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Amanita muscaria var. aureola

Amanita muscaria var. aureola

L’Ovulo malefico o Ovolaccio (Amanita muscaria var. aureola (Kalchbr.) Quél., 1886) è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia delle Amanitaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Amanitaceae e quindi al Genere Amanita ed alla Specie A. muscaria var. aureola.
Sono sinonimi obsoleti:
– Agaricus aureolus Kalchbr. 1873;
– Amanita aureola (Kalchbr.) Sacc.;
– Amanita muscaria f. aureola (Kalchbr.) J.E. Lange.

Etimologia –
Il termine Amanita proviene dal greco ἀμᾱνῖται amanítai, appellativo dato dagli antichi greci ai funghi provenienti dal monte Ἄμᾱνoς Ámanos della Turchia asiatica.
L’epiteto specifico muscaria derive dalla consuetudine che nel Nord Europa si mettevano pezzi del fungo in acqua o latte per attirare le mosche che rimanevano stordite.
Il nome della varietà aureola per il colore debolmente dorato del carpoforo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Amanita muscaria var. aureola è un fungo simbionte, non molto diffuso, che cresce in estate, solitario, in boschi di latifoglie o aghifoglie, soprattutto di Abete rosso (Picea abies) e Betulla (Betula pendula).

Riconoscimento –
Questo fungo si riconosce per il cappello di 40-80 mm di diametro, di forma emisferica, poi convessa, piano-convessa, di consistenza carnoso, con cuticola liscia, separabile, brillante, di colore giallo-arancio, arancione, arancio-rosso, con margine regolare, a volte con rare verruche fioccose bianche, fugaci.
Le lamelle sono libere al gambo, fitte, larghe, intercalate da lamellule, di colore bianche, biancastre, filo lamellare finemente fioccoso,concolore.
Il gambo è di 80-120 mm, di forma cilindrica, slanciato, ingrossato alla base in un bulbo ovoidale pieno, poi midolloso, di colore bianco, pruinoso all’apice, sotto l’anello irregolarmente fioccoso.
L’anello supero è pendulo, membranoso, ampio, con margine fioccoso e frastagliato, di colore bianco, finemente striato nella parte superiore.
La volva è di colore bianco, fragile, semilibera, dissociata in cercini ± concentrici fioccosi, aderenti al bulbo.
La carne è soda, poi abbastanza fragile, di colore bianca, sotto la cuticola gialla-arancio, con odore e sapore leggeri, gradevoli.
Al microscopio si notano delle spore bianche in massa, ellissoidali, di 9,0-11,2 x 6,5-7,5 µm, non amiloidi.

Coltivazione –
L’ Amanita muscaria var. aureola è un fungo senza interesse per la coltivazione per via della sua tossicità.

Usi e Tradizioni –
Questo fungo si distingue dall’Amanita muscaria per il cappello arancione senza verruche, la volva dissociata in frammenti quasi anulari e poco aderente al bulbo.
Inoltre questa variante dell’Amanita muscaria si è rivelata particolarmente pericolosa perché spesso confusa dai più inesperti con Amanita caesarea per via del cappello aranciato e privo di verruche bianche.
Si distingue dall’Amanita caesarea per il gambo e le lamelle bianche e per la volva non membranacea, annessa e non libera.
È un fungo velenoso che provoca intossicazioni di tipo neurotropico, come l’Amanita muscaria, dalla quale si differenzia per la volva a frammenti quasi anulari e per la mancanza di verruche sulla cuticola del cappello.

Modalità di Preparazione –
L’ Amanita muscaria var. aureola è un fungo da non raccogliere non solo per la sua velenosità ma perché alquanto raro.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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