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Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera

Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera

Il Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera, il cui codice WDPA è: 196045 è una area naturale protetta della Spagna, istituita nel 1991.
Il Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera è stato istituito per protegge il territorio dell’isola di Cabrera, nell’arcipelago delle Baleari, e di altri 18 piccoli isolotti che sorgono in sua prossimità.
La superficie complessiva di questo Parco è di 10.021 Ha, di cui 8.703 di zone marine e 1.318 di superficie terrestre.
Il Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera, inoltre, per via della biodiversità che lo interessa e per la ricchezza dell’avifauna, in base alla Direttiva 79/409/CEE (cosiddetta Direttiva Uccelli), è stato dichiarato Zona di protezione speciale (ZPS) per l’avifauna; inoltre è riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria (SIC), integrato nella Rete Natura 2000.
Successivamente, dal 2003, è considerato anche Area specialmente protetta di interesse mediterraneo (ASPIM).
Il Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera, dal punto di vista amministrativo, ricade nella municipalità di Palma di Maiorca.
Interessante è anche la genesi geografica dell’area di questo parco.
L’arcipelago di Cabrera, che si staccò dall’isola di Maiorca circa 15 000 anni or sono, si trova a 10 km a sud del Capo Salines di Maiorca.
Questo arcipelago comprende 19 isole e isolotti; la più estesa è Cabrera, seguita da Conejera. Gli altri isolotti sono S’illa de ses Rates, S’Estell Xapat, S’Estell de s’Esclatasang, S’Estell des Coll, S’Estell de Fora, L’Imperial, S’illa de ses Bledes, Illa des Fonoll, Na Redona, L’Esponja, Na Plana, Na Pobra, S’Illot Pla, S’Illot de Na Foradada, Na Foradada.
L’unica attività estrattiva consentita nel territorio del parco è la pesca artigianale tradizionale professionale, regolamentata dal Plan Rector de Uso y Gestión (PRUG) del parco.

Flora –
Come detto l’area del Parco è ricca di biodiversità sia floristica che faunistica. Per quanto riguarda la flora, nel parco sono state censite 516 specie di piante vascolari, 22 specie di muschi, 21 specie di licheni e 162 specie di alghe.
L’ambiente terrestre presenta una vegetazione a predominanza di macchia mediterranea xerofila (Oleo-ceratonion), in cui si inseriscono alcuni popolamenti di Pinus halepensis. Tra le specie più significative vi sono l’olivastro (Olea europaea), il ramno autoctono Rhamnus ludovici-salvatoris, l’euforbia arborea (Euphorbia dendroides), il ginepro fenicio (Juniperus phoenicea), il rosmarino (Rosmarinus officinalis), il lentisco (Pistacia lentiscus), l’efedra fragile (Ephedra fragilis), la timelea tricocca (Cneorum tricoccon), l’asparago spinoso (Asparagus horridus). La cintura litorale è dominata da Limonium spp., con lembi di salicornieto in cui predominano specie alofile quali Sarcocornia fruticosa e Suaeda vera, talora associate a Malva arborea.
Sono presenti diversi endemismi balearici, quali l’astragalo delle Baleari (Astragalus balearicus), l’iperico balearico (Hypericum balearicum), il bosso balearico (Buxus balearica), la peonia balearica (Paeonia cambessedessi); è inoltre presente una sottospecie di robbia (Rubia balearica caespitosa), il cui areale è limitato all’isola di Cabrera.
Inoltre, nell’ambiente marino, che rappresenta l’85% della superficie del parco, sono presenti ampie praterie di Posidonia oceanica, la comunità climax del mar Mediterraneo, che esercita una notevole azione nella protezione della linea di costa dall’erosione e ospita al suo interno una moltitudine di organismi animali e vegetali, che vi trovano nutrimento e protezione. Lo stato di salute del posidonieto, che costituisce un buon bioindicatore della qualità delle acque marine, è monitorato dalle autorità di gestione del parco ed è stato oggetto di specifiche, ed efficaci, misure di protezione.

Fauna –
L’istituzione della Zona di protezione speciale (ZPS) si è resa necessaria per la presenza di una ricca l’avifauna. Questa comprende oltre 130 specie censite, di cui ben 27 specie nidificanti.
Formano colonie all’interno del parco: la berta maggiore (Calonectris diomedea), la berta delle Baleari (Puffinus mauretanicus), il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), il gabbiano corso (Ichthyaetus audouinii), il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis) e l’uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus). La comunità dei rapaci, che costituisce una delle risorse ornitologiche più rilevanti dell’arcipelago, comprende il gheppio (Falco tinnunculus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il falco pescatore (Pandion haliaetus) e il falco della Regina (Falco eleonorae), che non vive permanentemente nell’arcipelago, ma che vi torna ogni anno per nidificare nelle falesie dei vari isolotti. Alle specie nidificanti si aggiungono, nell’epoca delle migrazioni, innumerevoli altre specie che utilizzano le isole come area di sosta transitoria.
Nell’interno dell’isola di Cabrera, è infine abbondante, anche se poco studiata, la presenza dei Passeriformi; sono presenti in particolare il passero domestico (Passer domesticus), il cardellino (Carduelis carduelis), il verdello (Carduelis chloris), il fanello (Carduelis cannabina), la magnanina sarda (Sylvia sarda), l’occhiocotto (Sylvia melanocephala), il pigliamosche (Muscicapa striata) e il passero solitario (Monticola solitarius).
Tra i rettili, merita una menzione particolare la lucertola balearica (Podarcis lilfordi), chiamata localmente sargantana: circa l’80% della popolazione esistente della specie ricade infatti nel territorio del parco, e ben 11 delle 24 sottospecie note, sono endemiche dell’arcipelago di Cabreba. Sono presenti inoltre il geco comune (Tarentola mauritanica), detto localmente dragó, e il geco verrucoso (Hemidactylus turcicus), detto dragonet.
Scarsa la presenza di mammiferi, in massima parte introdotti dall’uomo. Tra essi il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), la genetta comune (Genetta genetta), il ratto nero (Rattus rattus), il topo domestico (Mus musculus), il gatto domestico (Felis silvestris catus), e il riccio algerino (Atelerix algirus)[11]. Gli unici mammiferi autoctoni sono i pipistrelli, di cui sono state censite 6 diverse specie: Tadarida teniotis, Hypsugo savii, Miniopterus schreibersii, Plecotus austriacus, Pipistrellus sp. (probabilmente Pipistrellus pipistrellus) e Myotis sp. (probabilmente M. capaccinii).
Infine la fauna marina. questa comprende 87 specie di spugne, 85 di celenterati, 113 di briozoi, 25 di crostacei, 169 di molluschi, 53 di echinodermi, 41 di ascidie e 214 specie differenti di pesci, il che fa del parco uno degli ambiti di maggiore biodiversità del Mediterraneo.
Tra gli animali di maggiore taglia presenti vi sono il tursiope (Tursiops truncatus), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il delfino comune (Delphinus delphis), il globicefalo (Globicephala melas), il capodoglio (Physeter macrocephalus) e la tartaruga comune (Caretta caretta).

Guido Bissanti



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