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Trappole chemiotropiche per insetti

Trappole chemiotropiche per insetti

Le trappole chemiotropiche per la cattura degli insetti sono quello che sfruttano il principio di utilizzare un attrattivo che stimola il senso olfattivo degli insetti.
Queste trappole usano, pertanto, un attrattivo chimico che in genere può essere un feromone o un attrattivo alimentare.
Tra le trappole chemiotropiche svolgono un ruolo molto importante quelle a feromoni che hanno avuto, soprattutto negli ultimi tempi, una larghissima diffusione.
Queste trappole si basano sull’utilizzo di un feromone sessuale, riprodotto sinteticamente, in grado di creare la cosiddetta “confusione sessuale” che trae in inganni gli insetti e quindi li sottraggono, in qualche modo, all’evento della riproduzione.
Le trappole a feromoni si trovano in commercio ma possono anche essere costruite artigianalmente acquistando semplicemente il feromone e ponendolo in una trappola auto costruita che può essere di differente fattura.
Le trappole a feromoni sono ovviamente molto selettive in quanto il feromone utilizzato sarà quello di una specie di insetti per cui si eviterà di fare una cattura massale con evidenti problemi ecologici per la diminuzione dell’entomofauna.
Queste trappole hanno, inoltre, un vasto raggio d’azione; si pensi, ad esempio, che il maschio della Tignola dell’olivo è in grado di captare il feromone anche a distanza di qualche chilometro e una sola trappola a capannina, disposta in un oliveto nel periodo degli sfarfallamenti della generazione antofaga, può catturare anche migliaia di maschi in una settimana.
Un altro tipo di trappola chemiotropica, come anticipato, è quella che usa attrattivi alimentari. Queste trappole hanno, ovviamente, una minore selettività e si collocano in una posizione intermedia fra quelle cromotropiche e quelle a feromoni.

L’attrattivo alimentare utilizzato è normalmente di natura glucidica, come la melassa o uno zucchero sciolto in una soluzione acquosa, oppure protidica.
C’è da sottolineare che, comunque, le sostanze zuccherine non hanno una notevole efficacia come attrattivi alimentari, mentre in alcuni ambiti è ampiamente collaudata l’efficacia degli attrattivi proteici.
Gli attrattivi proteici in realtà sono costituiti da composti a base di prodotti che contengono ammoniaca o ammina, principi attivi molto graditi da svariati insetti.
Di queste trappole ne esistono molti tipi in commercio ma, anche qui, possono prepararsi trappole artigianali utilizzando semplicemente anche sali ammoniacali, come carbonato d’ammonio o bicarbonato d’ammonio.
Queste trappole chemiotropiche sono molto efficienti soprattutto per i Ditteri, ed in particolare, per la cattura dei Ditteri Tefritidi, con efficienza simile a quelle che utilizzano lo stesso feromone.
L’efficienza delle trappole chemiotropiche dipende comunque anche dalla scelta dell’ubicazione, in relazione soprattutto ai venti dominanti e, per determinate specie, all’illuminazione.
Le trappole chemiotropiche sono utili sia per il monitoraggio sia per il mass trapping, con notevoli differenze secondo le specie e l’attrattivo.
Se installate per effettuare un monitoraggio sono sufficienti, normalmente, 1-4 trappole ad ettaro (secondo i casi) quando s’impiegano i feromoni, oppure una densità maggiore con l’impiego di attrattivi alimentari.
L’efficacia poi di queste trappole è legata sia a condizioni ambientali che all’uso combinato di più attrattivi, in funzione dell’obiettivo che si vuole raggiungere.




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