I fiori sono ricchi di composti fenolici tra cui flavonoidi, calconi, acidi fenolici, cumarine e pironi. Oltre ai polifenoli, da questa pianta sono stati isolati anche altri composti come steroli, lignani e glicosidi di composti aromatici. La maggior parte degli autori conferma che il gruppo più importante di composti responsabili delle attività biologiche sono i flavonoidi. Inoltre, sono state segnalate attività significative della naringenina, uno dei principali flavonoidi dell’ Helichrysum arenarium. Non ci sono invece dati clinici sull’analisi degli estratti o dei preparati a base di questa pianta.
Sebbene l’ Helichrysum arenarium sia ben noto in fitoterapia per il suo potenziale nel trattamento della malattia della colecisti e sia classificato come specie a rischio di estinzione in un certo numero di paesi europei, in letteratura sono disponibili pochissimi dati sulla sua coltivazione.

Modalità di Preparazione –
Dell’ Helichrysum arenarium si utilizzano i fiori freschi o secchi, o l’intera erba fiorita, in quanto sono colagoghi, diuretici, cutanei e gastrici.
Dalle parti di questa pianta si prepara un infuso utilizzato nel trattamento dei disturbi della cistifellea e come diuretico nel trattamento di reumatismi, cistiti, ecc..
Dalle piante in fiore si ottiene un rimedio omeopatico. Viene utilizzato nel trattamento dei disturbi della cistifellea e della lombalgia.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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