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Neomys anomalus

Neomys anomalus

Il toporagno d’acqua mediterraneo o toporagno di Miller (Neomys anomalus Cabrera, 1907) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Soricidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota;
Regno Animalia;
Phylum Chordata;
Classe Mammalia;
Ordine Soricomorpha;
Famiglia Soricidae;
Genere Neomys;
Specie N. anomalus.
Sono riconosciute come sottospecie accettabili:
– Neomys anomalus anomalus;
– Neomys anomalus soricoides.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il toporagno d’acqua mediterraneo è un piccolo mammifero diffuso in gran parte dell’Europa, dal Portogallo alla Polonia, oltre che in Asia Minore ed Iran settentrionale, spingendosi ad est fino a Voronesh, in Russia.
Nel dettaglio è presente in: Albania, Austria, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Iran (anche se esistono segnalazioni dubbie per questo Paese e per l’Asia Minore), Italia, Liechtenstein, Lituania, Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ucraina.
In Italia è diffuso in gran parte della zona peninsulare, fatta eccezione per la penisola salentina.
Il suo habitat è quello delle aree umide, in particolar modo sulle sponde ricche di vegetazione dei piccoli corsi d’acqua, dalle basse quote sino a circa 1800 m s.l.m.. Nelle zone dove il suo areale si sovrappone a quello di Neomys fodiens, pare assumere abitudini di vita più terricole, anche se in generale è a prescindere meno legato all’acqua rispetto al congenere, potendolo osservare anche nelle torbiere o sui prati umidi.

Descrizione –
Il Neomys anomalus è un piccolo mammifero con una lunghezza testa-corpo di 6,4 – 8,8 cm, una lunghezza della coda di 3,1-5,4 cm, per un peso che oscilla tra 7,5 e 16,5 grammi.
Gli esemplari che non devono competere in aree con la presenza di con N. fodiens raggiungano dimensioni maggiori.
Questo mammifero si riconosce per avere il dorso di colore prevalentemente grigio scuro, mentre il ventre è di colore bianco-grigiastro, così come la gola e la mandibola.
Le zampe sono di colore rosato ed in particolare le posteriori sono larghe ed appiattite.
Il muso è nerastro e ricoperto da lunghe vibrisse.
Le punte dei denti sono di colore bruno-rossiccio.
La coda è glabra, di colore nerastro ed in proporzione più corta rispetto a quella di Neomys fodiens, inoltre ha sezione rotonda ed in genere viene portata sempre parallelamente al terreno.
Questa specie manca quasi del tutto dei bordi di setole sulle zampe posteriori e sulla parte inferiore della coda, il che ne tradisce le abitudini di vita non troppo strettamente acquatiche.
I suoi versi sono: squittii, sibili, gridi.

Biologia –
Il toporagno d’acqua mediterraneo raggiunge la maturità sessuale nell’anno di nascita.
La stagione riproduttiva va dal periodo di aprile a settembre; in questi periodi il maschio bracca la femmina in estro per accoppiarsi, per poi allontanarsi dopo l’accoppiamento.
La gestazione dura circa tre mesi, al termine della quale vengono dati alla luce dai quattro agli otto cuccioli, che sono in grado di vedere solo a partire dalla seconda settimana e mezza d’età e vengono svezzati attorno al mese di vita.
La femmina è in grado di dare alla luce da 2 a 3 nidiate all’anno.
La speranza di vita di questi mammiferi, in cattività, è di circa 2 anni.

Ruolo Ecologico –
Il Neomys anomalus ha abitudini principalmente solitarie ed è inoltre catadromo, ossia alterna periodi di riposo e di attività durante l’intero arco delle 24 ore. È in grado di nuotare molto bene e si immerge con facilità, anche se spesso si muove sul terreno ed addirittura lo si trova in ambienti del tutto privi di fonti d’acqua permanenti.
Questo piccolo mammifero si alimenta sfruttando le sue abilità natatorie per procacciarsi cibo; questo è costituito principalmente da piccoli pesciolini, granchi e vermi. Sulla terra ferma si nutre prevalentemente di invertebrati, ma all’occorrenza caccia attivamente anche le rane.
Per quanto riguarda il suo stato di conservazione, secondo la IUCN, vista la mancanza di dati sull’entità numerica delle popolazioni di questa specie non è ancora noto il suo trend evolutivo. Inoltre le sue abitudini ecologiche sembrano essere condizionate dalla competizione con il più grande congenere Neomys fodiens. In assenza di quest’ ultimo, Neomys anomalus adotta abitudini più strettamente acquatiche e aumenta le proprie dimensioni corporee.
Le principali minacce sono determinate dalla continua perdita di ambienti idonei, quali il prosciugamento di corsi di fiumi e ruscelli, nonché la continua distruzione della vegetazione ripariale, rappresentano fattori limitanti per la sopravvivenza delle popolazioni di questo mammifero (G. Amori in Spagnesi & Toso 1999). L’uso di pesticidi può essere un problema aggiuntivo.
Tra le misure di conservazione si ricorda che la specie è elencata nell’appendice III della Convenzione di Berna e inclusa in numerose aree protette. Specie non cacciabile secondo la legge italiana 157/92. Valutata Least Concern dallo European Mammal Assessment (Temple & Terry 2007).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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