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Safranale

Safranale

Il safranale, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 2,6,6-trimetilcicloesa-1,3-diene-1-carbaldeide è un composto organico di origine vegetale.
Il safranale ha formula bruta molecolare: C10H14O ed è il costituente principalmente responsabile dell’aroma dello zafferano.
Il safranale oltre ad essere un composto organico isolato dallo zafferano, la spezia costituita dagli stimmi dei fiori di croco (Crocus sativus L.), è presente in molte altre piante come:
Camellia sinensis (L.) Kuntze;
Ficus carica L.;
Cuminum cyminum L.;
Citrus limon (L.) Osbeck;
– ed altre ancora.
Dal punto di vista biochimico si ritiene che il safranale sia un prodotto di degradazione del carotenoide zeaxantina attraverso l’intermedio picrocrocina.
Il safranale è un efficace anticonvulsivante negli animali; ha dimostrato di agire come un agonista dei recettori GABAA.

Il safranale mostra anche un’elevata attività antiossidante e di eliminazione dei radicali liberi, unitamente, in vitro, a citotossicità verso le cellule tumorali.
Uno dei suoi meccanismi d’azione antitumorali è quello dell’interruzione delle normali dinamiche di assemblaggio dei microtubuli cellulari.
Inoltre si è dimostrato che il safranale ha proprietà antidepressive negli animali e in studi pilota sugli esseri umani.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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