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Dicentra cucullaria

Dicentra cucullaria

Il calzone dell’olandese (Dicentra cucullaria (L.) Bernh.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Papaveraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Papaverales, Famiglia Papaveraceae e quindi al Genere Dicentra ed alla Specie D. cucullaria.

Etimologia –
Il termine Dicentra proviene dal greco δις dis due volte e da κέντρον céntron sperone: per i sepali che si prolungano in due lunghi speroni.
L’epiteto specifico cucullaria è di provenienza greca col significato di incappucciati, in riferimento alla forma del fiore.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Dicentra cucullaria è una pianta erbacea perenne, originaria dei boschi del Nord America orientale e con una popolazione disgiunta nel bacino della Columbia presente dalla Nuova Scozia alla Carolina del Nord e dall’ovest al Kansas.
Il suo habitat è caratterizzato dai fitti boschi decidui di montagna e radure, su suoli ricchi di argilla, dal livello del mare a 1500 metri.

Descrizione –
La Dicentra cucullaria è una pianta perenne che può crescere fino a 12 – 15 cm di altezza. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti che non superano i 15 centimetri di altezza, e da foglie divise, molto simili a quelle delle Felci.
Presenta foglie di colore verde pallido di dimensioni di 10-36 cm di lunghezza e 4-18 cm di ampiezza, con un picciolo di lunghezza di 5-24 cm; le foglie sono trifogliate con foglioline finemente divise.
I fiori sono a forma di cuore, generalmente bianchi, raramente soffusi di rosa, lunghi 1–2 cm. Si formano all’inizio della primavera in racemi da 3 a 14 fiori su steli lunghi 12–25 cm. A differenza della Dicentra canadensis, con cui è strettamente imparentata, i fiori mancano di fragranza.
Il pistillo di un fiore, dopo l’impollinazione, si sviluppa in un baccello sottile di 7–16 mm di lunghezza e 3–5 mm, ristretto a un punto su entrambe le estremità. La capsula si divide a metà quando i semi sono maturi. I semi sono a forma di rene, con un debole reticolo. Ognuno ha un organo carnoso chiamato elaiosoma che attira le formiche.

Coltivazione –
La Dicentra cucullaria è una pianta che cresce allo stato spontaneo ma che può essere facilmente coltivabile in un terreno ricco e leggero, preferibilmente con pH da neutro a leggermente acido. Inoltre preferisce l’ombra leggera e una posizione riparata ma si sviluppa bene anche con un’ombra più intensa.
Le piante sono resistenti almeno a -20 °C.
Il seme è difficile da raccogliere, matura e cade dalla pianta molto rapidamente e la pianta diventa dormiente nel periodo estivo.
Dopo l’allegagione, i bulbi di Dicentra cucullaria rimangono dormienti fino all’autunno, quando l’amido conservato viene convertito in zucchero. Anche in questo periodo vengono prodotti sotto terra boccioli di fiori e primordi fogliari; questi poi rimangono dormienti fino alla primavera.
La Dicentra cucullaria, viste le dimensioni piuttosto ridotte, si adatta perfettamente alla coltivazione nei giardini rocciosi.
I semi di questa pianta vengono diffusi dalle formiche , un processo chiamato mirmecoria. Le formiche portano i semi nel loro nido, dove mangiano gli elaiosomi, e mettono i semi nei detriti del nido, dove vengono protetti fino a quando non germinano. Questi hanno anche il vantaggio di crescere in un mezzo reso più ricco dai detriti del formicaio.
La propagazione artificiale può essere eseguita conservando il seme non appena è maturo in un magazzino non riscaldato.
Il seme immagazzinato dovrebbe essere seminato all’inizio della primavera. La germinazione avviene solitamente entro 1 – 6 mesi a 15 °C. Con due settimane di stratificazione calda a 18 °C, seguite da sei settimane a 2 °C, si possono abbreviare i tempi di germinazione.
Un altro sistema di propagazione è quello di utilizzare i ciuffi più grandi della pianta che possono essere ripiantati direttamente nelle loro posizioni permanenti, anche se è meglio sistemare i ciuffi più piccoli e farli crescere in una serra fredda fino a quando non si radicano bene, per poi trapiantarli in primavera.

Usi e Tradizioni –
La Dicentra cucullaria è una pianta che viene raccolta in natura per uso locale come medicinale.
Non si conoscono particolari impieghi alimentari.
In campo medico è invece una pianta alterativa e tonica.
I nativi americani e i primi coloni bianchi consideravano questa pianta utile per la sifilide e le malattie della pelle e come purificatrice del sangue. Questa pianta contiene diversi alcaloidi che possono avere effetti sul cervello e sul cuore, tuttavia la D. cucullaria può essere tossica e causare dermatite da contatto in alcune persone.
I tuberi essiccati sono stati usati come tonico e sono stati raccomandati in alcuni trattamenti.
Dalle radici si ricava un tè che è diaforetico e diuretico.
Dalle foglie si può ricavare un impiastro che viene utilizzato nel trattamento dei disturbi della pelle e come sfregamento muscolare per renderli più agili.
La pianta contiene un alcaloide che deprime il sistema nervoso centrale – ed è usato nel trattamento di paralisi e tremori.
Nella pianta contiene un composto allucinogeno per il bestiame.
Dal punto di vista ecologico questa pianta è legata alla presenza dei bombi, in particolar modo Bombus bimaculatus, una specie comune nordamericana orientale, che provvedono all’ impollinazione incrociata.La struttura del fiore e il meccanismo con cui vengono impollinati si è adattata ai bombi, che possono separare i petali esterni e interni del fiore. Questi usano le zampe anteriori per esporre lo stigma, lo stame e le antere. Poco dopo, spazzano il polline con un colpo in avanti utilizzando le zampe centrali, prima di lasciare il fiore per tornare alla colonia con il polline. In questo modo la D. cucullaria viene impollinata mentre questi impollinatori si spostano da una pianta all’altra e soddisfano le loro esigenze alimentari.

Modalità di Preparazione –
Il calzone dell’olandese, come detto, trova impiego in campo medico, utilizzando sia foglie che tuberi.
I tuberi possono essere essiccati per ricavare un prodotto tonico e vengono raccomandati in alcuni trattamenti.
Dalle radici si può preparare un tè con proprietà diaforetiche e diuretiche.
Infine, dalle foglie si può ricavare un impiastro che viene utilizzato nel trattamento dei disturbi della pelle e come unguento per rendere più agili i muscoli.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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