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Acido ibotenico

Acido ibotenico

L’ acido ibotenico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido α-ammino-2,3-diidro-3-osso-5-isossazolacetico è una sostanza tossica presente nell’ Amanita muscaria e nell’ Amanita pantherina.
L’ acido ibotenico ha formula bruta o molecolare: C5H6N2O4.
Sia l’acido ibotenico che il muscimolo (suo metabolita) sono delle tossine molto attive agenti sul Sistema Nervoso Centrale.
Il muscazone, altro alcaloide presente nell’Amanita muscaria in minima parte, invece non sembra avere effetti tossici.
Inoltre i sintomi più evidenti di intossicazione da acido ibotenico si manifestano con scoppi d’ira e di ilarità, e allucinazioni alle quali segue uno stato di torpore e spossatezza.
Sia l’acido ibotenico che il muscimolo sono resistenti alla cottura e sono idrosolubili, per cui l’allontanamento dell’acqua di ebollizione ne ridurrà la concentrazione. Queste tossine resistono anche in maniera notevole sui carpofori essiccati di Amanita muscaria e di Amanita pantherina, nei quali è possibile ritrovarli anche dopo 5-7 anni di conservazione a temperatura ambiente
È stato osservato che l’acido ibotenico, strutturalmente correlato all’acido glutammico, genera eccitazione, a differenza del muscimolo essendo più simile al GABA (acido gamma amminobutirrico), esercita un effetto depressivo. Inoltre l’effetto allucinogeno del muscimolo è circa 5 volte superiore rispetto a quello dell’acido ibotenico.

Dal punto di vista biochimico l’acido ibotenico è un agonista del recettore glutammato.
In ratti di laboratorio, la somministrazione intraperitoneale di un estratto acquoso di Amanita muscaria (contenente acido ibotenico), induce alterazioni a carico di alcuni parametri emato-chimici.
Si è osservata, in particolare, una ridotta attività dell’acetilcolinesterasi, riduzione dei livelli epatici di glicogeno con conseguente incremento della glicemia e riduzione dell’azotemia. Non viene invece modificata l’attività delle transaminasi seriche e non sono compromessi organi vitali quali fegato e reni. Nel giro di sei ore i valori modificati dalla ingestione del fungo tendono a normalizzarsi.
Secondo la legislazione italiana l’acido ibotenico, il muscimolo ed il muscazone non sono inseriti nelle Tabelle contenenti le sostanze stupefacenti o psicotrope sottoposte alla vigilanza ed al controllo di cui all’articolo 14 del Decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modifiche.
In molti paesi europei, come Svezia, Norvegia, Olanda, Finlandia, Danimarca, Inghilterra, i funghi che contengono queste sostanze possono essere legalmente comprati, venduti e posseduti. In Canada i funghi non risultano sottoposti a controllo. Negli Stati Uniti, in particolare nello stato della Louisiana, l’utilizzo non è legale se riferito all’uomo, mentre la legge permette il possesso per scopi rigorosamente estetici, paesaggistici e decorativi.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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