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Come si coltiva la Salvastrella

Come si coltiva la Salvastrella

La Salvastrella (Sanguisorba officinalis L.) è una pianta erbacea perenne originaria del Nord Europa, Nord America e Asia settentrionale. In Italia si trova facilmente nel Settentrione, più rara al Sud e assente nelle isole.
Questa pianta cresce nelle zone umide e ricche di sostanza organica dal piano fino a più di 2.000 metri.
Questa pianta viene coltivata e ricercato per le proprietà terapeutiche delle sue radici che sono: antiinfiammatorie, digestive, aperitive, astringenti, emostatiche e toniche. Per uso esterno può essere usata come detergente e lenitivo della pelle e delle mucose infiammate. Cura i disturbi di stomaco, il meteorismo, le emorroidi, le cistiti, i calcoli della vescica. Si impiega sottoforma di decotto o di infuso. A tale scopo vengono usate tutte le parti aree della pianta.
Le foglie fresche, così come quelle di Sanguisorba minor Scop., si possono usare per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte, a cui conferiscono un leggero sapore di cetriolo.
Le foglie (dal leggero sapore di cetriolo) si possono usare per insaporire insalate, minestre, verdure cotte e formaggi molli. È consigliato l’impiego delle giovani foglie per accrescere l’appetito.

Coltivazione –
La Salvastrella viene coltivata, oltre che per gli usi suddetti, anche come pianta da bordura per le sue foglie eleganti e le infiorescenze bruno porpora a scovolino.
Questa pianta predilige climi temperati e freddi ed è resistente al gelo. Cresce bene in posizione soleggiata ma anche in luoghi semi ombreggiati. Può essere coltivata anche in vaso, utilizzando un terriccio universale.
La salvastrella può essere riprodotta per seme o divisione dei rizomi.
La semina si effettua, direttamente in pieno campo, nel periodo di marzo-aprile e in seguito in settembre-ottobre. Se si vuole anticipare il raccolto si può seminare in serra protetta nel periodo di febbraio-marzo. In questo modo si avrà un raccolto da maggio fino a ottobre. Se si coltiva in vaso, prima della semina, è bene porre sul fondo uno strato di argilla espansa, in modo da evitare il contatto delle radici con i ristagni.
Nella coltivazione di questa pianta si ricorda che il terreno deve essere sempre umido e in particolare nei mesi caldi è importante predisporre un corretto ciclo di irrigazione. Nella coltivazione in vaso è bene fare attenzione ai ristagni d’acqua nel sottovaso: è una pianta che soffre il contatto con l’acqua che provoca marciumi e asfissia radicale.
Per ottenere una maggiore produzione di foglie si possono togliere i fiori alla loro comparsa in modo da far continuare più a lungo la fase vegetativa della pianta.

Raccolta e conservazione –
Si consiglia di raccogliere le foglie e utilizzarle fresche o essiccate in luogo ombroso e ventilato.
Le foglie, con un sapore simile al cetriolo, vengono utilizzate anche in cucina, per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte.




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